Analisi complessa e delicata. Quando si "giudica" uno scafo ancora in produzione si incorre (sicuramente) nelle ire di chi vive della vendita di quella barca. Stranamente il concetto "parlarne male è pur sempre parlarne" non vale per la nautica.
Oltre a ciò non ho un Viko 27, l'ho solo provato e in un giorno di bonaccia, e quindi le mie sono sensazioni date probabilmente anche da preconcetti.
Non ultimo la sensazione è che le barche Navikom "mentanto"

dandoti impressioni più che sbagliate fuorvianti, soprattutto perché si rivolgono a novellini.
I fatti: Navikom produce scafi a vela con 3 obiettivi, il quarto è venderli

:
- mantenere i prezzi molto bassi,
- ottenere la massima abitablità possibile
- renderli carrellabili.
Questi 3 obiettivi producono barche con doti veliche di non grande rilevanza, rifinite al meglio possibile grazie al basso costo della manodopera, alla grande esperienza dei falegnami oltre che tecnologie all'avanguardia, ma purtroppo con delle proporzioni che esaltando al massimo gli obiettivi costringono a compromessi che si accentuano via via che aumentano le dimensioni.
Così il Viko 20 ha un'abitabilità ai massimi della categoria, ricordiamo che per dimensioni è pari all'Alpa 550, leggera tanto da poter essere trainata da una Panda e delle forme ancora parzialmente piacevoli.
Proprio le dimensioni, o meglio le proporzioni visto che fra tutte la larghezza non può aumentare, già dal Viko 23 e poi nel 25 rendono lo scafo esteticamente piuttosto alto, mentre la possibilità di mantenere ancora un rapporto zavorra/dislocamento a valori accettabili lasciano intendere una buona marinità, sempre considerando la catergoria di appartenenza.
Il Viko 27 raggiunge l'apice del compromesso, siamo di fronte ad uno scafo che è materialmente più alto che largo e a fronte di una media di peso di barche simili di 3 o 4 tonnellate non raggiunge le 2 il tutto anche con la zavorra posta in sentina. Non posso obiettivamente affermare che sia una barca insicura, ma per esperienza come progettista meccanico e anche per semplice deduzione credo che la sua destinazione d'uso sia al 90% quella di una fantastica roulotte lacustre o lagunare. Destinazione tutt'altro che sminuente, in questa nicchia non vedo nessuna barca che possa competere con la sua abitabilità, ergonomia degli interni, semplicità di utilizzo e, perché no, anche soddisfazione a vela.
Personalmente non modificherei nulla negli interni se non l'introduzione di un fornello basculante e di uno spazio dedicato per un vero frigorifero. La mancanza di carteggio è ininfluente e sacrificherebbe la cucina elemento fondamentale, il quadrato consente a 4/6 commensali di sedersi comodi, la cabina di prua, come solito in Navikom, è gigantesca, quella di poppa incredibile, il bagno è da 40 piedi.
Certo uscendo in coperta ci si trova con un alberello ridicolo, ma come detto non è pensabile avere tutto, e comunque l'armo essenziale rientra nella logica del costruttore. Le sedute sono estremamente ergonomiche, sfido a trovare barche così comode, il gavone di poppa forse è un problema, perché riempito appopperebbe troppo la barca grande al punto che meriterebbe una scaletta per accedervi. Anche il fuoribordo rientra nella logica della carrellabilità, come ben hai notato, bisogna però investire in un propulsore degno per l'alta probabilità di andare a motore e che abbia avviamento elettrico e comandi in pozzetto.
Il timone, c'è anche inversione con ruota, è ottimo e sensibile, la scaletta per il bagno perfetta, i passavanti larghi e con appigli nei punti giusti.
Nella logica della barca io la prenderei con il timone a ruota, farei montare uno sprayhood, un tendalino fisso e una plancetta a poppa con scaletta integrata per facilitare la discesa a terra, ovviamente il WC nautico con cassa acque nere.
E NON penserei nemmeno da lontano di carrellarla.
Qualcuno potrebbe dire che l'introduzione nel progetto di una pinna maggiormente zavorrata e/o di ballast ad acqua migliorerebbero le prestazione. È probabilmente vero, ma nel primo caso il peso aumentato eliminerebbe totalmente la già remota possibilità di carrellarla e allora tanvo vale farla larga 3 metri, vedi Twister 800 barca abitabile al pari e anche ottima bolinierama non carrellabile, mentre i ballast ne aumenterebbero i costi, sia progettiali sia di realizzazione, uscendo dalla logica Navikom.