Marinai di Terraferma

Qui si ciurla nel manico, e si depauper la sezione tecnica di contenuti che starebbero meglio lì.

E allora, nell'attesa che il Drugo elabori idee e materiali, vi racconto l'antefatto della fine.

Domenica ho portato la mia Lola al lago di Viverone, per farle fare tutti i begnetti che voleva.
E guarda caso, uno dei posti più comodi e sicuri per 'lanciarsi' (riferito a una cucciola di Golden Retriever di nemmeno 7 mesi) è proprio la radice del molo dell'AVNO, il circolo di Daino.
Visto che avevo invaso un posto non mio, dove non potevo esser riconosciuto causa la mia scarsissima frequentazione, ho cercato una faccia non del tutto sconosciuta e mi sono presentato, spendendo il nome di Daino.
Sono stato:
- accolto molto simpaticamente
- informato di dove e come potevo far bagnare la canetta con il massimo suo godimento
- edotto dell'arrivo, alla sera del giorno prima, di una barca arancio, drugata, dicono così, derelitta su carrello in un prato ad opera di due fantasmi addormentati, che all'idea di dormire una notte ancora in barca pare abbiano vomitato tutte le sarde a beccafico sbafate in Sicilia, e siano filati verso un due piazze che - dicono sempre le malelingue - avrebbe trampquillamente potuto essere scambiato con due singoli, dato lo stato semicomatoso dei suddetti fantasmi....

Di più "nin zo" (questa la so, ma di chi è?).

Fabrizio, adesso non hai più scuse: sei tornato e sono due giorni che ci giri intorno...
E annamoooo..!!

Tramp sei ingiusto: vieni al lago se va bene due volte l'anno, e in una ti assicuri prima che io non ci sia?!? Riuscirai mai a farti perdonare di questo? Ci devo pensare, sabato e domenica sicuro ci vado a ripulire la barca, se ti fai trovare lì considerati perdonato...
Dato che il mio non può proprio essere un racconto di un viaggio a vela, pensavo di raccontare i vari imprevisti che ci sono capitati, e contestualmente affrontare le migliorie tecniche a riguardo. Ma mi rendo conto che così facendo il racconto e le disquisizioni tecniche si intreccerebbero inevitabilmente, creando confusione.
Allora facciamo che pubblico ancora un po' di foto.
E poi vi racconto...vediamo...da cosa comincio? Da quella volta che il motore non ne ha più voluto sapere e siamo dovuto tornare in porto a vela? O del nostro primo principio di incendio in barca? Oppure della nostra prima volta di spi al mare?
Ci devo pensare...

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Dai Daino, qualche racconto del temporalone che vi ha investiti, come lo hai gestito, la traversata quali pensieri ti ha datato, 12 miglia di mare aperto sun un 18 piedi non sono pochi!!! sbilanciti facci sognare.

Si ma c'è 18 piedi e 18 piedi.... diglielo Daino