Buonasera a tutti!
Finalmente,ieri uscita con la Meteor, prototipo inglese, in legno, della fine degli anni '70 .
Appuntamento con NeXus e un nostro amico, Lele, verso le 17:30. Si parte: il motorino (dal rumore è un incrocio fra una motosega ed un ciao) fuma come un disperato ed essendo al centro della barca ci asfissia fino fuori bocca d'Arno. Il timone è pesante e si avverte la turbolenza del motore. Siamo in mare, spegnamo il motore, con i dovuti scongiuri per la sua riaccensione, e issiamo le vele... non un filo, non una bava di vento... le vele restano molli e dondolanti. Nexus sorride e mi fa: “punta quella deriva, ha le vele gonfie, lì ci deve essere vento”. Noi andiamo verso la deriva e lei viene verso di noi. Ci incrociamo: sopra c'è un bambino e un uomo (probabilmente il padre) che pagaia come un disperato in direzione fiume. Noi stiamo fuori ancora un po', scambiamo due chiacchiere, stappiamo il prosecco per il brindisino della prima uscita (mannaggia, lo sapevo che NeXus è astemio e non ho portato un succo di frutta, c'è solo acqua!) e ci spolveriamo patatine e biscotti. Bello il tramonto, i colori, bla, bla, bla, conversiamo amabilmente... rientriamo. Il motore si accende quando riconosce la mano di Luca e così raggiungiamo la deriva di prima a bocca d'Arno. L'uomo sembra in difficoltà, è proprio stanco e non riesce a contrastare la corrente. Lo rimorchiamo fino al suo ormeggio con NeXus che tiene la cima con una mano ed una cinghia con l'altra. Arriviamo al nostro cantiere... no, ancora no... il motore si spegne: la miscela è finita. Con l'inerzia ci avviciniamo alle barche ormeggiate. Salutiamo il mezzomarinaio che va giù insieme al corpo morto lasciandoci in mano l'impugnatura. Lele salta su una barca e ci aiuta da lì mentre io e Luca gestiamo il timone e la deriva, con Nexus che dirige l'ormeggio a mano. Duriamo un po' di fatica ma alla fine riusciamo nell'intento. Siamo saliti in auto alle 22:00 circa.
L'avventura (anche se piccola) c'è stata... peccato che il vento non abbia dato soddisfazione.

Grazie a Nexus e Lele.
PS Lo so che questo non è un racconto bello come quelli di Paddy o Jocondor ma siamo così felici di aver toccato l'acqua che non ho resistito!

Buon vento!