Un weekend da leoni… vabbè da non dimenticare: prima “notte” in barca, notturna, cento miglia!!!
Prima di raccontare vorrei pubblicamente ringraziare Paolo (al secolo Paolostag18) per avermi dato l’opportunità di vivere tutto questo e per avermi prestato assistenza con Millepiedi… Paolo è davvero una splendida persona…
Allora, tutto comincia con una sua telefonata: “facciamo la cento people?” – Io in una frazione di secondo rispondo:”OK! Lo sai vero che non so fare un c?” “ Tranquillo si fa” la sua risposta……
Primo “problema”: non possiamo trasferire lo stag 18 a Bogliaco perché non c’è più posto nemmeno per le formiche, quindi decidiamo di dormire in barca (io mi sposterò a Dusano): io nella mia e lui nella sua, per poi trasferirci a Bogliaco di buonora. Scappo quindi dall’ufficio alle 16:00 del pomeriggio di venerdì per andare a casa a docciarmi e partire per il lago, non prima di aver preparato un'abbondante cambusa.Atterro a Dusano quando ormai si è fatto buio (fantastico vedere la sponda del lago illuminata dalle luci della città, emozionante entrare nel porto individuando le luci di segnalazioni, indescrivibile l’emozione di vedere il cielo stellato, il lago illuminato dalla luna e sentire il sottofondo del silenzio rotto solo dal cigolio degli ormeggi… mi mancano un po’ le mie donne…
Ormeggio al transito con l’assistenza di Paolo, poi di corsa a concludere il lavoro già ampiamente avanzato da Paolo: sbarco di tutto ciò che non servirà per la regata. Nell’occasione faccio anche la conoscenza del gancioso guardiano del porto… dovrò ringraziare lui se dormirò 1 e 20 minuti appena…ma tantè… anche questi mi darà modo di arricchire il racconto quando racconterò dell’avventura ai miei amici…
Concluso il lavoro decidiamo di andare in auto a Bogliaco per vedere il porto e la località di partenza… pazzesco veramente: non immaginavo potesse essere così bello. Si respira vela in ogni angolo della ridente cittadina. Le barche sui loro invasi sembrano monumenti d’arte…anzi… sono espressione d’arte… scafi filanti, puliti, linee aggressive. Paolo (che mostra una conoscenza spaventosa) mi illustra tutte le classi di barche descrivendone pesi, lunghezze, ecc… è emozionato e si vede…mi contagia. Comincio ad avere ansia: non abbiamo nemmeno guardato il percorso e domani saremo lì in mezzo a quei mostri… in quello che è definito “il parco del vento”, con “Stravaganza”…la barca dalla chiglia volante o con “Wild Lady” vincitrice della scorsa edizione, con gli Asso 99, i libera , i Dolphin, i Melges, Fun, Ufo, Surprise.... (nota eccheccavolo Amikus… mica mi puoi paragonare il Viko con il Surprise!!!!!!!!!!

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E’ tardi, starei ma son cotto, dobbiamo tornare. A letto su Millepiedi (dopo l’ennesimo gancio del guardiano) alle ore 2.30…sveglia alle ore 3.50…chiudo gli occhi, bellissimo…sono sulla mia barca….dura troppo poco…!! Suona infatti la sveglia: colazione con succo di arancia e brioche, lavaggio denti e muso, vado da Paolo e…ancora il guardiano!!! Alle 5 (buio pesto pesto: non c’è più nemmeno la luna) usciamo dal porto… il Peler non manca e le onde non visibili nemmeno:saltiamo come matti… siamo gli unici in acqua…e te credo!
Convinti di arrivare con almeno un’ora di anticipo…arriviamo in realtà alle 8:00, cerchiamo un ormeggio veloce (con fatica) per …ehm …vabbè il lago è vicino e ci invitano a farla lì e a sloggiare perché devono varare dei Riva…
Usciamo svelti e ci dirigiamo al campo di regata dove,per la prima volta ,prendiamo in mano il regolamento!!!!
Si allora, la boa è quella, lì c’è l’altra…. “Paolo…meglio se armiamo le vele”… modifica volante al paterazzo e rizziamo fiocco e randa. Ok ci siamo… cacchio le barche sono veramente tante… sarà la cento people (ribattezzata cento pippe) ma qui mi pare che l’agonismo sia alle stelle… oh oh … quello ci viene addosso… “acqua!!!” grida Paolo… quello non molla e…. fiuuuuu sfiorati di un pelo… ok ho capito che aria tira…
Osserviamo la direzione del vento e decidiamo il lato da cui partire…razzo verde: si parte!! Davanti notiamo un Huzar…sarà MArek? Parte bene ma anche noi… inizieranno bordeggi a non finire con un winch fuori uso e lo strozzascotte della randa che non strozza (scotta in mano mantenendo a forza il tiro della randa!!! Paolo è stato ECCEZIONALE… Le prime virate sono segnate dagli errori, un po’ lente e quando viriamo mure a dritta, immancabilmente la scotta del fiocco apre gli strozzascotte (la drizza di randa si lascherà un pochino)…incroci da cardiopalma e una sfida a 2 con una ILLIMIT fanno da cornice al contesto fino all’isola dell’Olivo (boa)... la barca è sbandatissima (ma noi non riduciamo e cerchiamo di “schiacciare”… fantastica la stag di Paolo! Non avendo studiato il campo di regata faremo un mix di tutte; un po’ cento miglia, un po’ di Gorla (50 miglia) e la cento people!! Arriviamo in prossimità dell’isola dell’Olivo (che per noi è la boa) quando arriva bonaccia totale…siamo stanchi…vediamo molti procedere a motore (infami) ma noi non molliamo…poi la stanchezza, il ciondolare ed il caldo la fanno da padrone…ci addormentiamo!!!!! Sento sulla pelle un refolo di vento e mi sveglio, lasco le vele e cominciamo ad avanzare un po’…si sveglia anche Paolo e inizia un’agonia di bordeggi al lasco per arrivare alla boa… i nemici dell’Illimit che erano dietro non ci sono più… Motoschifi ci bloccano con le loro onde e ogni volta è una fatica ripartire…quando… riusciamo a girare attorno all’isola… sta montando l’ora, il vento da sud… L’Etoile comincia a piegarsi… Iniziamo una lunga discesa veloce con virate perfette e bordi lunghi. Il gruppo si sposta su sponda veronese, noi decidiamo di andare su quella brescian… VOLIAMO!!! Incontriamo anche Wild Lady nella nostra stessa direzione…che ovviamente ci saluta…ma se c'è lei... il gruppo sembra indietro, arrivati alla sponda (schivando Kiter) viriamo per il centro lago per poi inisistere sulla sponda Bresciana… siamo stanchi, le mani sono rotte (ora capisco veramente perché le chiamano scotte) ma voliamo e non molliamo….siamo a poche miglia da Bogliaco, siamo contenti…quando… bonaccia…bonaccia….bonaccia… da lì in poi l’ultimo miglio è un’agonia…la tentazione di mollare è forte ma non vogliamo: siamo i più piccoli (per regolamento di stazza non potremmo nemmeno partecipare), i più inesperti, l’abbiamo fatta tutta e vogliamo concluderla...e così sarà… Scopriremo poi di essere arrivati quartultimi su una ventina di partecipanti…è comunque un successo.
Il ritorno a motore è più rilassato, chiacchieriamo e pensiamo al futuro: davanti ci sono le regate di circolo per fare esperienza…torneremo nelle prossime edizioni con la divisa che volevamo preparare: “ Vela ventis damus, in bellum descensuri…”