Marinai di Terraferma

Un pò perché settembre è un mese meraviglioso per veleggiare, un pò perché dalla prossima settimana iniziano le scuole, ci siamo decisi di andare al lago anche di mercoledì pomeriggio. Le previsioni davano 8 nodi .... e ci potevano bastare. Appena usciti dal porto piatta totale, non dico la delusione, stavo quasi per tornare indietro, invece con un impulso improvviso ho dato una smotorata verso il centro del lago, chissà forse lì il vento sarebbe arrivato. Ed infatti non si è fatto attendere per molto, l'acqua, un pò intorpidita dalle turbolenze dei giorni scorsi, ha cominciato ad incresparsi, le vele si sono gonfiate e la barca ha cominciato a sbandare. Ho richiamato Tommaso, secondo marinaio, che era andato a dormire in cabina e l'ho messo al timone. Sono state due ore meravigliose, a volteggiare in mezzo al lago da soli nel Vento. Un'altra giornata indimenticabile di vela e di serenità, tutti insieme prima dell'inizio della scuola e di un lavoro più intenso. Speriamo comunque di trovare qualche altra bellissima occasione prima delle rigide serate invernali, momento in cui dovremo a malincuore alare Aspirina.

Sempre belle le immagini, Francesco.
Hai l'equipaggio perfetto. Spero di poter portare spesso anche io la mia famiglia. Ora con la piccola è sempre difficile...magari il prossimo anno chissà.
Sono convinto che la vela, oltre a regalare un estremo piacere, contribuisca a tenere unite le famiglie. Quale posto migliore per poter fare lunghe conversazioni? Posto ristretto che ci costringe a stare vicini, ritmi di vita rallentati, pace e ... nessuna distrazione mediatica. Spesso la casa è grande e la televisione entra prepotentemente nelle nostre vite, impedendo o troncando le conversazioni. La partita di calcio o rugby, la telenovela, il film... cose che non succedono in una piccola barca!
BV

Federico

Grazie, ma non è stato semplice specialmente all'inizio. Da piccoli i figli si impaurivano non appena la barca sbandava un pò e non dico mia moglie. La Rachele poi soffre di mal di mare quando ci sono le onde.
Ci vuole tanta pazienza e attenzione a non fare spaventare nessuno a costo di rinunciare a sogni ben più grandi. Come già detto altre volte, e anche per altre cose, non bisogna mai avere fretta perché un azzardo può significare che non metteranno mai più piede in barca.
Comunque fare un passo al volta e con calma da molta più soddisfazione, e penso che sia il segreto del successo in ogni cosa della vita.

Credo che il problema siano soprattutto i genitori. Riporto uno stralcio di un racconto:
....la Vale se ne va a prua a prender il sole e La Belva (Elisa, 4 anni, ndr) incomincia a saltellar a destra e a manca, così, tanto per tenermi sveglia incomincia a sparar a raffica richieste,...................voglio andar a prua dalla Vale!" Aaaaaaaaaaargh!!!!!!!!! Eccola lì la richiesta da panico. Allora dai, dillo, vuoi piantare il primo chiodo nella mia bara!!!!!!!!!
Non è che io sia una mamma particolarmente ansiosa, ma siccome non è che sappia nuotare proprio bene bene bene, il connubio bimba piccola-barca-lago profondo con acqua fredda, mi mette un filo di ansia. Accidenti, partiti da 30 minuti e sono già all'aceto.
Ma ecco che il Paddy, in questo guazzabuglio, con calma serafica mi da il giubbotto salvamostro e mi dice "Tranquilla, mettile questo e lasciala andare".
"MA SEI FUORIIII??????"
Faccio un po' di resistenza e poi cedo, non poco in ansia,..... lei che saltella felice ... Incredibile, l'esperienza la appaga, si siede tranquilla e ce ne stiamo belle placide per un paio d'ore la davanti tutte e tre a cantare le canzoni dell'asilo e sparare col cannone da 12 libre ai "motoschifiù2 che ci fanno le onde. Unico momento di agitazione: vola via il cappellino di Winnie the Pooh. Che tristezza, ci piaceva tanto!!!!

Aggiungo che massimo divertimento per le signorine e stare a prua sottovento e sporgersi a bagnarsi quando la barca sbanda nelle raffiche o sulle onde.

Sicuramente ci sono genitori pià ansiosi di altri. Io non credo di essere tra quelli. Voglio dire: la piccola proverà certamente sport "estremi" che conosco: snowboard e magari un corso di arti marziali, se mai le piacesse.
Ma sulla barca è diverso. Sono io ancora insicuro e non mi sento pronto a portare una "belva" che non sta ferma, non mette i braccioli, figuriamoci il salvagente, corre da tutte le parti costringendo mia moglie a non godersi la crociera...
Tu 6 un velista, io forse non sono nemmeno mozzo...
In questo sono d'accordo con Francesco: crescita graduale a passi, nella speranza di poter vivere le vostre stesse esperienze...
BV

no dai! Io non sono proprio niente.
La barca non è quel luogo pericoloso che si è portati a pensare, cadere in acqua è un evento estremamente remoto, specialmente se si applicano le regole basilari.
Il problema belva è risolvibile facilmente: legala. Esistono delle cinture di sicurezza per i più piccoli, in navigazione a motore la legavo al boma dandole così massima capacità di movimento in pozzetto, a vela non nascondo che fino ai 4/5 anni è sempre rimasta in braccio alla mamma e con il salvagente addosso oppure seduta in pozzetto ma legata.
Le scorribande sono iniziate quando ha imparato a nuotare bene.

L'anno prossimo sicuramente proverò. Sono sicura che lei si divertirà come una matta. E' davvero uno spasso e non ha paura di niente.
La prudenza però mi impone di attendere ancora... Ad ogni modo seguirò i tuoi consigli.
BV

Federico

Mi permetto...
1) Paddy nun ce prova'.. si legge in ogni tua riga che le cose le sai e che sbagli poco (per i neofiti: si dice che le regate le vince chi sbaglia meno... ; nessuno di noi pensa di sapere tutto ciò che serve, per fortuna...)
2) Oggi non ho commentato in coda alle tue parole sulle "signorine a prua", temevo che uscisse il mio lato tenero, ma il tuo si vedeva tutto!! E accoppiato a spirito, sagacia, mordacità, ineccepibilità e comunque sempre opinioni ben formate... beh fa un bel pacchetto, ti assicuro. [honey mode off]
3) Ripeto per l'ennesima volta che vale la pena frequentare Amici della Vela e leggersi molto quasi tutto. Ho le mie riserve su molte cose, ma è anche facile setacciare alcune pepite... Nello specifico, un paio di thread affrontavano proprio il discorso baimbi in barca, ed erano efficaci, istruttivi, esilaranti...
Tipo: mini bimbo in un secchio pieno d'acqua in pozzetto durante l'approdo: sta come un dio, non rischia e non rompe... cosa meglio?

Grande Tramp!
Bella l'idea del secchio! La mia la metto in una vaschina e non esce più!!! Adora l'acqua!
Lo so hai ragione, ma io vi scrivo fra una pratica e l'altra e già faccio fatica a frequentare questo. Ci ho provato ma con scarso successo...