Jocondor ha scritto:
Architeuthis ha scritto:
Se non hai legami affettivi rimangono solo due problemi veri e concreti: uno a breve termine: la salute, e uno a medio termine: il ritorno.
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non sei più davvero lontano e in poche ore torni in Italia, anche a costi bassissimi. Quindi la scelta non è più quella di "mollare tutto e partire", ma di "partire per un po' e poi si vede". Anche sotto una luce psicologica è molto più facile e lo hanno già fatto in centinaia di italiani............
Si, dai, Franco, racconta...------------------------------------------------------------------
Sui costi bassissimi avrei qualcosa da dire... tutti, pare, trovano voli low cost da 30 euro, e quelli del vivere in barca in Egeo con 500 euro al mese, che sono venuti a fare una serata a Bologna tre settimane fa, lo raccontano...
(a me, non mi hanno convinto del tutto; il libro non l'ho comprato, e quindi non so dire, ma vorrei proprio sapere come li fanno, i conti).
Ci si trova in Egeo, Franco?anche a me i racconti di quelli che vivono masticando una ciunga al giorno, mi sono sempre sembrati un po' ottimistici e mia moglie dice sempre che quelli che fanno un po' gli hippy disinteressati al denaro e ai beni terreni, lo fanno con i soldi del papà che magari vende armi...
Io ho vissuto effettivamente un'esperienza in barca in cui il budget limite erano 300 euro al mese, però vi spiego come:
il motore non funzionava mai. credo che un pieno fosse sufficiente per una stagione. Ne consegue
-un' eccellente capacità marinaresca (non mia naturalmente), per cui tutte le manovre, anche in porto, avvenivano a vela,
- una disponibilità di tempo illimitata, per cui il piano della giornata seguiva la meteo e non il programma della crociera, -
capitava di restare immobili in mezzo al mare ad aspettare la brezza oppure metterci un'ora per uscire da una baia con una brezzolina dispettosa e salterina.
-In più la zona era la Grecia, dove il vento, solitamente non si fa pregare.
Il mio comandante era un eccellente pescatore sub. Per darvi un'idea riesce a pescare a 30 metri e fa tuffi vicino ai 50. la dieta consisteva prevalentemente di pesce e quando una cernia era un po' troppo grossa per essere mangiata in due, oppure il carniere era particolarmente ricco, si barattava con pranzi al ristorante. cernia da 5 kg? tre cene al ristorante a base di carne. così si riusciva variare la dieta. la spesa si riduceva a qualche cipolla e un paio di pomodori.
vita monastica niente alcol, niente stravizzi, niente shoping. è l'ultima volta che sono dimagrito in vita mia ( e ti credo, o si navigava o si andava sotto acqua, la birra me la sognavo di notte e si mangiava tonnellate di pesce)
cura maniacale per la barca ogni mercoledì la barca veniva svuotata, pulita e tutto era controllato con lo specchietto da dentisti, per intervenire e preservare la struttura e scongiurare eventuali danni. poi si passava alla manutenzione ordinaria. una settimana una passata di olio ai legni, un'altra le vele venivano rattoppate o bruciacchiate, un'altra......
ormeggi....devo dirlo? sempre gratis
in questa maniera il mio comandante ha navigato dal marocco alla turchia. abbandonava la barca dove lo sorprendeva la cattiva stagione, si tirava fuori un lavoro per l'inverno e poi ripartiva
Jocondor ha scritto:
Detto questo, comunque penso che nel Mediterraneo fai presto a tornare, e che davvero in Egeo valga la pena di ricominciare... e la Turchia, Erdogan a parte, è un paese che ho amato e che amo, e così pure la Grecia.
Ci si trova in Egeo, Franco?
a chi lo dici