Marinai di Terraferma

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: zeppa a piè d'albero
MessaggioInviato: 31/05/2010, 10:45 
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La vecchia signora continua ad aver bisogno di cure ...
Ora la mia attenzione ha preso di mira il suo albero, che appoggia su un multistrato di compensato ormai datato forse come la barca ( anni 30) che ha segni ben visibili di sfiancamento.
I bulloni andrebbero serrati perchè non lo sono ma girano inutilmente e tristemente a vuoto. I dadi in cabina non si vedono. Che siano annegati nel VTR della coperta ? Dietro la copertura in cabina di compensato non credo ci sia lo spazio per i dadi.
So che dovrei sostituire la zeppa ormai andata ma vorrei rimandare il disalbero al prossimo inverno e cmq devo capire dove cercare i bulloni almeno che non siano viti autofilettanti.
Voi cosa ne pensate, potrebbero esserlo ?

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PS lo scarico img è lentissimo c'è un formato più conveniente di un altro ?


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 Oggetto del messaggio: Re: zeppa a piè d'albero
MessaggioInviato: 31/05/2010, 15:13 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:10
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Località: un romano tornato al mare!
Fossero tutte così le foto!! Sopporta la lentezza, avrai amici che capiscono quel che vedono e (forse) saranno in grado di darti consigli non... miopi!! :D

Teoricamente sì, potrebbero essere vitoni affogati nella vetroresina e, sempre teoricamente, potrebbero svolgere la loro mera funzione di appoggio e sostenere quella di arresto per spinte orizzontali. Certo che ... insomma il peggio non è mai morto! Sembra di capire, dall'andamento dei cavilli del gel coat di coperta, che ci sia schiacciamento, e questo farebbe pensare anche a un deterioramento dell'intercapedine (se c'è). Ma potrebbe anche non essere...
Al posto tuo mi farei 'sta prima uscita ma poi metterei mano alla sostituzione della piastra e al rinnovo della tenuta delle viti/bulloni che siano.
In questo secondo caso (bulloni), e se affogati "sopra" il cielo della tuga, potrebbe essere un lavoro impegnativo.
Riesci a stimare lo spessore della tuga? Anche a spanne (beh, non proprio...) se lo spessore è costantemente di qualche centimetro, c'è il caso che in origine l'intercapedine fosse riempita di balsa o poliuretano o altro materiale leggero (per un po' è andato di moda il termanto); in questo caso dovresti aprire un'asola da sotto, per valutare come ripristinare il tutto; se invece c'è spessore limitato, è possibile che sia sufficiente ripristinare un pieno di vetroresina "da sopra" e affogarci di nuovo le stesse vitone.
Ma senti anche altri, prima di decidere come operare: magari qualcuno ha esperienze dirette.

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Buon Vento!
Alberto
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Il più bello dei mari è quello che non navigammo (N. Hikmet)


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 Oggetto del messaggio: Re: zeppa a piè d'albero
MessaggioInviato: 01/06/2010, 7:01 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
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Le tue considerazioni, sono molto simili a chi ha costruito lo scafo, l'ing Moschini che ha costruito il mio scafo n. 5 , solo lo scafo e non l'allestimento, 30 anni fa. L'ho cercato e molto gentilmente mi telefonato un mese fa. Anche lo studio Sciomachen che l'ha progettata mi ha sorprendentemente risposto ma non trova più i disegni, almeno per ora. Mi sarebbero utili e sarei orgoglioso di averli come lo sono di questa barchino.
La stima dello spessore del ponte in quel punto è difficoltosa per via della scatola o scassa della deriva mobile che parte a pruavia dell'albero in coperta e scende a poppavia in cabina in uno scatolato di compensato che è un mistero, è perfetto ma non ha nemmeno una vite a vista per smontarlo. Copre tutto internamente e potrebbe essere incollato, per smontarlo bisogna o tagliarlo dove serve ( la mia scelta preferita) o sfasciarlo. Sul sandwich non avrei dubbi, non c'è. E' una raffinatezza che non collima nemmeno con l'idea di questa barca che è molto ben studiata ma spartanissima.
"Termanto" che cosa è ? non sarà mica un amianto ?
Solo ora vedo e considero nella foto i ben tre cavi elettrici che scendono dall'albero. Luci di via, fonda e poi ? Misteri dell'usato come il fissaggio della zeppa, fin che non smonti non lo sai.
"le ragnatele" sullo smalto ci sono in corrispondenza di tutti i punti di forza sul ponte: winch, stopper etc ma sono fiducioso siano solo un problema estetico.
"Il collaudo": credo di averlo gia fatto nei vari giretti fino a Veruda lo scorso anno e nel trasferimento da Monfalcone a Lignano quest'anno. Tutto ok, ma il tarlo continua a trapanare il mio cervello e lo lascio lavorare fino a fine stagione o l'anno prossimo. Ora ho esaurito i miei entusiasmi di bricò con le pitture che sto finendo solo ora.
Ti ringrazio per il tuo attento intervento, posso darti del tu, vero ?


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 Oggetto del messaggio: Re: zeppa a piè d'albero
MessaggioInviato: 01/06/2010, 8:00 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
Messaggi: 2843
Parlo da profano e proprio non da raffinato, ma qualche lavoretto sulla barca l'ho fatto anche io, dunque...

1. Per verificare lo spessore della tuga e l'eventuale presenza di un "core" del sandwitch, (non credo possa essere termanto, che è una roba moderna, è un materiale leggerissimo che serve per il nucleo, da rivestire in VTR laminando sottovuoto, roba moderna, ripeto); per verificare, dicevo, io farei dei fori con il trapano, un 5 mm magari, e con il calibro andrei a misurare.

2. Le crepe che si vedono sono brutte, io le curerei a modo.
Personalmente non credo che il cielo della tua tuga sia in sandwitch, secondo me è laminato pieno, forse un 2+2 cm; sarei tentato di suggerirti di sostituire la "zeppa" con un "tramezzino" di tavole di compensato, di spessore complessivo similare, ma più grande come dimensioni per ripartire gli sforzi su una superficie maggiore; resinare il tutto con epossidica e "raccordare" le superfici come cura del lato estetico, con stucco epossidico bianco (lo puoi fare dalla resina bicomponente con l'aggiunta di addensanti che sono microsfere di vetro borico, molto leggere, di colore bianco).
Avvitare le tavolette da sotto in su, attraversando la vecchia tuga.

ma come ripeto io sono un "pecione". non darmi retta


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 Oggetto del messaggio: Re: zeppa a piè d'albero
MessaggioInviato: 01/06/2010, 12:34 
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Iscritto il: 19/11/2009, 18:38
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Località: Trezzo
... non so, ma io sono convinto che sotto c'è una piastra d'acciaio con i fori filettati cechi ormai spanati!! Il tutto andrebbe ripristinato da sotto!!

che dirti?!! ... occhio ai ventoni visto che sarà un lavoro che eseguirai l'anno prox.

_________________
Ozzert.


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 Oggetto del messaggio: Re: zeppa a piè d'albero
MessaggioInviato: 26/04/2011, 18:23 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:43
Messaggi: 532
L'intervento è iniziato.
Foratura dei tasselli che tenevano il ciellino di compensato che mascherava completamente i 6 bulloni della zeppa.
Sotto la zeppa di compensato diventata concava il piano del ponte presentava un brutto cedimento di circa 4 mm.
Ho tolto 4 bulloni e non gli ultimi 2 verso prua per difficoltà a raggiungerli e perchè annegati in vtr.
Ho riempito e spianato con stucco epossidico l'avvallamento sul ponte e sostituito i due bulloni verso prua con 2 prigiogneri da 8 mm. ho iniettato resina epossidica per bloccare definitivamente i dadi annegati in vtr
Ora sto preparando la nuova zeppa che sarà di polietilene da 4 cm
In parallelo sto sostituendo quasi tutti i bulloni passanti della barca: pulpito, bitte, rotaie fiocco, struttura tettuccio sollevabile. Ho svitato circa 100 bulloni !
Quasi tutti i fori vanno resinati e alcuni stuccati perchè l'infiltrazione d'acqua dolce ha indebolito e in qualche punto a poppa polverizzato il compensato annegato come rinforzo nel sandwich (pulpito a poppa).
Poi da sotto devo posizionare contropiastre inox o di polielitene da 1 cm. Certi punti sono davvero irragiungibili e non so come farò a posizionarle anche perchè per posizionarle devo applicare dello stucco per spianare alcune modanature che fanno "tirare" molto male i bulloni nonostante generose ranelle. Questa credo sia stata la causa di molti cedimenti e conseguente marciume del sandwich.
Per la terza età ci vogliono davvero tante cure e attenzioni
A presto


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