sono le seicentoquarantatre quando mi sveglio, giusto in tempo per spegnere la aifonsveglia e non far sobbalzare la famiglia, quatto quatto esco e mi approccio al cesso per un tentadivo di abluzione e svegliante.
Salgo in auto ancora mezzo addormentato e nel freddo mattutino percorro la deserta statale ad Ispra ho l'amara sopresa di trovare l'unico bar che credevo aperto chiuso, proseguo sperando nella pasticceria di Monvalle che ospita solitamente le colazioni veliche temendo di ricordare un'apertura intorno alle ottocento. Sbagliando per fortuna il cancello si apre poco dopo le settencentoventi e posso fare un'ottima colazione a base di pizzette e te caldo.
Pochi minuti dopo sono a bordo subito salpiamo sotto un cielo grigio che non promette nulla di buono, da previsione non sembra debba piovere, ma l'assenza del sole significa anche assenza di termica, peggio mentre ci avviciniamo al campo di regata il sole sembra fare capolino e si alza un leggero vento da sud; il primo potrebbe portare la termica, il secondo annullarla.
Alle 8,30 l'inverna permane, debole e variabile, ma sufficiente per l'organizzazione a dare il via. Ancora una volta ci troviamo schiacciati nemmeno a farlo apposta fra l'X 35 e uka uka. Questa volta però loro partono come missili, ci saranno 3 nodi e loro prendono il vento bem più in alto; già a 10 metri dalla linea siamo soli e ben liberi.
Guardo subito dove sono gli avversari, uno è appena avanti a noi l'altro ha sbagliato la partenza, sapremo poi che lo hanno buttato fuori e deve risalire per ripartire. Si parte in caccia consci purtroppo che loro sono più veloci in poppa speriamo di non rimanere troppo staccati e per non incorrere anche in errori di tattica rimaniamo nella loro scia. Stranamente salgono verso il centro lago molto orzati, noi dietro all'inizio perdiamo un centinaio di metri, ma poi manteniamo la distanza; a metà percorso strambano e puntano decisi verso terra orzati al punto da risultare paralleli alla boa, ci sembra troppo tiriamo dritto.
Al primo incrocio sono davanti, ma di poco, siamo in layline e quindi ci accodiamo a loro distandi una cinquantina di metri. A 100 metri dalla boa da sinistra arriva un bestione che fatica ad ammainare lo spi prima della strambata sulla boa sono più preoccupati del tangone che di noi, dobbiamo fargli presente che ci siamo e che siamo mure a dritta entriamo purtroppo in boa in ordine Gilda, Bestione, Noi. Per fortuna manovriamo bene e riusciamo a virare istantaneamente e liberarci dalle sue vele, loro invece proseguino verso terra e con nostro sommo gaudio vediamo che vanno a coprire il nostro avversario tantà che mezz'ora dopo al primo incrocio sono dietro con un distacco tale che ci fa esultare per la vittoria sicura. Quasi sicura, l'incrocio dopo sono davanti. Ma porcapupazzola sembra quasi che stiano giocando, che ci aspettino per fare qualche incrocio e poi allunghino. Il Meteor è un monotipo possibile che possano giocare così con noi?
Ultima bolina, da dietro l'altro meteor si è fatto sotto, partendo in ritardo ha giovato di non so quale vento ed è a meno di 100 metri da noi puntiamo quindi sottocosta per mantenere il secondo posto piuttosto che dare la caccia al primo. Così in un inverna calante risaliamo effettuando una curiosa danza, quando il terzo vira viriamo anche noi e così il primo per rispondere a noi. Alla fine sarà un totale regata di una quarantina di virate.
Man mano che si risale ci accorgiamo non solo di tenere la posizione, ma anche di guadagnare qualcosa su chi ci sta davanti; più si sta vicini a terra più si trova aria e angolo, siamo gasati al punto che un paio di virate le facciamo con il fondo molto vicino.
Mancano meno di 500 metri, il primo vira in layline a noi sembrano alti e in virtù del buono sottocosta viriamo prima, la linea di arrivo è fra una boa e il lungolago quindi la layline sottovento è quantomeno pericolosa, se si sbaglia si finisce sul muro o, peggio, si è costretti a virare perdendo anche la seconda posizione. Siamo affiancati in 3 concentrati quando sentiamo la sirena e il gommone che toglie la boa, tempo limite 3 ore.
Secondi di classe, di categoria e 14i in assoluto, ma alla premiazione non siamo andati, saremmo arrivati 5 minuti in ritardo e non volevamo rischiare di trovare chiuso
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