margutte ha scritto:
certo che joecondor è proprio. ...Dentro.
Comunque tantto per dare proseguo all'ot, quello del tempo è una delle costanti piu' comuni che ti risponde quello, che quando sa che hai la barca, ti dice:
-che bello, anche a me piacerebbe, ma non ho tempo, magari quando sarò in pensione, se non avessi i figli, come faccio col lavoro.
Oppure: - e ma ci vogliono un sacco di soldi.
Allora se alla seconda obbiezione una risposta l'abbiamo fornita con la nautica carrellabile, anche se abbiamo anche appurato che i soldi comunque servono,
Per la variabile tempo, il discorso è diverso, anche se con le carrellabili abbiamo capito che tutto sommato ci si riesce, ma il problema rimane.
io mi sono reso conto che finché non ci si prova, il tempo non si trova. Quando mi sono trovato a DOVERE fare un master per continuare a lavorare, mi veniva da piangere, però alla fine ho imparato a studiare in cesso, a lavorare sul tavolo della cucina con i bambini appesi alle gambe che fanno cavalluccio. Quando abbiamo DOVUTO finire la barca per metterla in acqua, mia moglie ha sputato sangue per gestire i figli, e gran parte delle modifiche alla nostra barca sono state fatte di notte. Certo si paga un prezzo in termini di stanchezza molto alto e bisogna trovare IL TEMPO per recuperare. Però impegnandosi.
Se dieci anni fa mi avessero detto che avrei avuto una barca e che avrei girato per le isole della croazia con la moglie e tre figli, avrei risposto
-...eh magari, piu avanti, quando i figli saranno grandi.
Anche se mi avessero detto che sarei stato in grado di incollare due pezzi di legno insieme e magari sagomarli per incastrarli insieme, avrei risposto seeeeee.....magari
Spesso - non sempre- i figli e il lavoro sono semplici alibi, tanto piu che non stiamo parlando di giro del mondo, ma di una gitarella fuori porta a mala rava.
Secondo me si prova un po' per volta e adattandosi e imparando pianopiano, si riescono a fare cose che mai si sarebbe creduto possibile. Cacciare tre bambini su una barca sembra una cosa da incoscienti, però quando lo fai ti rendi conto che non è la cosa piu assurda del mondo, anzi sarebbe stato incoscienti non farlo, tanto piu che non stiamo parlando del giro del mondo.
Non mi ricordo piu chi ha detto: l'ansia e la paura precede sempre l'azione, ma non ne è mai compagna.
Piu' o meno così
Ecco, il punto è proprio esattamente questo.
Anche io sognavo la barca e non pensavo realmente ad averne una.
Poi, negli anni '90, ci hanno regalato un Vaurien in disarmo, sul suo carrello stradale, da collaudare; e tutto è cominciato da questo.
Da quello è venuto il Laser2000, la Gabbianella, con il suo bravo Gennaker ed il bompresso estraibile, e con lei la necessità di un carrello nuovo e di un club dove tenere la barca.
Carrellando-carrellando, per andare l'estate in Sardegna ed in Corsica, è venuta fuori l'idea e dall'idea è venuto fuori Adelante; e senza di quello mai avrei pensato di andare a navigare in Grecia con la MIA barca.
Intanto hanno fatto le varie riforme delle pensioni, ultima la Fornero; ma questo solo dopo averci indotti e persuasi a fare le assicurazioni private ed i fondi pensione di categoria.
Ed allora, finalmente ho capito che ci stavano prendendo per il c... e che la pensione non l'avremmo vista mai.
E mi sono detto: se devo crepare povero, almeno, finché la salute mi assiste, voglio provare ad essere libero dall'assillo del tempo. Per provare ad avere una barca vera e navigare per un po'.
Il resto lo sapete.