Francesco ha scritto:
Ci sono alcuni aspetti da chiarire agganciandosi al post di Tramp sull'etimologia. Cosa è esattamente il campeggio nautico?
E', per esempio, arrivare col gommone o la barca alla spiaggia e piantare una tenda? Bè, io l'ho fatto più di trent'anni fa, oggi non si può più fare. Inutile parlare di cose impossibili, come lo spiaggiare la barca, per fare un altro esempio. L'unica barca che puoi spiaggiare è quella che puoi sollevare in due e portare a cinque metri dal bagnasciuga. altrimenti son trecento metri dalla riva.
Dormire in rada con la barca, come fanno in molti è campeggio nautico? Non credo, penso sia un'altra cosa ovvero la crociera con qualsiasi barca la si faccia. insomma, non confondiamoci anche perchè una cosa è certa, oggi non si può fare tutto quello che si vorrebbe.
Quando dico che andare in barca a vela non è da tutti è anche questo e lo si intuisce in molti dei vostri racconti, ore e ore di navigazione a vela, spesso faticosi, arrivi in una baia e ti trovi a dover dormire in condizioni veramente critiche. Va a finire che in crociera a fare il sognatore ci vai da solo ... e mi pare di aver letto anche questo.
Mi sbaglierò, come spesso faccio, ma non credo molto nel campeggio nautico come lo si intende oggi perchè è vietato dalla legge. Credo molto invece nel trekking velonautico: Kayak a vela, bici, trolley, tenda ... questo si può fare.
Condivido la distinzione. IO parlerei (e parlo) di "piccola crociera costiera". Vale a dire 10-15-20 miglia in un giorno, notte in rada (ma non a a trecento, a tre metri dalla riva, tanto non c'è nessuno che rompa..). Cucina e cena a bordo oppure se trovi un attracco ad un moletto gratuito e deserto (e capita spesso, in Croazia ed in Grecia), cena a terra sul tavolino e sulle sedie da campeggio che porto nel gavone. Notte in cabina, all'ancora o all'attracco.
Però, siamo sinceri, ho amici che fanno crociera su 15 metri, ma dormono di fatto nove notti su dieci all'approdo in banchina, solo che pagano molto e devono sopportare angherie e rumori. Il dato di fatto è che il pescaggio obbliga, come la nobiltà; le abitudini personali anche di più, se uno vuole cenare al ristorante deve per forza approdare dove ce ne sono.
E navigano al 90% a motore perchè hanno fretta di arrivare a contendersi il posto, e di rientrare a fine ferie ad una data certa, e il vento, si sa, è dispettoso, e le barche grandi non ne hanno mai abbastanza salvo quando invece è troppo.
A me piace lo stile "cencioso" a cui, per scelta, Margutte come me si attiene, e non ho mai pensato che con il costo della barca ci dormivo in villaggio per 5-10 anni: semplicemente perchè in villaggio non ci andrei mai, ed in campeggio invece ho fatto vacanze dai 15 anni in poi, e mi piace ancora, molto.
A me va bene così. Cambierò solo quando per motivi di età la fatica del catamarano trasportabile mi andrà stretta, ed anche allora vorrei una barca agile, 28 piedi massimo, deriva sollevabile e poche balle. E comunque mi troverei il problema dell'ormeggio invernale, da risolvere. Perciò viva la carrellabile. E viva le carte stradali.
Ed in c... la declinazione magnetica e il triangolo delle correnti.