Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 8:57 
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Iscritto il: 05/11/2009, 17:02
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Per me il posto l'avrei già trovato. ;)

http://www.cambiocasa.it/case_it/annunc ... a_piombino

Comunque per queste cose ci vuole una solida base economica e spirito imprenditoriale. Ne basterebbe uno solo che ci creda veramente, troverebbe senz'altro qualcuno che lo segue.

Per tutti basterebbe questo:

http://www.cambiocasa.it/case_it/annunc ... a_piombino


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 14:47 
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Iscritto il: 05/09/2009, 0:07
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Scusate se rispondo solo ora a questo bel reportage.
Due stupidate....
Quei fuoribordo all'inizio erano a GPL, non a metano. Non credo cambierebbe molto il funzionamento, ma le bombole sarebbero più grosse e pesanti per il metano che va stivato a 220 atmosfere e non diventa liquido comprimendolo alla pressione menzionata.
E se non vogliamo parlare del venditore dei pannelli solari, però scusatemi, favorevoli o contrari all'argomento, ma del pannello io ne vorrei parlare. Perché stavolta ci ho i testimoni.
Al salone c'era uno stand con pannelli solari all'interno. Uno di questi era munito di un computerino con display che riportava quanti Ampere stava erogando il pannello medesimo. Esso era giustamente rivolto perfettamente al sole e avra' avuto dimensioni di poco inferiori al metro quadro. Se non ricordo male il pannello in questione disponeva di una quarantina di celle. In pieno sole il display indicava 5,5A.
L'esperimento che ho voluto fare è stato di coprire una delle 40 celle con una custodia di CD ROM che mi era stata donata poco prima allo stand della provincia di Venezia.
Ora, coprendo con un cd di cui conoscete benissimo le dimensioni un pannello da quasi un metro quadrato, la corrente erogata passava da 5,5A a UDITE UDITE 0,2A.
Se ne deduce che, affinché i pannelli solari abbiano una resa decente devono:
1) essere perfettamente puliti
2) essere perfettamente ortogonali al sole
3) non avere nulla che li adombri anche se in minimissima parte
Quindi, quando penserete se comprarvi il pannellino o il generatorino eolico, tenete a mente quanto sopra (ok, se la barca è in zona poco ventosa magari il pannello fotovoltaico è comunque meglio :mrgreen: ).

In ultimo mi sia permesso di ringraziare pubblicamente i carinissimi Gabriele e moglie (SOPRATTUTTO moglie :D ). Loro sanno il perché. 8-)

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 15:27 
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Iscritto il: 16/11/2009, 9:24
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admin ha scritto:
L'esperimento che ho voluto fare è stato di coprire una delle 40 celle con una custodia di CD ROM che mi era stata donata poco prima allo stand della provincia di Venezia.
Ora, coprendo con un cd di cui conoscete benissimo le dimensioni un pannello da quasi un metro quadrato, la corrente erogata passava da 5,5A a UDITE UDITE 0,2A.


Credo fosse il mio primo post assoluto... quel che succede ad un pannello FV se si adombra parzialmente....
risultato sempre e comunque: resa che passa a zero.


admin ha scritto:
Se ne deduce che, affinché i pannelli solari abbiano una resa decente devono:
1) essere perfettamente puliti
2) essere perfettamente ortogonali al sole
3) non avere nulla che li adombri anche se in minimissima parte

oserei quindi aggiungere un
4) tanti e piccoli in parallelo... affinche' nella sfortuna che qualcuno vada in ombra anche solo parzialmente ... ci sono gli altri che continuano a produrre...


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 18:09 
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Iscritto il: 13/11/2009, 18:22
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Admin mi fai paura, sai che sono l’ ultima persona a credere nei panelli solari ma la provenienza dell’ azienda venditrice ( Torino) mi ha indotto a consigliare l’acquisto al produttore delle Saturn. Ne ha comprato trenta pezzi. Dici che è meglio se mi sposto all’ombra ?

Gianduia 70 non mi piace quando generalizzi con questo aggettivo “devo dire che ste polacche sono una sorpresa certo alcune finiture sono raccapriccianti” . Certo che l’azienda produttrice delle barche preferite sul forum non aiuta a combattere gli stereotipi. Il produttore delle Saturn era inorridito, e non credeva che si potesse lavorare cosi . Hai visto le finiture della fiat croma ?

Sempre con il produttore delle Saturn, abbiamo deciso di portare un Saturn 23 (baionetta con siluro) http://moto-plast.pl/saturn23.htm alla 100 miglia del Garda e in fiera a Genova. Sono rimasto sorpreso per l’interessamento per i cabinati con deriva basculante a Venezia. Sul Garda non le vuole nessuno.

Paddy, sono almeno sei comodi posti letto per adulti. Sto parlando di Maxus 24 non del S21. Saturn 21 ha anche una versione armatoriale per sole tre persone. Il noleggio di un cabinato sui laghi di Masuria di medie dimensioni costa c.a. 80 € al giorno per il Maxus 24, 50 € il Maxus 21. Per gli studenti non sono pochi soldi e allora si moltiplicano le cuccette.


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 19:34 
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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 20:30 
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Iscritto il: 05/11/2009, 17:02
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Quello che una barca è meglio di un'altra è un discorso stupido, superficiale ed inutile. Credevo si fosse capito che qui non è gradito.
PS: il Viko20 non è né il preferito né il più numeroso in questo forum e se se ne parla è solo conseguenza della passione per la vela dei loro armatori.


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 21:02 
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Iscritto il: 19/11/2009, 20:19
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mi piace questo post perche' mi da modo (per favore non inveite contro di me!!) di tentare per una volta ancora di spiegare come a me piacerebbe che si scrivesse de ste benedette barche....

Esempio: stiamo parlando (anzi scrivendo) di "in quanti ci si dorme"? Bene, iniziamo a dare le misure (largezza, lunghezza e forma) delle cuccette e soprattutto dello spazio tra una e quella successiva allineata e capiremo in quanti ci si dorme. Se poi aggiungiamo una o piu' misure sulla altezza delle stesse nonche' la verifica dellla possibilita' di muoversi mentre gli altri dormono senza calpestarli, allora forse, anche chi non ha presente un determinato modello di barca puo' farsene un'idea. Se, per finire, aggiungiamo anche un commento sulla accessibilita' (intendo la possibilita' di sdraiarsi in cuccetta senza dover strisciare come serpenti) capiremo ancora qualcosa di piu' sulla barca.

Estendendo questo tipo di analisi anche ad altri aspetti, forse potremmo arrivare ad avere su questo magnifico forum anche delle vere e proprie prove che, pur senza accenno alle prestazioni vere e proprie, almeno rendano evidenti (e confrontabili) sul piano della funzionalita' le differenze tra un modello di barca ed un'altra. Poi e' chiaro che ognuno ha scelto o scegliera' in base a quelle che ritiene le sue priorita', ma, almeno, i commenti acquisteranno una oggettivita' maggiore (almeno il metro ed il kg sono uguali per tutti).

Bv

_________________
Ex: Aura (CNA - Brezza 22 ) http://lamiabarcabrezza22.myblog.it
Gli stolti corrono ove i saggi non osano nemmeno avventurarsi


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 13/04/2011, 22:33 
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Iscritto il: 13/11/2009, 18:22
Messaggi: 290
No, io non ho detto che tutti i Viko vengono fatti male. Non gli ho nemmeno nominati. Ho visto quello in fiera che aveva vistosi difetti ad esempio la verniciatura. Poi l’opinione ricade su tutte le barche prodotte. Anche voi non dite :la barca prodotta dal cantiere X invece usate il termine “polacche”, e questo conferma che si cerca di generalizzare. Non posso dire le auto italiane sono fatte male, sarebbe assurdo. Come voi siete sensibili sulle vostre barche io lo sono ancora di più per il paese che le produce. Vi ricordo che nella fascia 20 – 30 piedi la Polonia è il primo produttore in Europa con barche “proprie” e altre come Jenneau, Beneteau, Hanse,Comet , Sunreef yachts…compreso il Viko. Potete criticare liberamente tutti i prodotti ma chiamateli con il loro nome; la nazionalità non centra. Anche io penso che le barche costano troppo, ma i materiali usati per produrle nel 90 % vengono importati, i costi di lavoro non sono più così favorevoli e si punta sulla qualità. Se fosse solo per il prezzo tutti avrebbero autovetture Tata, invece io preferisco la mia Passat del 1998. Il Comet 26 è italianissimo e se potessi lo prenderei al volo.
Non era mia intenzione offendere nessuno, la vostra reazione è sproporzionata. Doveva andare bene,è andata come al solito.
Il forum è vostro, casomai vado io fuori dai…


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 14/04/2011, 6:55 
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Iscritto il: 05/11/2009, 17:02
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Vediamo tra tutti di non fare i permalosi perché, come sempre è il mercato che la fa da padrone. Cerchiamo anche di non generalizzare e di non fare discorsi inutili, tanto non servono.
Per quanto riguarda il discorso di Brontolo è molto difficile da fare. Lasciando stare il FIRST io ho avuto SUN2000 e VIKO. Sono due barche assolutamente imparagonabili ed insisto nel dire che questi confronti non servono. Il SUN2000 è una signora barca, da velista e da diportista, il VIKO è tutt'altra cosa, piccola crociera familiare in famiglia al lago e sottocosta col bel tempo. Queste due cose sono paragonabili secondo voi? Assolutamente no al di la della lunghezza delle cuccette, dall'altezza in cabina e dalle dimensioni del pozzetto.
Vi spiego brevemente anche perché ho dovuto cambiare: nel SUN2000 mia moglie non è mai entrata in cabina, con il FIRST come ci siamo allontanati dalla costa è stato un tormento. Allora, secondo voi, a cosa sarebbe servita una barca diversa dal VIKO?
Combinare prestazioni veliche con abitabilità, marinità, trasportabilità, economicità, etc. è un argomento troppo arduo e fare confronti è l'errore che fanno tutti. Sono entrato con i piedi addirittura in un forum polacco a difendere il VIKO ma alla fine mi hanno dato ragione, non è possibile vedere la vela e le barche solo da un punto di vista tecnico.
Concludo dicendo, onestamente e sinceramente, che ho trovato pochi difetti in tutte le mie barche, sono soddisfatto di averle provate e di aver scelto barche buone a tal punto tanto che con il cambio ci ho rimesso solo con le spese gestionali. Dopo tre anni di utilizzo del VIKO sono soddisfattissimo, anche se mi rendo conto che FIRST e SUN2000 sono una classe superiore, ma questo che vuol dire? Alla mia famiglia le altre non servivano!


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 Oggetto del messaggio: Re: Salone nautico di Venezia, impressioni.
MessaggioInviato: 14/04/2011, 7:33 
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