Marinai di Terraferma

Una domanda: siamo tutti straconvinti che con più di 2 giri il tuo genoa non è più una vela?

Assunto questo le scotte interne solo se cambi vela altrimenti abbiamo già visto che non funziona.

Il caso del fun è ovvio. Lui concentra il 30% del peso in chiglia tu in mobilio. Lui sbanda anche di più perché non ha stabilita di forma.
Sul rientrare della deriva non preoccuparti per farlo dovresti essere ben oltre i 90 gradi e a quel punto i problemi sono altri.

Nota a margine: il FUN segato lo usavano nelle prime minitransat. Non è un paragone.

LA PATENTE che grande, e mica quella nautica

Azz mi piacerebbe andare in ordine, ma quì, polemiche a parte c'è carne al fuoco per mesi
Faccio un eccezzione: credo che siamo convinti. Mettiamola così: con venti oltre i 10 nodi per divertirsi e bolinare con i controcazzi è tassativo ammainare il genoa e montare il fiocco piccolo. Operazione da fare a terra, in acqua richiederebbe almeno venti minuti di lavoro faticoso da fare in due, timoniere escluso. Al lago avevo mille alternative: fuggire di poppa, agguantare una boa, spiaggiare in uno dei molteplici rifugi nelle spiaggie delle insenature del lago a sud...
Al mare invece le vele erano già belle piegate sulle panche, e il motore acceso...
Le scotte interne abbiamo già visto che non funziona? A prescindere dalla forma del genoa, che però immagino sia il 90% della discussione, può essere che ti riferisci alle scotte tra le sartie che avevi vivamente bocciato, ma che si riferivano ad un fiocco intermedio che effettivamente non ho mai più utilizato?
Non ti arrabiare: io ho una stabilità di forma? Che tradotto cosa significa? Che la mia non può arrivare a sbandare in quella maniera?
Sul rientrare della deriva, a 90 gradi capisco che non rientra, ma se in quel frangente arriva un'onda che trasforma violentemente quei 90 gradi in 95, che succede? Qual'è il limite?

Credevo che le scotte fossero ormai esterne alle sartie quando usi il genoa.
La tua barca ha stabilita data dalla sua forma altrimenti peserebbe il doppio, come il fun. Significa che è la leva dello scafo a contrastare lo sbandamento e non quello della deriva. In pratica il raddrizzamento aumenta fino a 45 gradi per poi diminuire progressivamente mentre il Fun fa il contrario. Anche con la tua comunque puoi arrivare ad avere la deriva fuori dall'acqua solo che essendo più alta proporzionalmente ti sembrerà di essere molto più sbandato, con il viko a 20 gradi sembra già di revesciarsi.
Per la deriva presupposto che possa rientrare, prova ad immaginarti un coltello tenuto tra due dita per il lungo come fosse dentro la scassa. Inclinalo e guarda quando cade, più o meno a 110/120 gradi, quando ormai l'albero è abbondantemente in acqua e probabilmente anche tu con lui.

Le scotte del genoa sono assolutamente esterne, non potrebbe essere diversamente. Mi chiedevo, mi trovo in quella situazione, di andare a prua a cambiare vela non se ne parla, o abbandono, oppure riduco il genoa e vedo cosa si può fare. Lo riduco al punto che le scotte potrebbero essere interne alle sartie, senza impicciarsi con esse. Ho un'utilità a modificare al volo il circuito delle scotte e passarle interne?
Sullo sbandamento, il fun più sbanda e più aumenta la sua tendenza a raddrizzarsi. La mia fa lo stesso solo fino a 45 gradi, poi la sua tendenza a raddrizzarsi diminuisce? Paurosamente?
Sulla deriva, fino a che vedo la punta dell'albero fuori dall'acqua, non mi devo minimamente preoccupare della deriva?

Teoricamente è corretto portare le scotte all'interno, ma la vela avrà una forma inutile, forse anche peggiorativa, parlando ovviamente di venti molto forti. Inoltre temo che il punto di scotta risulti a tal punto arretrato da tirare la vela in modo sbilenco.
Confermo fino a che l'albero non è in acqua la deriva non rientra, poi lo farà con una violenza tale da aprire in due la barca ma questo vale anche sul fun, io non credo che un cavetto sia in grado di trattenerla

hai scritto tanta di quella roba che non ci si raccapezza più
vediamo se si riesce a risalire al problema
tu hai fatto già queste cose
1)messo il fiocco da bolina o la tormentina chiusa sul punto più stretto
2)ridotto la randa
3)appiattito la randa
4)aperto 20-30cm la randa
5)sotto rafica in bandiera
6)messo l'equipaggio al raddrizzamento
dopo aver fatto tutto questo la barca si inclina ancora troppo
a parer mio il baricentro è troppo alto
perciò se è vero quello che dico i casi sono due
o la randa è troppo alta(nel senso che il boma è troppo alto)
o la deriva è poco profonda e di poco peso
o può essere tutte queste cose messe insieme
perciò io tenterei prima di abbassare il boma
se questo non è sufficiente appesantirei la deriva

Allora, forse un'idea ce la potrei anche avere: premesso che ormai abbiamo stabilito che il tuo enorme genoa rollato non mantiene la forma e non rende, possiamo almeno cercare di "spremerlo" il più possibile, i problemi sono due: scotte esterne alle sartie e punto di scotta arretrato... Allora perchè non lasci armato e pronto ANCHE il circuito dell'autovirante? metti un bel moschettone a sgancio rapido su ogni circuito, quando riduci cambi la scotta e vai con l'autovirante... avanzi il punto di scotta e puoi cazzare stretto... sbaglio?

Per quanto riguarda la deriva, non la vorrei gufare, ma io ho già messo 2 (forse 3) volte le crocette in acqua e la deriva è sempre rimasta al suo posto.... Probabilmente il solo vento non è in grado di rovesciare il micropomo, in Corsica beccai la raffica improvvisa che mi sdraiò di brutto, ma tornò su in un attimo, entrò un sacco d'acqua in pozzetto ma nulla di più. Probabilmente se alla raffica il buon Murphy avesse aggiunto una bella ondona nella vela, le probabilità di "andar sottosopra" ci potevano pure essere, ma con solo il vento non credo sia possibile, forse (ma lascio commentare i più esperti) ad andare oltre i limiti, si rompe prima l'armo della scuffia.... ma è solo un'idea personale.
Certo che in una scuffia a 180° anche per me la paura sarebbe il rientro repentino della deriva, non so se la struttura sia in grado di reggere i 100Kg che arrivano di botto, è già un po' che ci studio, avrei anche pensato di fare un perno passante che la blocchi abbassata, ovviamente da usare solo quando ti trovi in situazioni "interessanti"

anche io ho il problema di cambiare il fiocco velocemente
ho provato diverse cose ma non sono soddisfatto
non capisco questa deriva che rientra,ma un cordino e un
strozzascotte non basta?

Ammetto (ma ne sono sempre stato consapevole) la mia profonda ignoranza e sono andato a cercarlo sul web....