E' nota, forse più di quanto non sia profonda, e perché non ne ho mai fatto mistero, la mia idiosincrasia per i motori, motoristi, mottemenano, motammazzati...
(Limo, passamele, se non altro perché sei un pentito...

e certo una persona gentile)
Non ho capito, forse, se è stata colta l'amarezza/autoironia di fondo del motorista citato sopra, che 'gode perché è arrivato', mentre il velista gode mentre va (e se non arriva si diverte lo stesso). Chi ha detto che l'importante è il viaggio/percorso, non sempre la mèta? Forse era un velista?
Da parte mia, insomma, la vedo parecchio differente, almeno mi sembra. Nel senso proprio delle parole: vela e motore sono differenti (Lapalisse...) ma forse meno di quanto siano differenti le persone che ne godono.
E sarò uno snob, ma sono anche uno che ci prova a 'non lasciar tracce', ad aver pudore del mio rumore, della mia puzza, della mia 'esibizione' (sempre barche piccole e/o anonime)... ma comportandomi così mi sembra di poter far mie le onde, le rotte e i posti che sfioro, per lasciarli vergini per chi viene dopo e sperare di ritrovarli come li ho lasciati quando e se torno.
Velista = solista/solitario? Ma no: in barca (avevo dimenticato scrivendo di dire “in barca a vela”

):
- l’equipaggio conta, se è in armonia o se è capace a costruirne;
- a motore l’equipaggio, se conta, è in quei pochi casi dove il motorista vede chi ha a bordo più di quanto veda e ami il mare (e sono casi rarissimi, che spesso però sfociano anche nell’esibizione, appunto).
La barca a motore si porta da sé, fa male all’acqua e agli animali, costa il doppio per acquistarla e dieci volte tanto per gestirla (e ti da meno, molto meno…

).
Il motore è (sembra!) più semplice, un’esca facile per i semplici e/o per quelli che non hanno problemi di budget, e scusate ma non è un caso se tali ‘semplici’ fanno spesso semplice tutto, salvo poi far danno, e tanto, sia quando affettano qualcuno sia semplicemente con la loro onda (diciamo che se andassero sempre a max 5 nodi le distanze si accorcerebbero…). L’ignoranza è dei semplici, e va bene, ma troppo spesso è troppa.
Sic et simpliciter.
Va be', la pianto qui.