Marinai di Terraferma

Visto parecchi anni fa, consiglio prima il libro per poi assaporare le immagini, ma anche viceversa per vedere ciò che si legge

In replica stasera, alle 23.50, sempre su rai 5...

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ma porc...

L'ho registrato, ce l'ho sul pc. Ho anche cercato un servizio di upload di grossi file per renderlo scaricabile per altri utenti, ma non ne ho trovato uno facile e veloce e per il momento ho desistito. Tra l'altro immagino che non sia nemmeno una cosa del tutto 'regolare'...
Nel frattempo vi informo che sul sito http://www.rai.it/dl/replaytv/replaytv.html#ch=31&day=2011-09-25&v=85266&vd=2011-09-25&vc=31 c'è la replica in streaming, qualità accettabile...

Io ho un FTP grossone, ma non credo sia legale.

ma porc... [/quote]

Fidi, per qualche gg la puoi rivedere su rai replay!!

struggente.

A parte il vincitore che sicuramente ha meritato la vittoria se non altro per la generosità, oltre che per la bravura, ne escono tutti a pezzi: il protagonista un uomo schiacciato dai suoi stessi sogni, i media da nausea, il mondo dell'imprenditoria arrogante e avido, Moitessier un grande navigatore? Egocentrico. egoista e forse anche incapace di perdere.
Ho trattenuto a stento le lacrime, un quadro dell'esistenza che prescinde dalla vela e dalla regata.

cito dalla recensione:

"Bernard Monitssier un grande navigatore? Forse, ma anche egocentrico, egoista e incapace di perdere."

penso raramente in tutta la mia vita mi sia capitato di leggere una BELINATA simile

commentando con ordine

BErnard MOitessier un grande Navigatore ? forse.

gia questo da solo giustificherebbe la mia reazione, cio che ha fatto MOitessier con le risorse e i mezzi dell'epoca
trascende la semplice navigazione. Moitessier non ha mai navigato con una scritta lungo la fiancata ineggainte ad una marca
di pannolinini o ad una finanziaria.

e non ha mai avuto bisogno di regate per raggiungere cio che cercava

forse era proprio quello che meno di tutti voleva partecipare alla golden globe.
nonostante questa fosse stata creata dai giornalisti del times praticamente per lui.

suggerisco che chi ha scritto queste parole passi un po di tempo su libri come
" la lunga rotta" di mooitessier"

e "MYword" di robin knox Johnston

dopo di che forse avrà una pallida idea di cio di cui sta parlando.

quanto alla partecipazione di Crowhurst , mi sento di poter dire che costituisce nella sua eccezzione
una esempio , brutale ma onesto , di cio che in qualche modo succede quando una persona impreparata
affronta avventure di questa portata.

E' purtroppo la tragica verità.

Crowhurst e stato vittima principalmente di se stesso e della propria ambizione.
NOn lo condanno in quanto uomo per la sua aspirazione ad una qualche forma di grandezza
ma in un certo senso cio che mi sento di condannare stata la sua incapacita di ritirarsi per tempo.
nel momento in cui si e reso conto di non essere pronto, o peggio ancora quando si è reso conto di non riuscire
piu a perseguire il suo inganno.

alla fine si capisce chiaramente che se tetley non si fosse ritirato , Crowhurst avrebe cercato truffaldinamente
di proseguire il suo inganno.

definire poi colui che dopo avere compiuto praticmanete il 90 per cento di tutta la navigazione e probabile vincitore
"uno che non sapeva perdere" e quanto meno, visto il gesto di MOitessier di abbandonare la competizione,
una fesseria di livellli planetarri
L'unica 'critica' di Moitessier che trovo accettabile e quella riguardante il suo profondo egoismo.
Egoismo legato alla sua passione per il mare, e al suo desiderio di ritrovare se stesso e le sue paure nell'elemento che piu amava
in perfetta solitudine.

" una storia d'amore, fra lui Joshua e il mare" come ebbe a definirla lui stesso.

e come dimostrò attraversando di nuovo meta del mondo prima id terminare la sua navigazione altrove, lontano dai riflettori.


Adesso per favore non fatemi ridere dicendo che dico queste cose perche ho la foto di MOitessier nell'avatar

perche io ho letto i libri di Carozzo, di knox johnston e di chichester e di tetely oltre a quelli di Moitessier
e so esattamente di cosa parlo.

Tutto quello che dici sarà anche verto, famiglia, figli e responsabilità a parte, sai che navigatore che sarei andassi in mezzo all'oceano a fare l'eroe e a scrivere libri .... chi l'ha pagato il prezzo della sua libertà? La sua è una filosofia "radical" che non condivido, per quanto i suoi intenti siano apprezzabili. per me gli eroi sono quelli "duri i banchi" tutti i giorni a testa bassa.