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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Enogastronomico
MessaggioInviato: 09/11/2009, 14:55 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
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Località: Arese
Ore 8,33 mando un sms a Giorgio aveva detto alla mezza è in ritardo. Poco dopo risponde: "mi sono dimenticato una riunione? Di sabato di solito non ne facciamo". Okkkey è il Giorgio sbagliato. Fatto tardi la sera prima e si vede. Alle 8,45 finalmente arriva il Giorgio giusto, caffè e poi partiamo. C'è anche Stefano in equipaggio e subito ci troviamo in sintonia.

Giungiamo in barca qualche minuto in ritardo in me un certo senso di apprensione per il rischio di perdere l'aperitivo in base, il raduno/regata è di fatto una maratona gastronomica e sarebbe un peccato saltare parte della competizione, per fortuna siamo confortati dal gommone di Orza Minore che di li a poco giunge portando alcuni equipaggi alle barche che sostano nel porto di armamento di Argo.

Argo è un minitonner di circa 7 metri, con il suo albero che svetta nella foresta del porto nonostante la barca non sia certo fra le più grandi: volanti, bompresso in carbonio, sartiame un tondino, pentex nelle ali, ponte in tek, tuga appena percepibile. La gioia del suo armatore e di chi spesso viene invitato a veleggiare con lui. Svuotiamo la sentina dall'acqua, prepariamo i circuiti del gennaker e usciamo. Breve percorso e ormeggio alla base Orza, brefing, aperitivo, chiacchiere, nuovi amici (tra cui un famoso mago?!) e siamo di nuovo in acqua.

Il percorso attraversa il lago 3 volte prende la forma di un otto, in pratica quello che per i lacustri è una "lunga costiera". Vento non se ne sente approfittiamo per predisporre le vele per la bavetta che supponiamo ci sarà, ai 5 minuti la flotta si schiera (25 barche in massima parte Meteor e Orza 6, 2 minitonner, 2 Platù, un Melges) e il vento aumenta fino ad una decina di nodi, mentre Giorgio si dispone al meglio per partire sposto i carrelli del genoa e ridisegno la randa per il vento aumentato.

Un minuto scostiamo dalla linea per lanciarci, mi volto son partiti! Cazzo! Ho sbagliato di nuovo. Viriamo, svolgiamo il gennaker e ci lanciamo all'inseguimento. I Minitonner non sono velocissimi in poppa, ma al lasco e di bolina sfruttano la lunghezza al galleggiamento data dallo sbandamento, in pochissimo tempo siamo sulla coda del gruppo e iniziamo a sfilare i Meteor che faticano a tenere gli spinnaker in quello che man mano che si avanza diventa prima un traverso e poi una bolina larga, sopra vento a noi l'altro Minitonner, resistiamo all'istinto di orzate per metterlo in difficoltà. Ci batterà di 30 secondi, credo che sapendolo prima li avremmo orzato in faccia.

In boa siamo perfetti, via gennaker fuori fiocco in un lampo, orziamo sopra ad un paio di Meteor e al mini, viriamo immediatamente e ci lanciamo verso la seconda boa. Giorgio decanta dalla prima mattina le doti boliniere di queste barche e in effetti la nostra prua è non meno di 10° sopra vento alle altre. Così dopo la partenza disastrosa giriamo la seconda boa in 5a posizione dopo una cavalcata esaltante.

La terza boa è proprio di fronte sull'altra sponda e mentre noi viriamo rasenti alla boa le altre barche proseguono ancora per un centinaio di metri per prendere il necessario sopra vento, arriviamo così a ridosso del 3° in classifica passandone altri 2. Nell'ultimo tratto abbiamo perfino potuto poggiare con Argo che nelle raffiche tiene stabile la rotta, nonostante la mancanza di peso in falchetta e sventando appena la randa.

Poggiamo sulla boa e issiamo il gennaker, dietro di noi si aprono gli spy troppo lontani per coprirci. Questo è stato l'unico errore tattico durante la regata; il vento crolla e noi ci troviamo orzati tanto che metà della flotta ci passa tenendo la prua direttamente sulla boa. Con la massima velocità possibile preparo il circuito, armo lo spy, ammainando il gennaker, proprio nel momento esatto in cui il vento salta abbastanza da costringerci quasi a risalire verso la boa, tanto che alcune barche rinunciano in luogo del genoa. Impossibile per noi cambiare nuovamente, rimaniamo con questo assetto stringendo al massimo sfilati dai Meteor che con i loro genoa molto grandi riescono a tenere un passo migliore.

Al traguardo saremo undicesimi un risultato che comunque ci appaga, abbiamo dato il massimo e ci siamo trovati molto bene come equipaggio. Non credo che si possa pretendere di più.

Torniamo a Bellano mantenendo lo spy e gustando uno dei famosi tè di Giorgio, ben caldo nel thermos.

La serata. Il Crotto è quello del Cech, rinomato in tutta la provincia per i suoi piatti gustosi e magistralmente preparati secondo la tradizione gastronomica valtellinese. Il menù quindi prevede una selezione di piatti pugliesi. Pugliesi?! Ma porcapupazzola!

Olive amare, salsiccia piccante e burrata
Orecchiette al sugo di polpette
Costine di maiale al sugo con cime di rapa
Dolce, non lo so.
Primitivo.
Oddio buono, anche in considerazione delle 80 persone a tavola, ma io se vado in Valtellina spero sempre di trovare del formaggio nella polenta, o almeno la polenta.
Serata comunque molto piacevole anche grazie all'animazione degli istruttori Orza e dei premi fantasiosi. Ritiriamo la nostra bottiglia di vino per il piazzamento facciamo nuove amicizie, conosco Alessandro con cui avrei dovuto fare la Barcolana e infine ci accomiatiamo per tornare verso Monza, Milano e Arese.


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