Beh, le tue osservazioni sono legittime; ma devi considerare che la mia randa non ha il boma.
Quindi i terzaroli, aggiunti alla vela dal precedente proprietario (due mani), lavorano malamente sulle stecche, e la randa assume una forma panciuta ed orribile a vedersi.
Preferisco allora ammainare la randa e navigare di solo genoa, oppure sventare la randa, scarrellando e lascando.
Ma queste sono solo chiacchiere, in realtà alla prima stagione (però senza il carico a bordo, solo con noi 4) abbiamo navigato con due metri di onda nelle Bocche di Bonifacio, come ho raccontato tempo fa. Rumori sinistri del ponte a parte, non c'erano inconvenienti particolari, ma il vento non superava 3 Bf.
Con 4 Bf la velocità diventa elevata, come ho detto, e le sollecitazioni, con onda contraria, diventano molto forti.
Del resto è noto che i multiscafi, quando esagerano con la velocità, diventano soggetti a rotture gravi, per via appunto delle torsioni generate dalle onde.
Considera che la barca è stata progettata per il lago (e non per quello di Garda..) e quindi pensando a poco vento e poca onda; infatti l'albero originale era di 11 metri, ed era munito di una prolunga che io ho smontato, riducendolo a 9,50, facendo poi accorciare la randa in testa.
Questo l'ho fatto per renderlo più "domestico" ed adatto all'uso crocieristico e non regatistitico; ma comunque è e rimane una barca nervosa, che spaventa a volte per caratteristiche di velocità ed accelerazione.
In acqua piatta non si nota, ma con onda formata.....
