Marinai di Terraferma

C'è tanta roba su queste pagine!
Capitanmao la prima modifica è molto interessante. Premetto che prima di fare qualunque modifica l'iter che porterà il (quasi) mio Micropomo alla ribalta sarà lungo, variegato, spero non costoso ma certamente occuperà buona parte del tempo libero invernale (già occupato allegramente da molte micro-attività) e delle risorse, perciò non avrò modo di progettare cose così complesse.
Però potrebbe essere la naturale evoluzione in direzione "proto" del buon micropomo.
A quel punto (sparo nella mischia) anche un ripensamento del centro velico sarebbe da prendere in considerazione con randa dal forte allunamento un piccolo fiocco, un grosso gennaker e tutte quelle modifiche del rigging (eliminazione paterazzo).
Vabbè, ora chiaramente esagero, snaturerebbe le origini della barca stessa (la classe IOR nelle sue varianti può e sa ancora suscitare fascino).
Riguardo al sostegno dell'albero cosa intendi?
Io ho trovato in cabina esattamente ciò che mi aspettavo; un puntello in alluminio ben dimensionato e la cui scassa è in buone condizioni strutturali.

Ahiahiahi...
Eh si, c'è una sorta di indecisione in me.
Domani o al più tardi Martedì dovrò suggellare l'affare. Un prezzo ancora più basso mi rende più felice se non fosse che stasera sono tornato in porto a dare un'occhiata ai particolari della barca.
Aparte che avendola spostata l'altro giorno e rimessa su quella specie di invaso sciatto e inadatto nella nuova posizione ho avuto modo di notare che a prua è rimasto un segno di compressione della resina dell'opera viva...

Ma ciò che mi perplime in modo maggiore è la linea dell'albero!
Posto un paio di foto

Questa è una prima foto dell'albero visto dal basso, la prua è ovviamente a sinistra.
Si può notare come sia "abbananato" (perdonate il termine) al contrario, cioè verso poppa.
La cosa è diminuita togliendo tensione alle sartie basse ma è rimasta.
La barca è ferma da molto per cui tornerò domani per controllare che l'alluminio si sia riassestato, anzi SE si riassesterà.
Però un albero così mi fa molta impressione.
Che ne pensate?
Posto più tardi altre foto.

Qui (foto in basso) ci vuole pazienza ma se provate a sovrapporre alla foto (debitamente ingrandita) un righello si vede la curvatura....

Mah, l'albero del micropomo (quell'albero...) e' veramente flessibile... non credo ci saranno problemi a convincerlo a riprendere una forma consona...
Cazza il paterazzo leggermente, lasca le basse e cazza le alte..

PS. Il micropomo non ha linee IOR... La classe microcup era molto differente come regole. Al massimo ha preso cio' che nello IOR andava di moda (vedi fiocco piccolo, armo frazionato e volanti) ma come linee d'acqua siamo lontani lontani...

prima di pensare alle modifiche... Provalo com'e'...
Per me quel piano velico e' gia ben generoso...
Non mi risulta che la sardegna sia zona di "piatte" anzi... avrai sempre il tuo bel vento per farlo camminare.

Già fatto, ora ritorno a cazzare anche il paterazzo per vedere se c'è qualche cambio e anche per vedere se da ieri l'albero ha migliorato.






Ah si? Non lo sapevo, credevo che i Micro appartenessero alla schiera dei Microtonners, i più piccoli della classe IOR.



Ma no, nessuna modifica, qualora (e io spero) dovessi prendere il Micropomo lo faccio per avere una barca agile e semplice con cui godermi il mare e la vela e iniziare a far navigare la mia ragazza che sembra molto interessata alla cosa.

Quello che mi da pensieri un po' bruttini è il fatto che l'albero se non dovesse riprendere la sua forma con la pancia verso la prua i pericoli di romperlo sarebbero piuttosto alti, un albero che pompa al contrario è destinato a dare qualche problema, un armo così potente e prestante poi...
vediamo se riusciamo a settarlo bene, ho poco tempo purtroppo, do,mani o dopo lo si mette in acqua e li dobbiamo decidere se prenderlo o no.
L'odfferta è anche scesa, 1300 euri per una barchetta che onestamente mi piace ma che non voglio che diventi un problema.
Poi ovvio, parlo da navigatore su barche da altura e da derivista, questa è una via di mezzo fra barca e deriva e le mia esperienza co0n questo tipo di alberi è limitata!

vai con la forza... (da solo sara' difficile che decida di prender la forma che vuoi tu...)

prendi il carica alto, che era fissato a lato dell'albero ( lo si vede in una delle prime foto..) e portalo a prua, quindi cazza.. .deve drizzarsi quell'albero...
Il carica alto dovrebbe sbucare appena sopra alla crocetta (e quindi all'attacco delle sartie basse.. le responsabili della flessione anomala..)
il punto di forza giusto per drizzare 'sto albero..

non aver paura di farlo curvare...
Guarda il mio ... avevo dimenticato il paterazzo cazzato (in compenso le basse erano lasche )..
non occorre certo traguardare con la stecca per vedere che e' flesso indietro...
(tanto per far capire quando dico che e' flessibile...)





non ne sono certo, ma esistevano solo mini-ton, 1/4 , 1/2, 3/4, 1, 2 ton ...
Quando "Bateaux" la rivista francese ha lanciato il torneo micro class gli ha dato un nome consono... (micro tonner..) giusto che ricordi qualcosa di noto..
ma il regolamento era tutt'altra cosa...

e lo si vede bene dalle linee d'acqua... fai un paragone con un 1/4 ton o un mini-ton del 1980..
anche se comunque c'e' voluto del tempo prima che i volumi si spostassero dal centro barca per essere distribuiti su tutta la lunghezza come accade oggi...








Buona fortuna...
Certo che per 1300 un micropomo... cavolo...
si e no ci compri una deriva...

1300 euro ?
C-O-M-P-R-A-R-E

per rinforzo sotto l'albero indedevo un tubo che parte sottocoperta dall abase dell'albero e arriva fino al fondo della barca

e una modifica che evita al piano di coperta di 'cedere quando tiri gli strali e ele sartie...

,odifica che ha il suo perce anche se si considera di lidea di "parafulminare" labero creando una continuita elettrica che scarica a massa in acqua

in ogni caso per me il micropomo sono stai 5 anni di soddisfazioni, grandi soddisfazioni !

per quanto riguardala curvatura dell'albero anche io credo che abia una notevole elasticita

IL MICROPOMO è un microtonner, che ha fatto cn grande successo le prime MIcro CUP !!!

adeso mi fate venire la maliconcia e mi ricompro il mio .... uffa !

p.s. per quanto ho visto io il micropmo e gia super invelato e sinceramente
per esperienza direi che emeglio aggiungere tela sui fiocchi che non sulle rande..
contribuendo cosi a farlgi tenere giu il naso che e la tua ssicurazione sulla velocita.

io alle regate viaggiavo sempre con il prodiere davanti e la barca camminava che era una bellezza...

Ariecchime!!!
Allora... Ho seguito i consigli, ho anche maneggiato il più possibile le sartie.
Non potevo salire sulla barca perchè su quell'invaso assassino io, che ho un rispetto grande per l'opera viva, gna'a faccio... però ho da terra lascato un po' di materiale e rimesso in gensione ciò che mi serviva... tranne lo stralloo che non potevo modificare da terra su una seggiolina. Ebbene, dopo lunga analisi l'albero è tornato dritto!
Olè!
Anzi, un po' di flessione in avanti ci potrebbe anche essere, ma se considerate che è tutto lasco, alte comprese tranne lo strallo...
Allora a questo punto la sua forma ci sta!
Ho anche trovato un fratellino micropomo in lì a P. Conte (altro posticino da urlo), con armo in versione più croceristica e devo dire molto bellino, ma il "mio" mi affascina di più, anche come rigging.
Stasera torno e faccio altre cosette, domani va in acqua...
Voi penserete che sono un po' esagerato... ma una barca, che poi ti piace tanto, e cha ha i suoi anni, piccola e da regata secondo me merita tante attenzioni (più di quelle che finora ha ricevuto!).
Appena potrò posterò le foto dell'albero raddrizzato.
La forma che gli hai dato tu, Guru, non sono riuscito a fargliela prendere, però ero anche molto limitato da terra.
Mi stanno prudendo le mani...

Yuppi!!!!!





quindi domani avremo ufficialmente un altro micropomista fra i membri del Club...