givemefive ha scritto:
Rispetto al galleggiamento è alto circa 40 cm e non è affogato nella resina, come invece è il perno su cui ruota la deriva.
Allora vedi se le ipotesi che ho fatto hanno qualche attendibilità. In caso di condizioni avverse, sono importanti due cose (magari le sai già, ma si scrive sempre per tutti):
- navigare sempre solo con la deriva che serve per fare la sua funzione e non più immersa; la superficie di deriva necessaria è minima in caso di alta velocità, massima in caso di bassa velocità, a prescindere dall'andatura e dalla forza del vento (surfare sull'onda con tutta la deriva giù, ad esempio, è la strada giusta per la scuffia...);
- è bene che la deriva non possa rientrare completamente nella cassa, in caso di scuffia. Questo vale per tutte le 'raddrizzabili, ma... se mi capitasse con un limit, non esiterei a provare a raddrizzarla, anche perché i volumi immersi in "orizzontale" eviterebbero probabilmente l'allagamento della cabina, in particolare se si ha una formaggetta efficace in testa d'albero.
givemefive ha scritto:
A proposito, come si fa a smontare la deriva per poterla verniciare?
Non è affatto difficile. La deriva scende da sotto senza problemi. Il problema è poter lavorare nelle condizioni giuste:
- avere un carrello con assali distanziati in modo da poter far ruotare la deriva e poi scendere sul terreno senza intralci; se necessario spostare lo scafo e puntellare il carrello;
- barca alta sul terreno almeno quanto l'altezza della deriva "orizzontale", e un po' di più;
- se necessario, operare su una "buca" da officina meccanica;
- un solo operatore smonta il perno all'interno; la deriva non deve fare peso in quel momento: puntelli inferiori a contrasto contro la lama, paranco bene in tensione;
- alternativa validissima, se possibile, alare la barca su un invaso alto, da "chigliato";
- per non impazzire in fase di rimontaggio, lasciare un cavo pilota nel foro della cassa (alto, prua), che esca in basso nella fessura dello scafo.
Se la deriva presenta ruggine, ti consiglierei di:
- carteggiare bene a nudo, con carta media e poi fine "400";
- far zincare a caldo (costosetto, ma vale la pena)
- pitturare con una mano di aggrappante apposito (su zincatura) e poi con antivegetativa.
Quando avrai valutato se è possibile modificare il tiro del paranco, mi fai sapere la soluzione? Grazie.