Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 15/11/2009, 17:26 
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Questa volta è stata con un gruppo che più eterogeneo non era possibile, per età, esperienza velica, censo, cultura, carattere, capelli, massa grassa e/o magra. Solo un metro sembrava accomunarci, anzi 6: First, Meteor, Viko, ma a ben pensarci nemmeno loro sono simili, nemmeno in apparenza.
Eppure son stati 3 giorni fantastici con più di 60 miglia percorse in ogni condizione, dalla pioggia al sole caldissimo, dalle piatte nebbiose ai temporali urlanti, dai ristoranti ai pic-nic in pozzetto, dalle gite nei paesini alle panchine in tutto relax.

Ormai da molti anni per noi la pasqua è sacrilegamente dedicata alla barca, normalmente con il primo noleggio al mare, ma quest'anno si presentava l'occasione di fare finalmente una Vikoflotta a zonzo per il lago. Qualche settimana prima della data di partenza altre 2 barche si aggiungono. Venerdì saliamo, il tempo è veramente brutto e non promette proprio nulla di buono, siamo però tutti li nessuno vuole cedere di un passo sulla decisione presa.
La partenza è fissata per le 9 di domani, prepariamo le barche senza mai guardare il cielo, convinti che ci grazierà.

La notte si scatena l'inferno, pioggia, grandine, fulmini, vento, noi chiusi al calduccio nelle nostre piccole barchine continuiamo a sperare. La mattina ci accoglie ancora con una coltre minacciosa. Stoici indossiamo le nostre cerate più pesanti e partiamo lo stesso: Lisanza, Feriolo, Laveno, 15 miglia in tutto.

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11 miglia nautiche
[img][283:500]http://www.tml-comunicazione.it/utenti/Velarossa/pasqua2009/percorso/1%C2%B0giorno_MR.jpg[/img]

Si esce in sordina, issiamo le rande senza troppa convinzione in una piatta totale.
Rotta verso nord a piccolo trotto, distanziati di qualche centinaio di metri, si provano i VHF, litigo con i generatore del motore che ha deciso di lasciarmi proprio ora, a sprazzi un pallido sole e qualche refolo di vento fa aumentare l'allegria e svolgere o issare i fiocchi. Così pian piano giungiamo a Ranco dove il lago si apre e dove un po' di sole fa ancora capolino. È l'occhio del ciclone.
A Belgirate siamo tutti compatti per aver parlato di un'eventuale sosta per il pranzo commutata in pappa in navigazione per non perdere Feriolo. A nord è molto scuro, sia il cielo sia il lago, senza una parola le rande diminuiscono, chi una mano chi nel sacco con la cerniera ben chiusa. Arriva di colpo, le ochette dicevano fosse più di 10/12 nodi, ma non i 20/25 con onde ripide e confuse che ci investono. Confusione. Sul lago il vento è sempre meno maneggevole rispetto al mare, salta di improponibili quarte di qua e di la rendendo impossibile qualsiasi regolazione a barche ben più "possenti" delle nostre.
Mi ritrovo quindi alla cappa per ammainare la randa a cercare i compagni, l'altro Viko è sottocosta a secco di vele che prosegue ridossato tranquillo a motore, il meteor vicino a me sorpreso con il genoa leggero lo ammaina per non rovinarlo e si rimette in rotta con la sola randa, il Firstino dopo una digressione in poppa sfrutta la sua chiglia lunga e pesante e riparte a tutta tela con la falchetta in acqua.
Ammainata la randa mi rimetto in bolina larga con il solo fiocco.

La deviazione a Feriolo è saltata, ma una volta assorbito l'impatto e sperando non peggiori decidiamo comunque di raggiungere Laveno.
Con il fiocco, saltando sulle onde, decisamente bagnato dagli spruzzi Vikolocorto mi regala un paio di esaltanti "oltre 6 nodi" sul GPS, fino a Reno quando finalmente cala qualche nodo e posso issare nuovamente la randa con una mano, tolta di nuovo quando poggiando nel golfo di Laveno le onde rischiavano di traversarci comunque e sempre pensando alla sicurezza e tranquillità della famiglia.

Ormeggio da manuale, riunione estemporanea per raccontarcela su, facce felici e sorridenti si avviano chi alle docce chi al primo aperitivo.

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.... La serata trascorre piacevole, chi una pizza chi un sontuoso fritto di calamari entrambi serviti da simpatiche rumene. Il momento della nanna giunge comunque presto, la stanchezza è tanta. Non prima di aver dato uno sguardo alla meteo e di aver deciso cosa fare l'indomani: meteo più che mai incerta, destinazione invece certa spavaldi decidiamo per i Castelli di Cannero. Notte piovosa con scrosci violenti.

2° giorno 15 miglia
[img][325:500]http://www.tml-comunicazione.it/utenti/Velarossa/pasqua2009/percorso/2%C2%B0giorno_MR.jpg[/img]

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La mattina è uggiosa, non promette nulla di buono, nemmeno il vento. Usciamo in linea di fila e impostiamo la rotta per Caldè, visto che si smotora tanto vale fare delle soste culturali, così in un'oretta siamo a Caldè ormeggiati ai pontili in transito e subito dopo invadiamo il paese con la nostra allegria: breve passeggiata culturale alle fornaci, incursione nei vicoli caratteristici, verifica dei cartelli affittasi con solite affermazioni sull'utilità o meno di una casa al lago, infine aperitivo all'onnipresente bar sul porto.

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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 15/11/2009, 17:27 
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L'ora di pranzo ci vede di nuovo in navigazione verso nord, le onde dei motoscafi disturbano all'ormeggio e preferiamo mangiare in navigazione. I castelli ancora non si vedono, imposto quindi la rotta al carteggio e faccio rotta per gli altri.

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Sembra salga un pochino di aria, da sud finalmente, lesti issiamo le vele, ma sarà una mera illusione. Raggiungiamo così i castelli mezzo a vela e mezzo a motore. Giro intorno ai castellli, tentativo di ormeggio ad una chiatta con relativo incaglio e poi via con l'inverna che finalmente si mostra, ovviamente di bolina nel ritorno.

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Tutta tela, spaio subito per non subire lo smacco di essere lasciato indietro, imposto con precisione il primo bordo sul pilota e mi dedico alla regolazione di fino delle vele. Sono alla sponda piemontese, mi preparo a virare guardo in giro prima di cambiare bordo e con sommo stupore mi accorgo di essere parecchio sopravento agli altri. Viro. Sul secondo bordo sarò ben a sud di Caldè quando gli altri avranno prua poco sotto Luino. Altri due bordi divertenti e sarò alla punta di Laveno. Nota: parlo al singolare perché la famiglia oggi è in sciopero sottocoperta a giocare a domino.

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Prima di attraversare la rotta dei traghetti aspetto gli altri, chiamo il porto per la sera. Insieme entriamo in porto, ormeggio, meno concitato del primo e siamo pronti per lo struscio di decompressione a cui segue subito la cena visto che siamo affamati come lupi. Altra piacevole serata.

Nanna più tardi complice la colomba pasquale. La rotta domani sarà decisa in funzione del tempo, in caso di tramontana stabile rientro verso sud, la voglia di utilizzare le vele portanti è tanta, viceversa Feriolo, saltato all'andata, e poi a casa. Ovviamente la mattina il vento è quantomai incerto, nemmeno gli indigeni sanno rassicurarci, il sole invece è questa volta ben deciso ad accompagnarci.
Vista l'incertezza la flotta si separa, una barca esce dal porto alle prime avvisaglie di vento, issa lo spy e rivolge la prua a sud; gli altri puntano su Feriolo con un bel bordo al traverso.

3° giorno 6 miglia finmo a Feriolo
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Come da programma: visita al paesino, benzina sulla statale, aperitivo allungato in barca, pennica e poi.....

3° giorno 22 miglia fino a casa
[img][292:500]http://www.tml-comunicazione.it/utenti/Velarossa/pasqua2009/percorso/4%C2%B0giorno_MR.jpg[/img]

Mollati gli ormeggi da Feriolo andiamo verso nord a raccogliere il vento che i pieni di benzina fatti dovrebbero averci garantito. Detto fatto arriva una invernina che ci spinge piacevolmente nel primo bordo verso casa, casa che il GPS mi da 70° a destra con un ETA scandaloso, ma non importa. Sirio rimane un po' indietro, nello spirito competitivo che ci contraddistingue torniamo indietro a dargli manforte girandogli intorno come falchi sulla preda, dando consigli a destra e a manca incasinando ovviamente quel poco che c'era di buono nelle regolazioni.
Per fortuna il vento cala altrimenti saremmo rimasti li a dar consigli fino al tramonto. Puntiamo quindi verso le isole Borromee per un ultimo scampolo culturale. Bolgai allucinante di traghetti, aliscafi, battelli, canoe. Qualsiasi cosa galleggi trasporta avanti e indietro orde di turisti assatanati di ninnoli e prodotti "tipici". Le isole letteralmente scompaiono sotto i piedi di questio dannati della pasquetta. Andiamo oltre senza indigio alcuno. Ripensando con nostalgia alla bellezza delle isole nelle nebbioline invernali quando si mostrano nel loro reale grigiore tipico del lago, molto ma molto più belle.

Dopo le isole il vento torna a trovarci, in un crescendo che ci esalta e demoralizza allo stesso tempo, per l'intensità e per la direzione che, ovviamente, è sul naso.
Ci sono 8/10 nodi, ma provo lo stesso l'ammazzapatane, pochi minuti e l'apparente si attesta sui 13/15 e la velocità sui 5 nodi, pochi minuti e salta la ritenuta del boma consumata dall'uso improprio che ne stavamo facendo. Bompresso retratto, vela sottovento avvolta in tutta fretta e sostituita con il fiocco. Terminiamo il bordo a 2/3 nodi con le vele "convenzionali" scapolando la punta che ci proteggeva dal vento che per fortuna aumenta fino ad una quindicina di nodi sufficienti per tornare a medie oltre i 4 nodi. Gli altri nel frattempo sono molto avanti.

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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 23/11/2009, 9:01 
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:shock: :shock: :shock: :roll: :roll: :cry:
Grande Paddy :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
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Grazie.

mi sono anche dilettato con la videocamerina subacquea, ho ancora da imparare.

http://www.youtube.com/watch?v=PzEdfoxfS5s


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
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Località: un romano tornato al mare!
Grande davvero.
Se ci penso un po', di grande c'è poi solo la voglia e la capacità di mettere insieme poche non piccole importanti cose che esistono già e farne davvero una grande.

Ma il primo pensiero che ho avuto a leggere e visionare della svikolata è stato questo:
Io sono uno equilibrato.
Se sulla bilancia metto:
- da una parte una tonnellata di ammirazione,
- sull'altro piatto una tonnellata di invidia,
l'equilibrio è mantenuto.
Io sono equilibrato ma la bilancia si rompe.
GRRRRRRRRRRR

_________________
Buon Vento!
Alberto
________________________________________________
Il più bello dei mari è quello che non navigammo (N. Hikmet)


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 23/11/2009, 9:03 
Video visto. Rinnovo i complimenti e quoto Tramp!!


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 23/11/2009, 9:03 
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Località: roma
Complimenti Paddy, e un po' di invidia (benevola naturalmente).

La formula della minicrociera in flottiglia e', secondo me, quella veramente vincente:
-Si sta in compagnia ma, nello stesso tempo, gli spazi ristretti della cabina sono divisi solo tra familiari;
- Questi ultimi (mogli e figli) non si annoiano;
- In acqua si sta piu' o meno tutti insieme, incrementando di molto il fattore sicurezza e "tranquillita'".
Purtroppo riuscire a combinare minicrociere tra piu' barche e' molto difficile, anzi quasi impossibile.

BV

_________________
Ex: Aura (CNA - Brezza 22 ) http://lamiabarcabrezza22.myblog.it
Gli stolti corrono ove i saggi non osano nemmeno avventurarsi


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 23/11/2009, 9:04 
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Località: Arese
brontolo ha scritto:
Purtroppo riuscire a combinare minicrociere tra piu' barche e' molto difficile, anzi quasi impossibile.

BV


hai ragione, noi abbiamo trovato nelle barche simili la formula migliore, ovviamente tutte 6 metri, è capitato di fare flottiglie con barche diverse e si incontrano difficoltà soprattutto nella gestione delle tratte e delle esigenze: per noi è fondamentale il porto per il bagno, la doccia e per sgranchire le gambe, chi ha un 10 metri non sente queste esigenze.
Altro punto fondamentale il capoflotta e il suo modo di gestire la crociera, per fortuna in questi casi lo faccio io che ho il carattere peggiore e così non posso offendermi :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 23/11/2009, 9:04 
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Iscritto il: 22/11/2009, 9:47
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Ciao paddy.
dopo aver letto il racconto di come avete passato il ponte di pasqua m'è saltata su una domanda spontanea: Cosa fate al ponte del primo maggio?
Una volta m'hai detto che i posti in scambio sui laghi sono impossibili; comunque m'è capitato di arrivare sulle rive nel pomeriggio, calare con la gru la barca e gettare l'ancora poco distante da riva per passare la notte.
Pandino: dove abito, non è poi cosi lontana dai laghi.
Più noioso è issare l'albero da solo: cosa che cerco sempre di evitare e non per pigrizia........


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 Oggetto del messaggio: Re: sVikolata di pasqua
MessaggioInviato: 23/11/2009, 9:05 
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Messaggi: 13086
Località: Arese
franco ha scritto:
Ciao paddy.

Più noioso è issare l'albero da solo: cosa che cerco sempre di evitare e non per pigrizia........


Primo maggio si ripete, cambiando ovviamente i luoghi da visitare. Non so ancora se saremo soli o ci saranno altre barche.

Non posso impegnare senza chiedere il cantiere, ma ritengo che con 50 euro di gru e l'aiuto mio e degli altri per rialberare saresti benvenuto.
Una volta in acqua si parte tutti insieme, gli ormeggi per la notte li facciamo se possibile in porto per avere i servizi, graditi alle signore, e la passeggiata in paese, gradita a tutti.


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