Marinai di Terraferma

...estate 1993, viaggio in camper con mio padre e mia madre (avevo quasi 8 anni) lungo le coste della Bretagna, mi sono letteralmente innamorato dei tricicli a vela che correvano sulla spiaggia durante la bassa marea e di quelle strane scatolette con la vela trapezoidale(al secolo optimist, ma allora non lo potevo ancora sapere)spinte fino al mare da ragazzini più o meno miei coetanei;da quel momento per i miei genitori, che di barche non ne hanno mai voluto sapere è iniziato il calvario e l'estate seguente ho fatto il primo corso a Desenzano, ovviamente sugli optimist! a Febbraio 2007 i tempi erano maturi per l'acquisto della prima barca(fino ad allora mi "accontentavo" di veleggiare 3-4 settimane l'estate al circolo velico)e mi sono imbattuto in un prototipo derivato dalla stag 18...amore a prima vista, tanto più che era la barca realizzata proprio nel 94 dal "mio" primo istruttore di vela...quando si dice la sorte;)

Eh, sì, sono veri e propri segni...
Grazie Paolo, e grazie a Gianni.

grazie a te....io purtroppo contribuisco poco a questo forum, ma leggo sempre volentieri i vostri post!

a 12 anni, Carloforte, Sardegna.
un mio amico di allora mi chiese se volevo andare con lui su un FlY Junior a fare una regata.

mio nonno che insegnava al nautico mi "racccomando" all'istruttore di vela del nautico.
la prima uscita con l'istruttore, salito, seduto , cazzati fiocco, alla prima virata fu amore eterno.

la regata fini malissimo perche io e il mio amichetto traditi dall'emozione, montammo tutto molto bene
sulla barca prima della partenza... tranne il tappo al fondo dello scafo...
montato cosi malamente da perderlo strada facendo.
la barca comincio ad imbarcare acqua e mentre lottavamo disperatamente pe tornare a riva....

AFFONDAMMOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

in 2 dico due metri d'acqua. la barchetta rimase una serata e una notte con una boa legata in testa dell'albero che spuntava dallacqua e il mattino dopo iniziammo il recupero...

che con una quindicina di ragazzotti in ferie nulla facenti si concluse doipo crica 3 ore

a sera avevamo finito di pulire disarmare e svuotare tutto.

mail giorno dopo eravamo di nuovo in sella !!!!

penso che meglio di noi ha fato solo il TITANIC !!!!

....erano gli anni '80 a Lido di Camaiore un amico portò in spiaggia il mitico "Windsurfer" ancora con il boma in legno, da li nasce l'amore per la vela, sottoforma di Windsurf.....

....anni dall'86 all'89, mentre restauravo la mia Mitica 2CV del 1968, accanto a me un'amico stava costruendo un 10/12 metri, ricordo solo il nome "Pauline".
Al momento del varo, ebbi l'onore di uscire con lui, ovviamente come "Peso".

Così è entrato in me un virus che ancora oggi non sono riuscito a debellare (per fortuna)

Ehi!

Anche io ho debuttato con il windsurfer dal boma in legno (e deriva in compensato) e guardacaso negli stessi anni!

Eravamo in campeggio alla Maddalena, a Moneta, a Luglio. Due ragazzi e due ragazze, compagni di università.
Macchina? Moto? No, autostop, perfino per andare in spiaggia e tornare.

Con una delle due ragazze, la più bella, non andavo affatto d'accordo: se la tirava troppo, era sempre sotto la doccia, e cercava di scampare i lavori di cucina e pentole.

In spiaggia facciamo conoscenza con un insegnante ISEF di Torino: lui, la moglie con la pancia del quinto mese, una barca a vela, (un 4,70) ed un windsurfer.

"Me lo presti per imparare?"
"Certo che te lo presto, io desidero (o devo? non ricordo bene..) restare in spiaggia con mia moglie...

Al ritorno a casa, vendo la chitarra (una Ibanez) e compro un windsurfer di seconda mano.
Così è cominciata. Doveva essere il 1981-82.

Nel 1983 ho venduto la moto per comprarmi un' Alpa Tris (Abracadabra)........ovazione di mamma e papà

Se volete vi racconto della prima volta che son sceso da una barca

Spero di postare nella sezione giusta, uso il link di Tramp che ho trovato nella discussine aperta da me qualche mese fa riguardo la prima volta....

E' un Giovedì di Maggio, io e la ragazza decidiamo per il Venerdì di prenderci ferie e di rompere il ghiaccio noleggiando un first 21.7 a Malcesine sul lago di garda, il prezzo ci sembra giusto e decidiamo di confermare, appuntamento alle ore 10.
L'indomani emozionati come pochi ci dirigiamo verso il lago di Garda, giornata di sole e senza un filo di vento, penso tra me e me, capperi la giornata ideale per la prima uscita e per vedere che succede... arriviamo a Peschiera del G. e il lago è una tavola da surf... fantastico penso, nemmeno il tempo di arrivare dopo punta S.Vigilio che il lago inizia ad incresparsi e ad alzarsi del vento e qui l'agitazione inizia a regnare sovrana, penso tra me e me che sarebbe stato il caso di abbandonare l'iniziativa, facendo solamente un bel pic nic in spiaggia, ma per correttezza andiamo comunque al noleggio.
Arriviamo al noleggio facciamo due chiacchere con il titolare che ci dice essere secondo lui un vento da 1 mano ma che la situazione si sarebbe calmata da li ad una mezz'ora.
Noi, già decisi a rinunciare (ben consapevoli dei nostri limiti) decidiamo di aspettare ed in effetti così è stato, in mezz'ora il vento è calato drasticamente e il lago ha perso ogni increspatura, controllate le previsioni meteo per le ore successive e vedendo che non ci sarebbero stati ulteriori rinforzi decidiamo di imbarcarci nella nostra prima volta...

La ragazza del noleggio ci issa la randa ancora prima di abbandonare la boa, dentro di me mi chiedo se fosse una prassi normale ma non ci faccio caso più di tanto in quel momento avevo il cuore a mille... mi chiedo se a fine giornata avrei avuto il portafogli più leggero dei soldi della cauzione e se sopratutto ne saremmo usciremo illesi . Mi allontano a motore dalle boe, chiedo ad Elena di tirar fuori i giubbini e da quel momento mi dico... " e bravo il mio filippo, vediamo adesso se ti devon venire a prendere o se riesci in qualche modo ad allontanarti dalla costa e fare qualcosa..." sistemato il tutto a bordo, prua al vento e buttiamo fuori il fiocco iniziamo a poggiare e piano piano iniziamo a prendere qualche nodo, non vi dico che emozione è stata spegnere il motore e vedere che stavamo andando a vela da soli, dopo qualche momento di "cacarella" (passatemi il termine) dovuto alle prime imbardate ci allontaniamo bene dalla costa e iniziamo a fare qualche bordo, rispolverando ciò che abbiamo fatto e rifatto a patente e fin qui tutto ok...
Verso mezzogiorno il vento cala notevolmente e sfruttiamo questa bonaccia per mangiare fino a quando non ci troviamo completamente fermi in mezzo al lago come due fessi... tra una chiacchera e l'altra ci guardiamo in faccia e ci diciamo... ma i terzaroli? Se ci fosse vento? E ammainare la randa? E issarla? e...e... e... beh... abbiamo fatto 3 ore fantozziane, le altre barche a vela ferme che si godevano il panorama con gli equipaggi che chiaccheravano tranquillamente fra di loro e noi due a correre avanti e indietro sulla barca per dare e ridurre vela, ammainare e issare e via andare... fino a quando il vento non è tornato e piano piano ci siamo diretti verso il campo boe per riconsegnare la barca.

Alla sera sembravo un peperone, ero viola dal sole che avevo preso (malgrado cappello e crema) ma soddisfatto come poche volte mi è capitato di essere, direi che la stessa sensazione l'ha avuta Elena, quindi la prima volta è passata e senza ambulanze, debiti o ricerche di dispersi...

Mamma mia ragazzi... quante variabili che ci sono da tenere in considerazione.

Ps. Abbiamo fatto anche la seconda uscita ma il racconto sarà per la prossima volta.... anche perchè già questo l'ho scritto in 5 volte e sicuramente dalla sintassi e dagli errori si noterà...

Buon vento
filip