Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 8:02 
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Tramp ha scritto:
Scontato che mi spiace per l'accidente, e che però oltre la strizza e il successivo scassamento di gioielli il rimedio non dovrebbe essere drammatico, come già detto da altri...

Jocondor ha scritto:
...
Deriva sporgente non in coperta ma dall'ovetto, come è sempre stato quando navigo in condizioni non impegnative, anche di bolina e fino a vento 10-12 nodi. Con vento più forte le abbasso fino a raso-ovetto

Questo non lo capisco.
Lo standard sarebbe: con poco vento e/o di bolina: tutto giù; all'aumentare del vento e/o allargando l'andatura: sempre più su.

Ma io non conosco i cat...

Qualcuno mi spiega?
Grazie..


Boh.
Io ragiono così: poco vento = poco scarroccio e meno velocità. Quindi derive un poco sollevate.
Molto vento e quindi onda = molto scarroccio ma anche molta velocità, quindi derive giù.
E funziona


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 8:08 
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Paddy ha scritto:
Noi siamo in zona domani, se serve telefono non avrò internet


Grazie Paddy.
Ma io sono a casa, arrivato venerdì, e Margutte, credo, parte oggi per casa sua.

Se passi di lì potresti giusto guardare se hanno fatto qualcosa, al cantiere, e se no cercare di capire quando hanno intenzione di, cosa non facile perchè non parlano che il croato.
Infatti i rapporti li tiene Violanda, e dovrebbe riferirmi via via.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 8:16 
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gtfarm ha scritto:
Quoto tutte le considerazioni di Grafite sulla corda da alpinismo, inoltre credo che la sua maggiore elsticità potrebbe non essere un vantaggio.
La mia barca all'ancora bordeggiia continuamente, Quante oscillazioni in un giorno ? Centinaia forse migliaia altro che test di collaudo e l'elastico quando ammortizza poi anche ritorna l'energia come una fionda.
La tua barca quanto pesa ? La superficie bagnata di un cat è maggiore a parità di lughezza di un monoscafo, questo non comporta maggiori sollecitazioni ? Mi sembra che 10 mm siano davvero pochi.
Poi la protezione sul musone è cmq sempre indispensabile con vento forte. Io ricordo di aver imbottito la corda durante la notte con un vecchio paio di pantaloni di velluto e la dopo terza notte avendo la cima da 10 mm sono sbarcato in marina a comprami una da 14 mm
Ma la tua cima nella foto mi sembra già da 14 mm . Può essersi consumata ?
Il tuo scafo lo fanno da Cadei a Monfalcone ?
Se ti serve una base d'appoggio per qualche giorno, abito vicino Udine, ho un camper e ho la barca al Villaggio Pescatore.
Se ti serve qualcosa chiedimi cel e ti invio mp


Grazie gt.
La barca, one-off, è stata costruita al Crack Boat di Monfalcone. Di certo loro hanno gli stampi per le appendici.
Secondo me, con il senno di poi, la cima in questione era effettivamente troppo sottile sarà un dieci mm; comunque era impiombata sulla catena e quasi nuova quanto ad usura.

Ivano, le scasse sono massicce e non mostrano segni di nessun genere, la parte di appendice rotta è quella che sporgeva al momento dello "scoglionamento" cioè quella che sporge sempre a deriva alzata. Va da sè che la deriva è di gran lunga meno resistente, soprattutto ad un urto, rispetto alla scassa. Quindi di quello non mi preoccupo.

Il timone penso di arrangiarlo per il ritorno prolungando il moncone con una tavola di legno o compensato imbullonato alla pala ancora esistente. Poi a casa i lavori più raffinati.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 8:37 
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Iscritto il: 14/11/2009, 9:10
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Località: un romano tornato al mare!
No, Jo, almeno in teoria quanto dici è sbagliato.
La portanza è direttamente proporzionale alla superficie (immersa della deriva) e al quadrato della velocità rispetto al mezzo "resistente" (l'acqua).
Quindi, a parte coefficienti di resistenza del mezzo e di efficienza del profilo, che per te sono costanti e quindi ininfluenti, succedono le seguenti cose:
a) per aver il massimo della portanza (minimo scarroccio) con poco vento (poca velocità), devi aver tanta superficie di deriva, cioè tutta quella che hai;
b) appena la velocità aumenta, in teoria e a parità di scarroccio "accettabile", potresti diminuire superficie, perché la nuova velocità influisce con il suo valore al quadrato sulla portanza;
c) ma nel caso precedente (b) perché accettare lo stesso scarroccio di a)? Forse si può diminuirlo lasciando tutta deriva giù, per far aumentare la portanza... Vero che ci sarà un limite, al quale sempre con barca governabile potrai avere un aumento della resistenza all'avanzamento dovuto ad un 'goccio' di deriva di troppo... ma se sei capace di provare a togliere un 'filo' di deriva sarai al meglio della performance.
d) con tutta o quasi deriva giù, tuttavia, all'aumentare del vento la barca diventa difficilmente governabile, gli errori si pagano tutti eccetera; allora forse è meglio (e possibile) togliere un po' di deriva, accontentandosi del valore di portanza ottenuto in c), e del relativo scarroccio già accettabile.E "un po'", se facciamo riferimento al poco effetto che ha la superficie rispetto alla velocità, non sarà affatto "un po'"... prova ne sia che molti cat possono trascurare le fasi di bassa velocità perché ne acquistano subito, e addirittura sono senza deriva!

Ovviamente non mi permetto neppure di quantificare, neppure con un esempio...

Tutto quanto sopra, anche se approssimativo, secondo me è del tutto vero. Se poi un cat funziona in altro modo, ripeto che non li conosco e non ne ho mai parlato con un cattista...

E soprattutto, come sempre, se qualcuno sa e può smentire o migliorare quanto ho detto qui, lo ringrazio da subito :P

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Buon Vento!
Alberto
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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 8:57 
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Iscritto il: 21/03/2012, 12:29
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Tutto giusto Tramp, anche i cat funzionano così!

Occhio Jo che i timoni devono reggere carichi molto elevati.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 10:05 
be allora risolvi arrotondi col flex le derive tappi la falla
motore e in cantiere in italia
lo sai no che i cantieri in croazia aspettano le disgrazie
per magnaaa


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 10:08 
trap avrei voluto fare come dici tu ma non ho mai trovato
un sistema pratico per variare l'immersione della deriva
o su o giù


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 11:36 
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:44
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Appena riparata la via d'acqua vengo via, Ivano.
Il resto a gorino.

Quanto alla tecnica il dato certo, da me riscontrato sia con Adelante che con Wayra è che con derive alzate del tutto o in parte, e con vento e mare, la barca non vira o vira male.
Invece a derive giù sbagliare una virata è praticamente impossibile.
Quindi la manovrabilità è del tutto garantita dalle derive giù mentre con meno vento o mare vira anche a derive parzialmente sollevate.
Le tiro su per diminuire l'attrito in acqua, anche se non ho mai osservato differenze certe di velocità.


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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 12:03 
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Località: un romano tornato al mare!
Con meno vento non hai onda, o ne hai meno, ed è quella che ti ferma.

E poi il problema non è la virata, o solo quella. In crociera, con vento allegro, su tutte le andature regolare la deriva può significare un governo tranquillo invece che laborioso, a parità di velocità e di scarroccio (zero o quasi, come con tutto giù); errori perdonati, raffiche che diventano carezze, equipaggio sereno e meno stanco alla fine...

Dai retta, cambia idea... :P

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 Oggetto del messaggio: Re: La ballata del condor
MessaggioInviato: 25/08/2014, 13:02 
in effetti io ho sempre cercato come dicevo prima un
sistema per controllare l'immersione delle derive
ma dopotutto se il progettista non l'ha fatto probabilmente
non lo reputa importante
anche i tornado che sono il max non hanno questa regolazione
è vero comunque che senza derive e a motore la rafica non
si sente e difatti a motore sempre senza derive almeno io


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