Marinai di Terraferma

Lunedì 28 luglio 2014
Appuntamento con il cantiere alle ore 15,00 per alare Maüsle e caricarla sul carrello, dopo svariate telefonate per confermare, il tipo risponde e mi dice che la sera prima ha fatto tardi e oggi deve riposarsi, così prendiamo appuntamento per la sera dopo vero le 18.

Martedì 29 luglio
Arrivo in cantiere all’ora stabilita con il carrello e il tipo mi dice “ma ora non ce la facciamo devi andare a prendere la barca, smontarla e poi alarla ci mettiamo 3 ore e io non ho voglia di fare tardi”. Allora mi assegna un posto barca per la notte, vado a prendere la barca e inizio a disalberare e preparare tutto con calma per il viaggio, senza fretta tanto si ala domani. Alle 9 sono pronto e il tipo era ancora li con me che chiacchierava e mi faceva un sacco di domande….

Mercoledi 30 luglio
Arrivo in cantiere alle 18 e aliamo la barca, 30 minuti e parto alla volta di casa dove devo preparare tutto con calma per la partenza prevista per domenica 3 agosto in serata.

Domenica 3 agosto
Ore 18 siamo ad agganciare la barca, sistemo le ultime cose e aggancio (forse) si parte, faccio un metro e la barca resta li, non si muove….. ho strappato il cavo del freno e quello dell’impianto elettrico, che fortunatamente si trancia di netto e riparo prontamente con un bel Mammut (si inizia bene)


Lunedì 4 agosto
Ore 8 arrivo a Maslina e parcheggio il carrello con la barca, di corsa a fare colazione e i documenti in capitaneria. Cerco i documenti della barca, del motore, l’assicurazione…. C..zo non c’è e ora come faccio? Giro di telefonate all’assicuratore (in ferie) e insieme ci accorgiamo che è dal 1 di maggio che navigo senza assicurazione…..
Comunque vado in capitaneria e provo a far finta di niente con l’assicurazione scaduta (quella nuova sarà pronta nel giro di mezza giornata), la tipa mi fa tutti i documenti e solo all’utimo si accorge della data di scadenza….. “nessun problema la possiamo fare noi qui – Costo 35 euro annui”
Rimontiamo in macchina e ci dirigiamo al campeggio dove Dalibor ci aspetta per andare a varare Maüsle, in mezz'ora andiamo a Pakostane e variamo a tempo di record, in serata dopo una Pivo armiamo tutto e siamo pronti…… “ma il frigo mi sembra un po’ caldo”, c..zo l’ho lasciato acceso e con il coperchio aperto, lasciamo la roba da frigo in quello portatile che abbiamo usato per il viaggio attaccato alla presa della macchina.


Martedì 5 agosto
Sveglia presto e pronti per andare a fare colazione e un po’ di spesa. La macchina non parte, batteria scarica, grazie a Dalibor, nel primo pomeriggio siamo a posto, e decidiamo di uscire per fare un giro, ma arrivando delle grosse nubi e quindi rientriamo in tempo, una bella pioggia accompagnata da vento teso da est ci da il benvenuto.


Mercoledì 6 agosto
Vento da NW circa 15/20 nodi, Sabry deve provare ad uscire con un bel vento e quindi decidiamo di aprire solo il fiocco, tutto bene stiamo fuori un pochino e poi si rientra, il vento tende a rinforzare e non voglio far stare male Sabry. Si rientra.

Giovedì 7 agosto
Oggi la bora soffia circa a 20/25 nodi, ma proviamo ad uscire lo stesso, la barca ci da sicurezza e vogliamo metterci alla prova. Usciamo con 1 mano alla randa (l’unica ma bella grossa) e il fiocco rollato, filiamo bene, senza problemi, raggiungiamo anche la ragguardevole velocità di 7 nodi e siamo felici, fino a quando da dritta vedo arrivare un bella rafficona, mollo la randa e il fiocco e quando arriva (saranno stati 35/40 nodi) la barca si sdraia parecchi, adesso è il momento di rientrare, comunque abbiamo veleggiato circa 10 miglia senza problemi.
Io sono soddisfatto e Sabry, anche se un po’ intimorita da quella raffica, si sente tranquilla in barca.


Venerdì 8 agosto (non mi ricordo che cosa abbiamo fatto)
Invece si, c…zo, usciamo dalla baia e il motore inizia a borbottare, che succede, sarà finito 1 serbatoio della benzina, lo cambio e do qualche pompata, niente sento sfiatare, non arriva benzina. Il tubo si è rotto. Rientriamo a vela e ci ormeggiamo, con qualche difficoltà ad un corpo morto sulla dx della baia, smonto il tubo e di corsa a Biograd a comprare il tubo nuovo (e gli attacchi, che in negozion non hanno, vabbè tanto è il tubo), rientro e sostituisco il tubo, sfiata ancora, è uno degli attacchi, per fortuna ne ho uno di riserva nella cassetta, lo sostituisco e posso ripartire. A questo punto però non abbiamo più voglia di uscire, anche perché il vento sta rinforzando e non ce la sentiamo di andare in cerca di guai.

Sabato 9 agosto
Si parte alla volta di Uvala Landin dove c’è un campo boe, vento tranquillo e navigazione discreta bagno e relax. Nella navigazione abbiamo anche avvistato anche se in lontananza 2 delfini, è stata la prima volta e ci ha regalato un'emozione unica.


Al rientro mi viene un’idea, visto che c’è la luna piena e la situazione tranquilla, decidiamo di fare la nostra prima uscita in notturna, a motore, usciamo dalla baia e percorriamo qualche miglio, niente di che, solo qualche miglio in giro per provare una sensazione nuova, strana e magnifica….


Domenica 10 agosto
Arriva Paddy con il camper, noi siamo fuori a fare vela, siamo andati a prendere un caffè a Murter, e abbiamo provato ad uscire da un ormeggio facendo perno sulla prua, visto che il vento ci spingeva sul molo. Tutto tranquillo, ci siamo divertiti molto. Rientrati in campeggio ci viene incontro un tipo, dall’aria simpatica, sembra quasi Milanese, ma è Paddy…. E allora Pivo.


A cena Dalibor organizza, come tutti gli anni per San Lorenzo (a proposito era il mio onomastico) una cena a base di sgobri alla brace e molluschi (chiedete a Paddy se erano buoni i molluschi), Vino e insalata, ovviamente tutto offerto dal grande Dalibor (non so se l’ho già scritto, ma è il proprietario del campeggio, capo dei Vigili del Fuoco Volontari di Drage, una persona affidabile, gentile e soprattutto su cui puoi contare), poi a nanna belli caldi.

Lunedì 11 agosto
Si parte per una tre giorni fuori, prima tappa Telašcica, nelle Incoronate, navighiamo e ci “Bagnamo” durante il tragitto, arrivati al campo boe, questa volta volevamo dormire al gavitello, ma erano tutti pieni (alcuni anche con 2/3 barche), siamo andati direttamente al molo dei tender come lo scorso anno. Il solito tiket per le Incoronate (200 Kn) e poi dopo la doccia a cena al ristorantino li davanti (a proposito, tutte le sere siamo andati a cena fuori).


Martedì 12 agosto
La mattina, dopo una bella colazione si parte in direzione….. bho, noi andiamo e poi si vede. Il vento ci ha portato verso Nord, e noi abbiamo approfittato per attraversare il ponte a Zaglav, poi direzione Sukosan, e qui avviene uno spiacevole incontro.


Mentre stiamo entrando verso i gavitelli, affianchiamo un signore anziano, con una barca a vela di circa 5/6 mt lasciandocelo a dritta, mentre a sinistra a circa 30 mt si trova il molo del Marina. Ad un tratto mi vedo arrivare a sinistra tra il molo e la nostra barca un due alberi di 15 mt francese, che senza esitazione si butta dentro e ci costringe a spostarci verso dritta dove c’era il tipo di prima, io mi scuso con lui e cerco di non fare danni, a quel punto, il francese si è preso una serie di Vaffa non indifferente, e dopo tutto questo ha avuto anche il coraggio di rallentare e cercare la rissa (voleva abbordarmi). Tutto questo per fare la corsa al gavitello e arrivare prima di noi. Fortuna per lui che di gavitelli liberi ce ne erano ancora, anche perché ero parecchio inc..to. Doccia e a cena fuori. La mattina dopo ho chiesto ancora scusa al tipo e lui mi ha fatto capire che non era colpa mia ma dell’arroganza del francese.

Mercoledì 13 agosto
Decidiamo di tornare verso Sud, al campeggio, e ovviamente abbiamo il vento sul naso, circa 15 nodi, bordeggiamo di bolina fino quasi a Biograd e poi, nel canale il vento aumenta e non riusciamo più a stringere a sufficienza, a quel punto la decisione è presa, il Mac va anche a motore e deiciamo di fare una sparata in motoscafo….., vuoto il ballast, alzo deriva e timoni e via, circa 8 miglia a motore, 13/14 nodi, ho fatto il bagno perché contro mare e contro vento la prua alzava parecchi schizzi, ma mi sono divertito…..

Giovedì 14 agosto
Giornata terricola, facciamo un giro in macchina a fare un po’ di provviste e qualche spesuccia, fino a Zara.

Venerdì 15 agosto
Ieri ci siamo sentiti con Carlo (Jocondor), e ci siamo dati appuntamento per stasera a Sukosan, andremo a festeggiare il suo compleanno insieme. Partiamo verso nord, un bel vento fresco arriva da? Nord ovviamente, e noi che facciamo, ci mettiamo a bolinare anche questa volta fion al canale di Biograd, da dove poi optiamo per andare a motore fino all’appuntamento.
Arrivati a Sukosan, vedo Wayra ormeggiata a un gavitello e Carlo e la Giò a terra che si sbracciano salutandoci. Li facciamo aspettare un po’, visto che dovevamo fare doccia e gonfiare il “Tender”, con il quale siamo scesi a terra. Saluti a abbracci e poi a cena in un locale molto carino e tra l’altro “Caro” (scusa Carlo), serata passata in ottima compagnia e in allegria, poi a nanna, il giorno dopo Giò partiva per rientrare in italia e Carlo partiva inconsapevolmente per la sua disavventura nelle acque di Klimno.



Sabato 16 agosto
Ci svegliamo presto, ma Carlo di più, non è più al gavitello ed ormai e in rotta verso Nord, decidiamo di tornare verso sud, perché il meteo dava un peggioramento, ed era prevista bora (forse), memori del passaggio davanti a Biograd stretto e dove si incanala il vento, e solleticati dai racconti di Joc, ci dirigiamo verso Saline, sul versante ad Ovest di Pasman, e raggiungiamo i gavitelli per un pranzo veloce e un po’ di relax. Più tardi con un buon vento in poppa, ci avviamo verso il campeggio, e abbiamo testato anche “l’uomo tangone”, mio figlio che stufo di vedere il fiocco che si gonfiava come le frecce “Ora si, Ora no” a agguantato un mezzo marinaio e l’ha piantato tra albero e fiocco, così con una bella farfalla abbiamo navigato per qualche miglio, raggiungendo anche delle velocità notevoli.


Domenica 17 agosto
Ci svegliamo con una bora che soffia forte, forse sui 25/30 nodi, e non abbiamo voglia di uscire, allora, anche per tenere in considerazione il fatto che Leo vorrebbe tornare a casa dopo 2 settimane con babbo e mamma, decidiamo di disarmare la barca e nel pomeriggio, con un alaggio lampo (i croati, nel porto di Pakostane sono dei missili, siamo arivati alla gru e c’erano già le fasce in acqua, non ho fatto neppure in tempo a scendere dalla barca) siamo pronti a partire per tornare a casa. Viaggio tranquillo.

Lunedì 18 agosto
Arriviamo direttamente a Marina di Pisa e dopo un pranzetto al volo variamo maüsle, questa volta senza perdite di tempo, e poi a casa, il tempo di fermare l’auto e Leo era già “evaporato”.

Anche quest’anno la Croazia ci ha riservato delle magnifiche emozioni, la barca nuova anche. Devo dire che abbiamo avuto anche fortuna dal punto di vista meteo, le due settimane che abbiamo trascorso in barca sono state, tutto sommato, tranquille, a parte qualche colpo di vento un po’ più forte che comunque abbiamo retto tranquillamente.
La barca, il Macgregor, se prima mi era piaciuto come concetto, adesso dopo questa esperienza mi ha dato la certezza di aver fatto la scelta giusta.
Carrellabile, e questo per me è un fattore importantissimo, normalmente navigo sul tirreno, costa Toscana, e per le ferie ho potuto fare una crociera in Croazia. Con un altro tipo di imbarcazione non avrei potuto.
Abitabile, in quasi 8 metri si sta veramente bene, altezza in quadrato ottima, letti comodi e di dimensioni generose, bagno utilizzabile (anche se con qualche difficoltà), pozzetto adeguato e comodo (ci sono i cuscini imbottiti sulle panche).
Navigazione comoda a vela e con doti, secondo me apprezzabili, ovviamente non va come un catamarano, ma fatte le dovute regolazioni, con un vento di 10/15 nodi i 5 di velocità si ottengono abbastanza agevolmente. Barca stabile, tiene la rotta senza problemi (forse aiutata dalla pesantezza dei timoni collegati al motore), ci ha sempre dato una sensazione di sicurezza e solidità. Regge bene il vento, fino a 20/25 nodi abbiamo navigato in sicurezza e soprattutto in tranquillità.
A motore ti da quella sicurezza in più, ti permette di “tirare tardi”, sicuro di rientrare velocemente se necessario, contro vento, anche se sostenuto, e contro mare, con 50 Cv è in grado di procedere senza problemi. E poi volendo è divertente per fare cavolate quando non c’è vento con qualcosa a traino.

Speriamo che il prossimo anno la cosa si possa ripetere, Leo cresce….

La cosa si deve ripetere. Al massimo facciamo un "attendamento adolescenti" e li molliamo in campeggio.

Complimenti, Lore
Barca ben scelta, e davvero confortevole.
Piccola crociera per un grande equipaggio.

Il vostro arrivo a terra a Sukosan, purtroppo, è una delle foto perdute nel naufragio del telefonino...

Belle vacanze e .. checche' se ne dica (me compreso) il macgregor e' un buon mezzo per questo tipo di vacanze carrellate. Una curiosita': hai preso il traghetto ad Ancona o sei andato via terra?

Via terra, a conti fatti, andare a ancona e poi prendere il traghetto mi costava di più e poi anche come tempi sarebbero stati simili.

complimenti, bel racconto e belle foto!

Bel racconto e bella vacanza , magari anch'io un giorno!
vorrei chiederti quanto ci avete messo ad alberare e disalberare, vi siete fatti aiutare con la gru o tutto da soli?Io ho provato una volta con la mia ed e' stato laborioso anche in tre..la tua non e' piccola come barca..

Alberare e disalberare è un'operazione molto semplice e veloce, che di solito faccio con mio figlio, in un'ora sono pronto, quando siamo tornati a Marina di Pisa, ho fatto tutto da solo, e ho impiegato circa 1 ora e mezza.

Grande Lorenzo ... e complimenti per il resoconto.
Una delle ultime foto con il McGregor sospeso su un'acqua cristallina e trasparente sembra quasi una foto ritoccata ... tanto è bella !
Un domanda ... ma al campeggio Maslina avete sempre dormito in barca oppure avevate una tenda a terra ?
Forse lo hai scritto ma non ricordo.
Buon vento.

Sempre in barca, a terra avevamo solo l'auto, per girare e fare spese.....



Giuro non l'ho ritoccata (anche se ne sarei capace)