Chiedo scusa per il ritardo.
Ecco il testo.
Cita:
D
Viste le scarse finanze che il periodo di crisi impone, e apprezzandone comunque molto la filosofia, mi piacerebbe leggere una comparazione sulle varie barche a vela realmente carrellabili che offre il mercato attuale, come per esempio Viko 23, First 21, I'Elan210, etc. In piu' potreste trattare anche qualche vecchia gloria del passato come il LimitTci, il Micropomo, ilBisso Two, etc.
Infine, apprezzerei molto anche una disamina tecnica sul differente angolo di stabilita tra una barca con chiglia fissa, una con deriva mobile non zavorrata e una con deriva mobile zavorrata.
R
Sulle barche carrellabili sono stati pubblicati diversi articoli nel
passato. I piu recenti saranno inseriti tra quelli in Pdf scaricabili gratuitamente dal sito di Bouna alI'indirizzo <www.bolina.it/articoli-in-pdf>. Come suggerisce I'amico Matteo, I'argomento potrebbe tuttavia meritare un aggiomamento. Contiamo percio' di tomarci a breve, magari concentrando l'attenzione sui modem piu' recenti.
II tema della stabilita' con chiglia fissa o mobile e piuttosto complesso. In linea teorica due barche equivalenti, una con bulbo e una con deriva mobile non zavorrata, hanno angoli di sbandamento diversi. Differenza che aumenta proporzionalmente alla spinta del vento e che potrebbe portare la barca con deriva mobile a scuffiare prima dell'altra. Una barca da crociera progettata per resistere anche in condizioni di cattivo tempo ha infatti un punto di stabilita nulla che puo' arrivare a 140 gradi, un'imbarcazione analoga a deriva mobile si assesta sui 110-120 gradi. Ai fini della sicurezza in mare e' una differenza trascurabile, ma e' un elemento di cui bisogna tenere conto in caso di condizioni di vento teso per ridurre la tela al momento opportuno.