Marinai di Terraferma

Visto che avete gradito il fotoracconto di Chioggia e Pellestrina vi delizierò con il raconto delle ferie di luglio, dove ho voluto approfondire un pò di conoscenze della splendida laguna di Venezia.

L'idea era di partire il pomeriggio del 16 luglio da porto Fossone per essere in tempo utile a Venezia, nei pressi di S. Giorgio per potersi ancorare e godersi il Redentore nel suo splendore, di convivialità fra diportisti e di pirotecnicità. La domenica e il resto della settimana successiva sarebbe stato suddiviso tra 2 giorni a Venezia e un itinerario di navigazione che ci avrebbe portato fino a Grado e alla sua bella laguna.
Bene,....chiedo e ottengo ferie per quel periodo, io si, mia moglie no,....pazienza...
P.S.
Chissà perchè quando sono solo con i miei figli escono, come per incanto, vacanze memorabili....(se mi legge la Miki mi sà che salto la cena per un pò).
Va beh, tornando a noi questa volta i miei compagni d'avventura saranno i miei due figli maschi
Alessio (9 anni), sempre fedelissimo marinaio, che non rinuncia mai ad una vacanza in barca (per ora)

e Davide (14 anni), che è venuto per farmi contento (ma che poi si è divertito pure lui), perchè alla sua età, bisogna implorarli per vedere se trovano un pò di tempo per il loro papà, perchè tra amci, scooter e ragazzine, non è facile averli a bordo
Il pomeriggio del giorno 16 siamo arrivati al porto con la sorpresa di uno scirocco molto sostenuto e un mare un pò troppo grosso per la nostra barchetta, per cui la speranza di essere in laguna per tempo per potersi accapparrarsi un posto per il Redentore è svanita. Quindi, per la gioia dei figli ozio e spiaggia .
La mattina successiva, verso mezzogiorno, le previsioni davano una speranza: lieve calo nel pomeriggio e riintensificazione per almeno altri 4-5 giorni. Bene, il pensiero è stato di partire e di entrare in Laguna dove anche con mare e vento forte navighi sempre in sicurezza al riparo e al peggio avremmo passato la settimana visitando Venezia, un pò con con la nostra barca e un pò con i mezzi laddove non era possibile. Per i ragazzi andava bene anche saltare il programma di tappe a jesolo, Caorle, Lignano e Grado, a patto che gli avessi garantito una giusta proporzione di vita da spiaggia in rapporto alla navigazione e alle visite culturali.
OK...si parte!!!
Alle ore 16 del giorno 17 luglio entriamo nel porto canale di chioggia appena in tempo, con un mare alle spalle che proprio in quell'orario ha cominciato ad aumentare da F3 che era al nostro passaggio a F5/6. Infatti un amico che ormeggia normalmente alla Darsena S. Felicie ( di cui siamo stati ospiti), è rientrato in tutta fretta, un pò scapigliato, sia nei capelli che nelle cime e vele in coperta
Abbiamo pasato un paio di giorni a Chioggia facendo vita da spiaggia, a Sottomarina, di giorno, e la sera con la scusa di cercare una pizzeria o un ristorante, ci siamo visitati un pò Chioggia, che devo dire, è da non perdere; un cittadina veramente caratteristica.
Finita la pausa Chioggia, siamo partiti alla volta del Lido di Venezia che tranne per i ragazzi, non è stato niente di chè. La navigazione in laguna invece ha sempre il suo fascino:



SEGUE---------

ti hanno detto ovviamente che poi ste cose comodose te le scordi?

Dal Lido, poco interessante per i nostri spiriti zingari, finalmente alla Serenissima
Qui su consiglio del mio amico Mauro di Chioggia abbiamo chiesto ospitalità a "Vento di Venezia", un nuovo marina realizzato sull'isola della Certosa.
Il marina è superaccogliente e la gentilezza e la professionalità del personale mi hanno colpito positivamente. Questo bel porticciolo, tra l'altro è immerso nel parco della Certosadove è possibile passare un pomeriggio immersi nel verde, girarsi l'isola indisturbati con la sola compagnia di qualche coniglio e qualche capretta (liberi per l'isola)
Come base per visitare la città, l'abbiamo giudicata strategica, unico neo, si è su un'isola quindi per raggiungere Venezia, basta prendere il vaporetto, che porta a S.Elena (al di là del canale).
Risparmio a chi legge le foto e il racconto prettamente turistico (tipo Giapponese) dei giri fatti per la città con i ragazzi e dopo tanto camminare, tanta natura e......... un pò di civiltà (....troppa....)
La barca degli zingari (come l'ha definita Davide)si accinge al ritorno poichè il tempo a nostra disposizione, per ora è finito.
Ultima cosa che non poteva mancare sulla via del ritorno.....una bella pescata.....
Bene, scelta dell'artificiale più adatto...........e da quel momento il passatempo è stato districare il filo da pesca dalle sartie, dal paterazzo e abbiamo persino perso il rapala in mare , per cui alla sera....PIZZA!!!!!
Alla prossima zingarata, Gianni.

ahahahahah, lo sò, lo sò, ma io sono moolto più zingaro di quanto pensi (in senso buono).

Complimenti bel racconto e foto stupende, mi piacerebbe molto navigare in laguna, ma ho un po' di timore, non la conosco affatto....

riguardando le foto c'è anche un mini.....rosso fiammante!!

Belle, ne hai altre? Stasera mosto alla famiglia...

ahahahahah, lo sò, lo sò, ma io sono moolto più zingaro di quanto pensi (in senso buono).
guarda che non esiste un senso cattivo

cigani juris

Giustissimo Margutte, incasso la lezione

Certo, ne ho diverse di cosine da raccontare, devo solo mettere in ordine, lavorarci un pò su e pubblicarle .
Non mancherò!