Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: sartie
MessaggioInviato: 06/11/2011, 9:48 
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la faccio breve. Quest'estate ho sostituito il tessile che tiene insieme le sartie e ho notato che le avevo tensionate in modo assimetrico. Ho chiesto informazioni su un blog di autocostruttori wharram e mi è stato risposto che sartie e strallo devono essere cazzate il più possibile, addirittura con un paranchetto (frapping) specie se l'albero è appoggiato in coperta. Io credevo invece che dovesse esserci un gioco tale da permettere il movimento dell'albero nei diversi bordi, soprattutto per evitare strappi in caso di sventolata improvvisa......secondo voi?

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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 06/11/2011, 11:49 
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E' uno di quegli argomenti dove non c'e' una risposta che vale sempre.
La tensione delle sartie dipende dal vento che c'é e dal raddrizzamento della barca, con poco vento e' inutile cazzarle tanto sottoponendo l'attrezzatura a stress inutile.
Con tanto vento devono essere cazzate (il massimo lo da la capacita' di raddrizzamento della barca), quanto al lasciare che l'albero scada dal lato sottovento nelle virate per evitare strappi..
non mi pare una buona idea, cosi' in caso di sventolata l'attrezzatura si prende proprio una frustata nel momento in cui l'albero passa di bordo, aggiungendo alla forza del vento l'impulso del movimento dell'albero. La sartia sottovento passa da una tensione minima ad una molto alta in modo brusco proprio con uno strappo quando l'albero si ferma dopo la virata.

Personalmente io regolo le mie sartie (sono manovre correnti nel mio armo) in modo che la sartia sottovento in navigazione sia appena puntata, ovviamente dipende dal vento che c'é... piu' vento c'e' piu' dovra' essere cazzata..
Lo faccio per passi.. all'inizio, quando cazzi la sartia sottovento... quella che ora e' sopravento nel prossimo bordo risultera' lasca (perche' dopo la virata l'albero sara' inclinato meno verso sottovento visto che la sartia che era sottovento e ora e' sopravento l'abbiamo cazzata maggiormente), una volta cazzata.... alla prossima virata sara' lasca quella sottovento.. per lo stesso motivo.. dopo un paio di virate la situazione converge alla regolazione voluta. Bisogna tenere sotto controllo la verticalita' dell'albero nel frattempo...

Volendo avere una regolazione "tuttofare" terrei le sartie abbastanza cazzate, prevendendo un po' di "gioco" come lo chiami tu.. solo nel caso in cui il vento sia veramente tanto tanto... (ma a quel punto avrai ridotto... e sarai tornato alla situazione precedente)


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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 06/11/2011, 21:04 
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sartie manovra corrente. Non è sbagliata come idea, specie se si considera l'ìdea di un albero abbattibile per l'occorrenza veloce. In buona sostanza mi par di capire che l'idea è medesima a quella proposta di cazzare con un paranchino, con la differenza che invece di cazzare a "secco" ci si fa aiutare dal vento. Non avevo pensato che lasciare lasco all'albero permette di dare inerzia alla frustata di cambio bordo. Allora propongo un'alta questione. Cazzare troppo può causare deformazioni all'albero? (per scontata la verticalità)

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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 07/11/2011, 8:57 
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margutte ha scritto:
sartie manovra corrente. Non è sbagliata come idea, specie se si considera l'ìdea di un albero abbattibile per l'occorrenza veloce. In buona sostanza mi par di capire che l'idea è medesima a quella proposta di cazzare con un paranchino, con la differenza che invece di cazzare a "secco" ci si fa aiutare dal vento. Non avevo pensato che lasciare lasco all'albero permette di dare inerzia alla frustata di cambio bordo. Allora propongo un'alta questione. Cazzare troppo può causare deformazioni all'albero? (per scontata la verticalità)

Certo che sì. Una sola sartia troppo cazzata ti tiene verticali due soli punti: l'attacco sartia (o crocetta) verticalissimo sopra il piede d'albero; il resto è una banana; due troppo cazzate premono inutilmente sulla coperta e tirano altrettanto inutilmente sulle lande.
Albero fermo, quindi, cioè sempre solo "un po' troppo cazzato", che non risponda con laschi indesiderati a ogni variazione di assetto.
Col vento forte potrai/dovrai cazzare tutto un po' di più, al contrario con le ariette.
Tutto questo per le laterali.
Altro discorso è in longitudinale: sui laschi mollare drizza fiocco, ad es.; col vento forte cazzare paterazzo, sempre ad es....
Ma facciamo un manuale, qui? :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 07/11/2011, 9:45 
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margutte ha scritto:
Cazzare troppo può causare deformazioni all'albero? (per scontata la verticalità)

Se le crocette sono acquartierate il cazzare troppo le alte significa dare troppa compressione all'albero che siccome le crocette spingono anche nel senso prua-poppa (sono aquartierate) si traduce in una spinta verso prua all'attacco delle crocette e quindi una flessione "a banana" dell'albero nel senso longitudinale.
Il che potrebbe essere utile in caso di molto vento per appiattire la randa, ma sconsigliabile con poco vento.

Questa flessione si puo' controllare cazzando ulteriormente le sartie basse, a quel punto abbiamo di nuovo un albero dritto in tutti i sensi.. ma sottoposto a forte compressione con le lande che sopportano una gran trazione, per niente...

La virtu' sta nel mezzo... come dicevano gli antichi...

Quindi in definitiva la deformazione dell'albero non e' data dall'aver cazzato troppo.. ma dall'aver cazzato in maniera squilibrata...


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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 07/11/2011, 13:37 
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faccio sempre notare che sul mio catamarano non ci sono né crocette né paterazzo. Neanche Lande. Comunque alla fin della fiera credo il concetto non cambi. Tirare come asini insomma

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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 07/11/2011, 19:58 
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margutte ha scritto:
faccio sempre notare che sul mio catamarano non ci sono né crocette né paterazzo. Neanche Lande ???? un attacco ci sarà pure... e quello lo devi stressare non più del giusto. Comunque alla fin della fiera credo il concetto non cambi. Tirare come asini non mi sembra lo abbia detto nessuno... insomma

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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 10/11/2011, 17:53 
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margutte ha scritto:
Non avevo pensato che lasciare lasco all'albero permette di dare inerzia alla frustata di cambio bordo


come "permette"? cerchiamo di interderci che e' importante...
Il fatto che l'albero si sposti lateralmente al passaggio di bordo fa si che oltre allo sforzo normale dovuto al vento sulle sartie, arrivi una "frustata" nel momento in cui l'albero si deve fermare dal gioco... aumentando di molto lo stress sull'attrezzatura..
Oltretutto se l'armo non e' in testa, questo si puo' facilmente concludere con l'albero che si spezza all'altezza dell'attacco della sartia alta (spacchi la penna) perche' la penna continua il suo movimento verso sottovento quando sotto l'albero si ferma bruscamente a livello della sartia alta..
Assolutamente da evitare.

Nel caso le sartie siano sufficientemente cazzate da non permettere un significativo spostamento dell'albero la frustata non c'e' e basta.

margutte ha scritto:
Comunque alla fin della fiera credo il concetto non cambi. Tirare come asini insomma


asini intelligenti pero'.... che tirano solo il minimo indispensabile...
tutta la tensione in piu' rispetto a quella che serve a evitare evidenti "sbandieramenti" dell'albero e' inutile e sottopone a stress (inutile)l'attacco allo scafo, le relative sartie l'albero e la sua base.

Ripeto la mia opinione:
Personalmente io regolo le mie sartie in modo che la sartia sottovento in navigazione (di bolina) sia appena puntata.. (cioe' con tensione minima in quella condizione)


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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 11/11/2011, 11:56 
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Quindi...per "frustata" si intende la "dinamica" concessa dallo spostamento dell'albero. cerco di capirmi:
-è come se appoggiassi 10 kg appesi ad una corda o se li lasciassi cadere da qualche cm. Giusto? Quindi minore è il numero di cm minore sarà la frustata, quindi minore è lo spostamento concesso dalle sartie, minore è la "frustata".
Premessa la solidità del punto d'aggancio delle sartie (lande o quel che è) è meglio che le sartie siano tese tali da non permettere "sbandamenti" dell'albero

- per "appena puntata" intendi: A) la tocchi e vibra B) se la scuoti hai un lasco significativo (5cm?)

quella sopra vento invece,nell'andatura al traverso ad esempio, dovrebbe essere una corda di violino giusto?


la mia paura è sempre quella che una sartia troppo cazzata nel momento in cui va in tensione per una sventolata, salti. Ma appunto Asini intelligenti.


come hai attrezzato le manovre correnti? Paranchino e strozzascotte?

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 Oggetto del messaggio: Re: sartie
MessaggioInviato: 11/11/2011, 12:14 
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Rispondo, tanto poi Guru mi fa le pulci... :oops: :lol:
margutte ha scritto:
Quindi...per "frustata" si intende la "dinamica" concessa dallo spostamento dell'albero. cerco di capirmi:
-è come se appoggiassi 10 kg appesi ad una corda o se li lasciassi cadere da qualche cm. Giusto? Quindi minore è il numero di cm minore sarà la frustata, quindi minore è lo spostamento concesso dalle sartie, minore è la "frustata". Giusto
Premessa la solidità del punto d'aggancio delle sartie (lande o quel che è) è meglio che le sartie siano tese tali da non permettere "sbandamenti" dell'albero Giusto

- per "appena puntata" intendi: A) la tocchi e vibra B) se la scuoti hai un lasco significativo (5cm?) Giusto A, lasco zero, ma non è una corda di violino

quella sopra vento invece,nell'andatura al traverso ad esempio, dovrebbe essere una corda di violino giusto? Giusto


la mia paura è sempre quella che una sartia troppo cazzata nel momento in cui va in tensione per una sventolata, salti. Ma appunto Asini intelligenti. Est modus in rebus, dicevano certi vecchietti... e modus vuol dire "misura". Sul precaricare una sartia ti ha già risposto Guru, e io ho tentato di darti la "misura"


come hai attrezzato le manovre correnti? Paranchino e strozzascotte? Le "correnti" sono tutte meno il sartiame, quindi drizze (stopper o galloccia) scotte (strozzascotte) vang, cunningham hole, tesabase, e altro (strozzascotte, raramente stopper); winch per più funzioni, liberabile mettendo gli stopper a monte, paranchi in genere per vang, tesabase...

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