Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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 Oggetto del messaggio: 1° maggio interludio
MessaggioInviato: 23/11/2009, 10:12 
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Che giornate, Franco simpaticissimo. Ieri 25 nodi di poppa, volato a 7 nodi e oltre.
A domani ora ultima tappa.


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 Oggetto del messaggio: Re: 1° maggio interludio
MessaggioInviato: 23/11/2009, 10:12 
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Località: un romano tornato al mare!
Spiacentissimo di non esserci stato.
Aspettiamo il resto!

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Buon Vento!
Alberto
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Il più bello dei mari è quello che non navigammo (N. Hikmet)


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 Oggetto del messaggio: Re: 1° maggio interludio
MessaggioInviato: 23/11/2009, 10:13 
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Iscritto il: 22/11/2009, 10:47
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LAGOMAGGIORE E LAGONAUTI.
Qualche cosa posso anticipare su questo ponte di maggio offerto da Paddy e dalla sua gente, non i luoghi e le rive del lago che lui sa disporre meglio su una cartina virtuale per i prossimi navigatori.
Voglio soffermarmi sull’accoglienza, sul porticciolo con i pontili galleggianti, il parcheggio erboso ombreggiato da grossi alberi ed il declivio verso il lago.
Uscita Sesto Calende, sotto il ponte di ferro la strada va verso Angera, primo semaforo, secondo semaforo, a sinistra il cartello della trattoria Germana, una piccola discesa , il secondo cancello, semiaperto, sono arrivato: mi infilo senza aprire l’altra metà e vado a cozzare con il bottazzo di gomma contro lo stipite dell’anta, marcia indietro, carrello storto, manovra compromessa, arriva Paddy e il suo amico e del rimessaggio; stacchiamo il carrello e lo spingiamo dentro a mano poi scendiamo verso gli ormeggi: prato, capannone in murtatura, discesa in cemento, su uno spiazzo intermedio una star languisce i cerca di padrone, verso il confine della proprietà il carrello del VIKO di Paddy con due belle selle fatte per avvolgere lo scafo. Oltre la rete ed il cancellino di accesso ai pontili il lago s’è ripreso la sponda e per raggiungere le barche si sale su tavole di ripiego. Incontro la famiglia di Paddy; Francesco e Francesca dell’atro VIKO annesso alla flotta.
Viste dall’alto del pontile le forme dei VIKO sono piacevoli e non evidenziano la necessaria larghezza e altezza di bordo che permettono gli alloggiamenti interni, gli alberi sono pieni di lesy-Jack e cagnaro per rimessare la randa facilmente, simpatico il tendalino sul tambucio di VIKOLOCORTO, la barca di Paddy, ricavato da una di quelle strane tende che si aprono lanciandole in aria.
Mentre viaggiavo verso di loro cercavo di immaginare l’atteggiamento di due ragazzine confinate a bordo di una piccola barca e pensavo a sguardi dimessi e in astio con gli amici di famiglia che per far divertire papà e mamma le costringevano a queste navigazioni; invece mi ritrovo due scaut della vela che si muovo a loro agio nel mondo dei grandi. Qualche diversivo elettronico per la navigazione Paddy l’ha previsto ma resta un fatto privato non sempre necessario.
Purtroppo per mettere in acqua la mia è necessario spostarsi in un altro cantiere perché l’acqua alta rende impossibile l’uso della gru.
Il varo è rinviato alla mattina successiva in un cantiere con piazzale e carroponte. In acqua esco dai pontili del cantiere costeggiando barche a vela ancora in letargo invernale poi il canneto e quindi sullo sfondo la rocca di Angera. Gli altri sono sparsi sul lago, ci sentiamo via radio, niente vento, procediamo a motore, seguo Paddy, vedo le altre barche prendere la direzione di Cannero: un percorso che ci impegna per tutta la giornata, motore e poco vento.
La sera nel porto conosco Paola con il suo comet, Ale e Lore del meteor e rivedo gli altri del gruppo, è per me una festa di vela di cui avevo bisogno: adesso non debbo domandarmi se i miei argomenti di barche arriveranno presto ad annoiare, i commenti tutti attorno sono di barche e finisce che resto piacevolmente ad ascoltare gli altri. Si mangia bene ma forse un po’ troppo alla tedesca nel loro posto consueto che ogni volta si riempie di nuovi aneddoti.Il piacere di amici che celebra la propria appartenenza ad una compagnia di gente che ama la vela è forte. La sera dormiamo in barca; il vento durante la notte si fa sentire.
La giornata successiva ancora motore a cui si aggiunge uno sprazzo di bel vento ed una colazione al sacco fatta sul pontile galleggiante del porticciolo di (Paddy aiuto non ricordo il nome)….. invaso dalle nostre scatole piene di cose da mangiare e bottiglie di vino; terminiamo la giornata a Leveno. Alla sera sul lungo lago tra piante di rododendro, glicine e azalee ci sediamo sotto il pergolato del ristorante dove ci raggiunge un altro componente del gruppo; si fa sera, il lago è una distesa chiara, metallica che adagio prende i colori della notte. Ancora racconti di barche, scopro che il ragazzo di Paola ha una star e ci và poco, si potrebbe pensare di utilizzarla assieme, anche il nuovo venuto ha avuto una star: lui inoltre è a conoscenza di un’infinità di aneddoti sulle bellissime barche in legno e vernice che dondolano nel porto. Il Padre di Paola è il grande armatore del comet su cui adesso le sta navigando, I racconti di lui: conosciuto da tutti si fanno così vivi che ne sento la presenza fisica.
Il giorno dopo assieme a Paddy e a Franceso, tra i borbottii degli ormeggiatori che continuano a farci spostare enunciando continui arrivi di barche da alare che non si vedono: disarmiamo la mia barca e loro la depositano sul carrello. Francesco e Francesca partono per Torino, dove abitano, i saluti sono pieni di propositi per nuovi incontri.
Raggiungo Paddy e famiglia per un doveroso saluto di commiato e ringraziamento: sono sotto un piccolo gazebo di tela assieme ad un’ altra amica che ha in collo un nuovo marinaio appena nato, assieme ci sono Paola, il suo ragazzo, Ale e Lori del meteor, fuori sul lago una bella brezza muove le barche, graziosamente la figlia più grande di Paddy mi chiede se voglio bere qualcosa e si presta ad andare a prenderlo dal frigo della loro barca. La giornata per me volge al termine e sento un po’ di stanchezza, quando mi dicono che è meglio partire presto per evitare il traffico della sera, accetto volentieri il consigli e mi congedo.
Il viaggio di ritorno è tranquillo, senza traffico; la pienezza di questi pochi giorni misurata sulla distanza da fare per tornare in quei luoghi mi da una sensazione di vicinanza ed un serio proposito di tornare.


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 Oggetto del messaggio: Re: 1° maggio interludio
MessaggioInviato: 23/11/2009, 10:13 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
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Località: Arese
Caldè il porticciolo del pic-nic e Laveno la seconda notte.

Occavolo! E io adesso che scrivo :)


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 Oggetto del messaggio: Re: 1° maggio interludio
MessaggioInviato: 23/11/2009, 10:14 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:10
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Località: un romano tornato al mare!
A parte che ce lo devi (scrivere), spero che non abbiate lasciato il tappo sull'obbiettivo..!

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