Jocondor ha scritto:
Un interrogativo al quale non ho mai avuto risposta chiara:
- Un minimo di pressione attira masse di aria dalle zone circostanti, e quindi attira i fronti perturbati,
oppure
- Masse di aria fredda in transito scavano minimi di pressione, in cui si invorticano?
Alle prime due domande, passo...
Jocondor ha scritto:
E poi alla fine: aria calda = aria leggera = bassa pressione: vero o falso?
E allora perché con le basse pressioni viene freddo (anche d'estate) e nevica?
Chi mi illumina?
Qui ci provo, ho aspettato quelli bravi ma non si fanno vedere...
Il che significa anche che la mia risposta può esser presa al massimo come una provocazione a correggere/rmi
Sì, aria calda --> bassa pressione

- e in superficie il vuoto relativo richiama aria in orizzontale per livellare;
- mr. Coriolis ci mette del suo e nel nostro emisfero si forma un ciclone (antiorario); sarebbe a dire che l'aria che va a colmare il minimo, muovendosi non si dirige direttamente verso il centro del ciclone ma viene deviata verso destra (da cui il nome) e si muove tangenzialmente, come guardinga ("che vuole 'sto vuoto da me, adesso? varrà la pena di occupare quel posticino?"); prima o poi si convince, e va a colmare il minimo, con un movimento quasi perpendicolare del flusso rispetto alla sua direzione; come dire che l'aria, che va per tangente, si sposta anche lateralmente attirata dal vuoto relativo creato sul minimo. (non l'avevo mai spiegata così, ma se regge mi do il nobel da solo... e vado a far ridere a Zelig )
- il ciclone prima o poi "colma" la bassa.
Questo se il fenomeno è locale, diciamo "fermo".
Ed è anche lo schema del fenomeno brezza.
La cosa si complica quando una bassa è in moto; il mio modello personale è molto "tirrenico" e funziona così nei casi di perturbazioni atlantiche, preponderanti per frequenza in primavera e autunno, con qualche apparizione all’inizio e alla fine dell’estate:
- un ciclone si muove da W verso E, orizzontalmente, ad una determinata latitudine x;
- l'Italia peninsulare è orientata NW --> SE; tu osservi da una latitudine y, che può essere = x, o maggiore, o minore (Lapalisse...); nel prima caso la perturbazione ti investe in pieno, nel secondo ti passa 'bassa' o 'sotto'; nel terzo ti passa 'alta' o 'sopra';
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- prendiamo il primo caso: il primo flusso dichiarato che avverti è da SE (tangente), ed è Scirocco: è umido e relativamente caldo, più o meno sporco in relazione all'estensione del raggio della perturbazione; può piovere un po', ma raramente sraffica forte; si tratta di un bell'avviso, spesso morbido e 'portante'; è il momento di pianificare un riparo, non proprio di partire se non vuoi soffrirtela proprio tutta, con quel che viene dopo;
- il secondo flusso, col progredire del ciclone verso W, proviene da SW (libeccio); è uno dei due momenti 'forti': il mare monta, il vento aumenta, piove spesso e anche forte, la navigazione è dura ma chiara; il vento e le onde provengono dalla stessa direzione o quasi; se lo scirocco è durato fino ad alzare il suo mare, c’è un sensibile scarto col mare; se stai andando a NW (costiera) hai mare in poppa e vento al traverso, una bellezza per correre ma impegnativa e ‘tesa’ per quello che ti aspetta: quanto durerà? arriverò prima che giri e monti anche il mare?; se vai a SE è dura (ma perché ci vai?): bolina e mare di prua finche non monta e gira, poi gli stessi interrogativi;
- segue una fase di relativa calma: i fenomeni diminuiscono di intensità, sei nell’occhio del ciclone, se hai tenuto finora e hai scansato eventuali temporali connessi con un minimo profondo, è il momento di piantarla perché seguirà…
- la maestralata (NW), spesso pulita (tempo a schiarire, anche secco, aria veloce, navigazione dura col mare vecchio da Libeccio, e anche dopo se stai andando a NW, quando anche il mare si mette da prua; se la perturbazione è profonda, da Maestro arriva ancora una prima sub fase di aria sporca, rafficata e spesso bagnata, forse la peggiore da navigare;
- in quarta fase sai almeno che sta passando: gira a NE, può essere forte ma a calare, ecco spesso il sole deciso, raramente sraffica a lungo…
Bene, se hai letto fin qui, non ti resta che osservare che:
- se “lei” passa relativamente alta, ti è risparmiata la prima fase, l’aria arriva subito da Libeccio, e si spera che te ne resti a casa, per non prenderne solo il peggio;
- se passa bassa, arriva prima da Scirocco-levante, poi forse un po’ di Maestro, poi… tutto finisce (è quello che è successo nei giorni scorsi, col Sud sott’acqua e bel tempo al Nord).
Come funziona in Adriatico? Non ci ho mai navigato (solo d’estate, con brezza e verso le Jonie, ma è un’altra storia).
Quello che vedo, sotto perturbazione atlantica, è che dagli Appennini si sposta verso Est e scarica sotto forma di temporali, e/o nevicate, l’acqua accumulata e raffreddata in discesa dopo lo scavalco; succede anche d’estate, quando di pomeriggio l’appuntamento col temporale sembra fisso; i riminesi se ne vanno a prepararsi per la notte brava… a loro che je frega? (*)
Questo è quello che so, o che credo di sapere…
Come disse un certo Lui: “se sbaglio, mi corrigerete…”