Marinai di Terraferma

Un signore gentile che ha un motoscafo accanto alla nostra barca a vela ci aveva avvertito mentre lo salutavamo al pontile: "stamani il lago è mosso!". Sinceramente però avevamo affrontato onde ben più grandi, pertanto nonostante le lamentele di Elena sono voluto uscire ugualmente ed effettivamente l'onda non era preoccupante quanto il vento, siamo alla terza uscita da soli senza i nostri figli che davano una mano e facevano da "zavorra". Comunque ho messo subito una mano di terzaroli e Aspirina, anche se rollio e beccheggio si facevano sentire, rispondeva bene. Le bandiere del Circolo Velico, al di là della darsena provinciale, erano tutte tese e mosse dal vento, il lago faceva intravedere qualche ochetta, forse sono stato un po' azzardato visto che il vento "reale" è stato tra i 14 e i 16 nodi.
Dopo aver percorso circa un miglio con la sola randa le raffiche sono diminuite e ho avuto la malaugurata idea di aprire anche il fiocchetto che a causa della mancanza dei carrelli non si cazzava. La briscola è arrivata subito, la barca ha preso velocità e ha cominciato a sbandare vistosamente con vento al traverso. Se con me c'era uno qualsiasi dei MDT ci saremmo divertiti un mondo, ma è stato proprio allora che Elena ha cominciato a piangere e ad avere paura dello sbandamento a cui io non facevo neppure caso, troppo preso dalle manovre. Già ci eravamo messi i salvagente e a quel punto ce li siamo stretti ben bene ma vedendo Elena impaurita e sentendola lamentarsi ho pensato bene di ammainare il fiocco. Da quel momento in poi, tra una raffica ed un'altra Aspirina è andata bella dritta con la randa un po' sventata e gonfia del potente vento di meridione, finché non siamo rientrati velocemente in porto. Al di là di tutto è stata una bella esperienza, altre volte in quattro e con lo stesso vento non eravamo neanche usciti.
Al rientro nella darsena abbiamo rivisto i quattro piccoli Germani Reali dietro alla loro mamma un po' più cresciutelli dell'altra volta, veramente belli e deliziosi. Peccato che la necessità di governare la barca praticamente da solo non mi permetta di fare foto e filmati, ma spero che sarà per la prossima!

La barca bella sbandata non piace molto alle mogli, ma che divertimento!

per me una barca a vela che non sbanda, è una contraddizionein termini, poi essendo motociclista, ador le peighe
ma e giusto risparmiare la attrezzatura
e inutle esagerare con la tela per caricare la barca che comune conuna mano di terzaroli corre poco di meno
e ed e molto piu governabile

Concordo, penso anch'io che spesso si esageri in quantità di tela quando poi la differenza è poca.

è un problema atavico. la paura dell'inclinazione è genetica e non esistono cure se ci nasci sei fregato e son fregati anche tutti quelli che navigano con te

Devo dire che un pochino è servito mettere l'inclinometro, ora guardando quello ci si rende conto di quanto sia una sensazione più che una realtà, ma tantè quando ho a bordo gente paurosa mi rassegno.

E' che quando ci sono le raffiche e vedi già il lago scuro non sai mai quanto ti puoi spingere perché è imprevedibile. Con un equipaggio addestrato e pronto puoi fare qualsiasi cosa, o quasi, ma da solo è azzardato purtroppo. Sarebbe stato divertente ma preferisco fare piano piano con l'Elena. Il fatto è che con questo caldo prematuro si alzano le termiche, il bel vento costante tra i sei e gli otto nodi credo che quest'anno non si sia visto.
E' già tanto così, uscire una volta alla settimana, spero per tutta l'estate fino a settembre.

PS: i carrelli non c'erano perché li ho ordinati nuovi.