15 luglio, mercoledì. 3 giorni di ferie con il benestare (più o meno) di tutti.
Dopo i primi due weekend in barca, adesso si fa sul serio
5 giorni, a scorrazzare per il lago di Garda, che pur essendo così vicino a casa, conosco pochissimo.
Primo giorno
Non ci siamo neanche accorti e sono arrivate le due del pomeriggio. Troppe cose ancora da sistemare. Prima tra tutte pannello solare e regolatore, così finalmente siamo autonomi.
Usciamo a fare due bordi con una leggera brezza giusto per toglierci la voglia, poi rientriamo al nostro bel gavitello. Bagno, doccia, aperitivo, cena, caffè, rum e a nanna. Domani si parte davvero.
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Secondo giorno
Partiti! (come per la Coppa Cobram)
Sole, caldo e leggera brezza, qui dove siamo noi il lago è largo, e l'aria cala, ma va bene così. Un bel traversone tranquillo ad una media di 2-3 nodi fino a scavallare la penisola di Sirmione.
Ci fermiamo? Ma no, non conosco la zona, fondo sicuramente di roccia, e troppi barchini che sfrecciano avanti e indietro.
Pranzetto leggero in navigazione, caffè, bagno per rinfrescarsi e via.
Stasera dormiremo a Peschiera. Ho contattato un marina privato in zona, ma dopo varie risposte elusive sono riuscito a sapere perché non vogliono barche di passaggio: troppa menata col COVID.
Per vie traverse ho quindi ottenuto un ormeggio nel Porto Centrale da un tipo che affitta barche e ha alcuni posti appunto per il transito. Praticamente in centro, comodo, pontile galleggiante, trappa. Niente acqua né elettricità, ma chi se ne frega, ormai siamo a posto con tutto!
Prima di ormeggiare in porto dobbiamo almeno darci una sciacquata, così decidiamo di filare l'ancora a un paio di miglia dal porto.
Fondo 3/4 metri, fango. Ancora tipo Danforth (sarà 4/5 kg) ereditata con la barca, niente catena, solo cima neanche piombata. Credevo che non l'avrei mai neanche usata sul lago, e invece è tornata utile. Tra l'altro l'unico difetto della mia bella barca è che si sono dimenticati la cala dell'ancora, quindi è tutto stivato in un gavone a poppa. Vabbè, ci si adatta.
La sera passeggiatina in centro e un'ottima cena, due passi per digerire e si torna a bordo.
Per l'occasione ci hanno fatto anche 20 minuti di fuochi d'artificio.
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Commento file: In porto a Peschiera
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Terzo giorno
Per oggi danno temporali a metà pomeriggio, così decidiamo di risalire la sponda veronese di solo fiocco, spinti da una manciata di nodi di vento al giardinetto.
Prima sosta Bardolino, ho letto che ci sono ormeggi temporanei muniti di "barcometro" ad ore. Non sanno più cosa inventare.
Nel frattempo arriviamo, e troviamo effettivamente un moletto ad L attaccato al porto, dove però ci sono già ormeggiati almeno tre gommoni giganti della protezione civile, un tot di barche di pescatori e non so più cos'altro. Nel frattempo arriva anche un gommone della polizia che sbarca della gente, ed altri 2 motoscafini che come noi stanno cercando di capire come muoversi.
Il vento sale. Le nuvole aumentano. Non si capisce dove/come/quando e se si può ormeggiare.
Fanc*lo, andiamo via (e anche gli altri se ne vanno, con l'elica tra le gambe).
Proseguiamo verso Garda, intanto chiamo tutti i circoli velici della zona, ma nessuno ha un metro di pontile per noi, un gavitello... niente.
Chiamo in comune a Garda, e mi danno il nome di chi gestisce i posti col barcometro, ma non hanno il suo numero. Cerchiamo finché troviamo, e finalmente abbiamo il nostro posto... per la modica cifra di 5€/h!!!

(ma di notte non ti faccio pagare, mi ha detto. Grazie)
Pontiletto in legno direttamente sul lungolago, perpendicolare alla banchina, mi pare 5 posti per parte. Prendo due trappe, cime a poppa e siamo pronti a tutto.
Anche a cucinare il vero primo pasto caldo, pennette con sugo di datterini in pentola a pressione. Buonissimo.
E mentre faccio sfiatare la pentola a pressione, su un barchino che rolla da matti causa continui traghetti in arrivo ed in partenza, circa un milione di tedeschi comodamente seduti ai propri tavolini di bar e ristoranti mi guardano incuriositi. Poi capiscono. Una cosa così buona non l'hanno mai mangiata! E come beffa stappo anche un'ottima bottiglia di Franciacorta. Kaputt.
Mangiati e bevuti aspettiamo il temporale, che si riduce a circa 2 minuti di pioggia.
Alle 17 repentina decisione: partiamo, andiamo verso Salò. Pago (10€ in tutto, megasconto), saluto e via. Dopo 10 minuti di motore pare che arrivi un po' di vento. Su le vele! Be', attraversiamo in un lampo, morosa al timone a far pratica, 5/6 kn di media.
E stanotte? Comincio il giro di telefonate, ma domani e dopo c'è una regata maledizione, è tutto pieno. Però... a Portese dovrebbe esserci qualche ormeggio temporaneo, che troviamo appena entrati nel porto comunale. 4 posti, tutti liberi. Gratis. Incredibbbbile. Sosta max 4h, ma sono le sette di sera, dubito che vengano a cacciarci.
Il cielo è brutto, prendo due trappe, mi assicuro bene a poppa, tutti i parabordi dietro.
E poi capisco perché si fa fatica a trovare posti in transito.
Tra le varie persone che passeggiano lungo la banchina, marito e moglie, ci guardano con curiosità, finché il marito, spronato dalla signora, si avvicina e saluta, facendo i complimenti per la barca.
Poi chiede da dove arriviamo, se dormiamo in barca... se il posto dove siamo ormeggiati è libero... varie domande che potrebbe porre (nella mia testa) chi non è mai stato in barca e vorrebbe.
Bene, dopo un quarto d'ora di chiacchierata, scopro che questi hanno una barca a vela a Salò (3 km da lì) da 20 anni. La chiacchierata si conclude con questa frase "Bravi, in 20 anni non ci è mai venuto in mente di fare una cosa del genere!"
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Commento file: Garda
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Commento file: Traversata Garda-Portese
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Commento file: C'è da mettere ordine....
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Quarto giorno
Oggi relax, poche miglia e arriviamo all'Isola del Garda, isola privata con una mega villona che sembra un castello.
Filiamo l'ancora in rada in mezzo a decine di barchini a motore, 3/4 metri di fondo di fango. La Danforth tiene, ma solo con cima più di qualche ora in rada non ci sto manco morto.
Stiamo lì fino a metà pomeriggio a prendere un po' di sole e un po' di ombra, poi mi procuro un ormeggio per la notte a Toscolano presso un altro noleggiatore di barchini, che conosco perché è anche il titolare della scuola nautica presso cui ho fatto la patente 15 anni fa, che è poi lo stesso da cui si noleggiava il firstino sempre ai tempi.
C'è una bella arietta, peccato sprecarla! Quattro bordi fino quasi a Torri del Benaco, sulla sponda veronese, e poi rientro su Toscolano.
Alle 18.30 siamo ormeggiati comodissimi all'inizio del golfo. Che bella vita
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Commento file: Verso l'isola del Garda
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Commento file: Quasi arrivati...
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Commento file: E finalmente in rada!
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