Sabato 26 giugno 2010
Oggi mi sveglio stanco per la dura settimana di lavoro ma contento: mia moglie viene con me in barca… Lei si occupa della cambusa mentre io mi preoccupo di controllare di non aver dimenticato nulla (in realtà ho ben poco da fare

In prossimità della destinazione guardo preoccupato le foglie immobili degli alberi ma la speranza di un alito di vento resiste. Alle 9.45 siamo a bordo e lasciato il gavitello apriamo le ali approfittando di una bavetta… bellissimo procediamo lenti di bolina larga mentre Vale è già stesa sulla panchetta del pozzetto a prendere il sole.
Dopo 10 minuti purtroppo il “venticello” ci abbandona mentre veniamo raggiunti a motore da un “velone” che quasi si affianca per fare a gara a chi ce l’ha più grosso…non sa che io di piedi ne ho mille e non mi lascio intimorire…

Nel frattempo il tempo passa ma le vele continuano a fileggiare (pure quelle del “velone”) mentre Millepiedi deve fare i conti con le onde dei soliti motoschifari (mi chiedo sempre perché debbano passare così vicino con tutto il lago a disposizione). Di accendere il motore proprio non ne ho voglia e le tento tutte: provo regolazioni diverse nel tentativo di mantenere almeno la direzione ma le onde fanno scadere la prua e la barca tende sempre a poggiare. Alla fine dato che il vento continua ad essere assente e l’alito non è sufficiente a muovere una foglia decido di avvolgere il genoa nella speranza che la tendenza orziera della randa riesca a fare un minimo di contrasto: sembra funzionare ma non so se sia solo un caso… Il “velone” nel frattempo ammaina…no non posso mollare… Vedo in lontananza l’acqua incresparsi leggermente…dai che arriva e dopo pochi minuti veniamo “investiti” da un venticello che comincia a far avanzare in silenzio Millepiedi… torna il sorriso, apro il genoa e la barca procede che è una bellezza (almeno per noi). Nel frattempo lo stomaco comincia a reclamare e così attacco Amleto il pilota discreto e all’ombra della randa Vale prepara un paio di sandwich al tonno e carciofi mentre Millepiedi procede indipendente nel silenzio rotto solo dalla nostra piacevole conversazione… fantastico!!!…Un po’ di frutta fresca per rinfrescarci e il semplice pranzo diventa speciale…
Amleto è davvero bravo e quindi mi concedo un po’ di relax coricandomi sulla panchetta prima e a prua poi (viste le condizioni non esattamente estreme). Procediamo a 2 nodi ma possono davvero bastare… arrivati a Sirmione facciamo rotta per il ritorno e procediamo sempre a 2 nodi. In prossimità della destinazione cambio andatura per dirigermi a nord nel tentativo di un discreto (nel senso che non volevo farmi vedere) ingaggio con barca che ha vele contrassegnate da ITA + numero (lo so che sono una pippa ma una giornata esaltante ti monta la testa e volevo vedere quanto distacco mi dava…) ma il tempo è davvero inclemente: è ora di tornare. Giù tutto è via al gavitello a motore… siamo stanchi ma contenti…io pure cotto da sole. A sera ci attenderanno amici, gnocco fritto e spalla cotta annaffiati da buon vinello in una festa di paese per i festeggiamenti della fine ristrutturazione chiesa…La cosa più bella? Sentire Vale stamane parlare della bellissima giornata passata ieri...obbiettivo centrato…