Fidi75 ha scritto:
Quella parte mi interessa e mi sono collegato ora per fare la domanda: quale l'azione migliore per uscire da quella scomoda situazione? In quella stessa situazione mi sarei trovato in grossa difficoltà. Nella mia ignoranza: avrei cazzato già da prima il paterazzo, cazzato il tesa base della randa, arretrato il carrello del genoa, vang puntato in poppa. Avrei acceso il motore e tentato una riduzione del fiocco (non so se sarei riuscito). Nel portare prua al vento avrei lascato il fiocco completamente per farlo fileggiare, scotta randa in mano per mollare tutto in caso di forte sbandata. Avrei poi lascato la drizza di randa per tentare una rapida riduzione (qui avrei (ho) capito che è meglio provvedere al più presto ad un sistema di riduzione più sicuro con rimandi in pozzetto)... Ecco perchè non faccio ancora lunghe uscite...perchè non so uscire da situazioni così... bastonatemi pure... Tramp pianino per favore...
Chiamato in causa...
tante domande, forse sono io che non capisco.
Prima sottolineatura: "quale" situazione? Se tieni la tela che hai, non c'è motivo di ridurre; tanto meno se stai per entrare in porto. Solo scotte in mano e un po' di concentrazione. Una strapoggiata si risolve solo con l'intervento immediato.
Seconda sottolineatura: tutte 'ste cose per fare che?
Terza sottolineatura: fatti un giro su vikoclass, poi vai in negozio e compra tutto, poi monti e poi esci di nuovo
Quarta sottolineatura: situazioni "difficili" sono quelle in cui un danno è irreparabile e non hai alternativa immediata.
Buona norma è stabilire in anticipo (a casa, in auto, in banchina mentre si arma) regole generali in presenza di "imprevisti"; ad es:
- l'equipaggio è avvisato che a fronte di situazioni impreviste è possibile che il comandante "rifiuti" una manovra dando un contrordine secco all'equipaggio, da eseguire rapido e senza discutere; una situazione imprevista non necessariamente è in aria tesa, può essere un refolo che ti sposta di pochi centimetri all'ormeggio , può essere un figlio che chiama da sottocoperta...
- sfuggito il primo momento, si mette prua verso acqua libera e ci si prende tutto il tempo di cui si ha bisogno (e/o che c'è

) per intervenire su modifiche o per rifare - e comunicare - una nuova strategia;
- sempre, nell'imprevisto, parlare spesso e brevemente con l'equipaggio, illustrando problemi e ostacoli in vista, descrivendo ciò che si prevede di fare, sollevando se si può la tensione con richieste tipo cioccolatino: se ne tiene l'attenzione e se ne testa la risposta.
Questo in generale. Poi, se mi spieghi meglio lo specifico che hai "visto" come "situazione difficile"...