quest' anno non avevamo fatto nessun progetto, eravamo molto stanchi e non vedevamo l' ora di andare in vacanza. avevamo a disposizione "solo" 3 settimane ed eravamo indecisi se proseguire verso la turchia o fare le vacanze tranquille e rimanere alle sporadi. io ero per proseguire mentre Elena era per la tranquillità. Le 3 settimane possono sembrare tante ma circa a metà vacanza dobbiamo iniziare a cercare un posto dove lasciare la barca e non possiamo rischiare di lasciarla in acqua per 11 mesi. Dopo i primi giorni tranquilli sono riuscito a spuntarla, complice anche un fantastico racconto di amici sulla calcidica, ed ho convinto Elena a puntare verso nord. Avremmo anche potuto fare una traversata di circa 50/60 miglia e puntare direttamente sulla penisola di sithonia (il dito di mezzo) ma avremmo corso il rischio di trovare, magari a poche miglia dalla destinazione, una bella botta di meltemi che ci avrebbe ricacciato indietro. Ci avevano anche parlato bene delle spiagge della costa est del pelion, la lunga penisola sul lato est del golfo di Volos. La giornata tipo inizia al mattino ma non troppo presto, quando la schiena e la vescica iniziano a farsi sentire vuol dire che è ora di partire. Andiamo a prendere il pane, le bottiglie di acqua ghiacciata (quando si trova) il milko (latte e cacao) e frutta/verdura fresca per il pranzo. Dopo pochi minuti siamo già in mare con la barca in assetto: motore, autopilota, gps con la rotta preparata la sera precedente, passauomo di prua sigillato, cime e parabordi nel gavone di destra e secchio per i bisogni a portata di mano. Dopo una veloce colazione, se il vento ci assiste issiamo randa e genova, in caso contrario optiamo per una smotorata o una soluzione mista vela e motore (orrore). Se il vento ci assiste in modo "energico" prepariamo o indossiamo i salvagenti e la parte superiore della cerata, sistemiamo meglio le borse e le varie cose nella cabina e prepariamo la tormentina a portata di mano... in caso estremo rimandiamo sia la colazione che... il secchio. In caso di navigazione tranquilla l' autopilota è una manna, fa tutto lui. buttiamo un occhio ogni tanto ma per il resto possiamo leggere, spalmarci di crema solare, dormire, fare un po' di manutenzione... ovviamente restiamo sempre in pozzetto. Una tappa normale solitamente è lunga circa 20 miglia in modo di consentirci di arrivare a destinazione verso l' ora di pranzo o nel primo pomeriggio. Dopo aver ormeggiato e sistemato la barca, ci rimane il tempo per andare in spiaggia e/o fare un giro di ricognizione nel paese. Prima di lasciare la barca, molte volte, issiamo l' antenna del navtex con la drizza della randa in testa d' albero, abbiamo verificato che si riceve molto meglio (anche se la teoria dice che la posizione non è importante). Dopo la spiaggia torniamo in barca per una doccia e per cambiarci. Cena, consultazione portolano, inserimento rotta prevista nel gps, e poi a nanna sperando che non ci sia nelle vicinanze il solito bar con musica a palla fino all' alba o il solito stuolo di pescatori notturni che circondano la barca togliendoci la privacy necessaria per i (frequenti) bisogni conseguenti alle birre scolate a cena. Prima di andare a letto (anzi, molte volte siamo già a letto) macumba con autan ed installazione zanzariera ed ovviamente l' invio del SMS al sito di youposition... buonanotte fidi.
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