Marinai di Terraferma

Premetto che si è navigato poco, l'arrivo atteso di amici camperisti e l'inattesa lunga permanenza ci ha fermato per metà del periodo. Il Log alla fine segna 140 Mn, ma soprattutto non siamo riusciti a scendere oltre Murter e a salire oltre Digi come volevamo.
Nonostante questo ci siamo divertiti e siamo soddisfatti di tutto, soprattutto dell'ottimo metodo applicato con Lorenzo & Family, si è navigato insieme quando ci andava di farlo, ma senza nessuna costrizione; avrei voluto fare di più, ma va bene così.

La zona visitata va verso sud fino a Pirivac, insenatura terminale della Dalmazia Centrale chiusa dall'isola di Murter, e a nord fino a Zman, piccolo insediamento sull'isola di Digi; altre mete comprese fra questi due punti per la maggior parte già visitate sono Zut, Telascica, Sali, numerose baie a ovest di Pasman e l'isola di Vrgada, nuovi luoghi vicini tutte le isola fra Vrgada e Murter inesplorate fino ad oggi e tutt'altro che deludenti e il canale fra Pasman e la costa fino a Zara che abbiamo percorso per la prima volta, molto bello e ricco di porticcioli e insenature; chicca il passaggio a metà dell'isola di Pasman che ci ha dato qualche brivido più che per il ponte per la corrente fortissima che ha fatto segnare 8 nodi al GPS.

A seguire alcune fotografie in ordine cronologico della vacanza.

Il mitico campeggio Maslina che Lorenzo ha scovato, ottimo punto di partenza dove lasciare auto e carrello e tornare per i rifornimenti.


Le barchette all'ormeggio. Molto poco convenzionale, lo abbiamo migliorate spostando le trappe a piacimento.

Altre, altre...arf,arf!!

Le Cozze! Ristorantino sul mare adiacente ad un allevamento.




La prima scorribanda di prova con il passaggio fra Arta Vela e Mala molto bello, utile anche per il ventone che ha "sistemato" un paio di garrocci che andavano sostituiti da tempo.

Partiti! 2 giorni molto intensi ci hanno portato fino alle Incoronate.


Bolina ovviamente, ma non durissima siamo risaliti passando da Vrgada per poi saltare all'esterno passando fra Zizanj e Gangaro per fermaci dietro all'isolotto di Pinizelic all'estremità nord di Zut





La sosta su un fondo di 1 metro

Dopo un breve pellegrinaggio a Sali dove abbiamo constatato la pienezza del porto siamo tornati indietro per approdare Telascica dove il pontile con un pescaggio minimo è sempre liberissimo.


Cena ovviamente al ristorante


Le luci delle numerosissime barche alla boa


L'indomani si riparte percorrendo il lungo canale fino alla passe di Catina




Passaggio Catina

Copertura poco convenzionale a Biograd, rilevata dalle signore in una delle gite pro-shopping


Sukosan in visita a Wayra


Rovine del castello romano di Sukosan


Wayra appena visibile affiora dall'acqua

La baia dei coglioni dove due anni fa un 24 metri ci ormeggio a 2 metri dalla prua tiene fede al suo nome, ma siccome questo era solo un 47 piedi per pareggiare sulla destra ci si è infilato un Catana da 50.


Cena al ristorante, la mattina di buon'ora abbiamo risalito l'intero canale di Pasman con una fantastica bolina fino al passaggio di fronte a Sukosan




"Nel canale la corrente può arrivare a 5 nodi", recita il portolano, secondo me erano di più.


Attraversato il "mare aperto" fra Pasman e Dugi siamo arrivato a Zman, un paesino che ben conosciamo ottimo ormeggio.


La luna rossa





Le prodi marinaie ancora sorridenti dopo 35 miglia di navigazione

Si torna verso Drage, mattina a motore dopo la sosta per il bagnetto si alza il maestrale previsto che ci porta verso sud con il solo gennaker a velocità sopra i 5 nodi.


La sosta per la notte a Vrgada, mancano solo 2 miglia a Drage, ma senza una notte alla boa ci sembrava mancasse qualcosa alla vacanza.