la notte:
I viandanti diretti all’uscita, passando ci guardano incuriositi, qualcuno si ferma, chiede, sorride, saluta. I cinghialetti che avevo visto tornando alla barca si riaffacciano a pochi metri da noi ma per loro è come se non ci fossimo, la spiaggia è deserta prima del calar del sole e il tramonto l’abbiamo decisamente vinto, un quadro! Bevendo Porto, prima di attrezzare la cucina, guardando i suini al pascolo ci viene in mente che “pure ste creature mica se ne andranno in giro da sole? La madre starà qua intorno… Sarà pure lei incurante di noi?” … non nego che qualche pensiero ce lo facciamo e allora, più per giocare che per fiducia nella soluzione, raccogliamo rami secchi robusti e li spargiamo un po’ tutto intorno all’accampamento, la spiaggia ne è piena, ci sono addirittura alberi quasi sani portati dal mare e arenati sul bagnasciuga, probabilmente per la vicina foce dell’Ombrone. Lungi da noi l’idea di usarli per offendere ma quanto meno potrebbero essere utili per allontanare qualche rinoceronte con intenzioni barbare… Ho i miei dubbi, penso che in caso di necessità ci salverebbe giusto un’eroica fuga in acqua che per fortuna è vicinissima. Si fa buio, la tenda è montata al solito posto e l’acqua bolle nella pentola. Dopo cena, quando viene su il caffè (è un aggiornamento delle zingarate recenti, sempre più campeggio comodo), intorno regna il silenzio e il mare è tornato olio. Dalla duna che delimita l’inizio della macchia ci accorgiamo che due occhietti ci stanno guardando probabilmente attirati dall’odore recente del cibo… è senza dubbio la volpe, sarà a non più di 5 metri, temeraria, e non è sola perché poco più avanti altri due occhietti fosforescenti. Il cielo è limpido e le stelle un’infinità. Nessun chiarore di disturbo dell’illuminazione pubblica. Sensazione unica. Per la notte però prendiamo un ramo dritto e abbastanza lungo e lo piantiamo in verticale sulla sabbia, ci servirà per appendere in alto e lontano dalla tenda il sacchetto di plastica coi rifiuti. Sarebbe veramente un peccato trovare all’indomani tutto cosparso di resti di cena, tovaglioli di carta, cicche di sigaretta, scatolette di tonno e di sugo vuote, non sia mai! Dopo la partenza il bivacco dev’essere scomparso in ogni sua parte! A letto prima delle 23.00, molto prima perché zingareggiando lontani da taverne e civiltà funziona così.
_________________ Il mare non vuole bravi!!
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