Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 22/06/2010, 12:13 
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Iscritto il: 04/11/2009, 16:08
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Ergo, quali sono le condizioni che ci facilitano il navigare al lago o al mare? E quali sono gli elementi da tener d'occhio nei due elementi?

Nella miglior tradizione di MDT parlerei di condizioni riferite a piccoli cabinati o derive. Ovviamente non parlerei di laghi molto piccoli o di zone marine estremamente ridossate, ma di aree medie e comuni.

In un altro 3D già si sono evinti alcuni punti fondamentali:
Lago contro:
- Vento incostante, in intensità e direzione, possibili sventagliate pressoché senza preavviso
- Perenne costa sottovento
- Quasi impossibilità di ancorare, prendere la cappa
- Meteo in generale riferita a microclimi e poco prevedibile sulla base della metereologia generale
- Porti e ormeggi in genere più esposti alle intemperie
- Assistenza organizzata pressochè inesistente

Lago pro:
- Onda mediamente gestibile
- Ridossi velocemente raggiungibili
- Quantità di ridossi possibili
- Possibilità di spiaggiare in emergenza con danni limitati alle persone se non alle cose
- Presenza di numerose imbarcazioni

Mare contro:
- Onde
- Generalmente meno frequentato
- Possibilità di prendere la cappa
- Maggior spazio di fuga

Mare pro:
- Vento costante e più prevedibile- Porti e ormeggi generalmente più protetti
- Assistenza


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 Oggetto del messaggio: Re: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 23/06/2010, 19:06 
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Iscritto il: 09/05/2010, 10:51
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Località: Gallarate (ma la barca è a Luino)
Paddy ha scritto:
- Possibilità di prendere la cappa
- Maggior spazio di fuga

Mare pro:
- Vento costante e più prevedibile- Porti e ormeggi generalmente più protetti
- Assistenza


Prendere la cappa credo sia da mettere nei pro e immagino sia solo un refuso.

Il lago proprio per la sua imprevedibilità meteo dovrebbe insegnare a leggere i segnali deboli della meteo.

Inoltre sebbene manchino le grandi portacontainer è pieno di ferri da stiro ;-)

_________________
cZamba


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 Oggetto del messaggio: Re: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 23/06/2010, 19:25 
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Iscritto il: 09/05/2010, 10:51
Messaggi: 16
Località: Gallarate (ma la barca è a Luino)
czamba ha scritto:
Paddy ha scritto:
- Possibilità di prendere la cappa
- Maggior spazio di fuga

Mare pro:
- Vento costante e più prevedibile- Porti e ormeggi generalmente più protetti
- Assistenza


Prendere la cappa credo sia da mettere nei pro e immagino sia solo un refuso.

Il lago proprio per la sua imprevedibilità meteo dovrebbe insegnare a leggere i segnali deboli della meteo.

Inoltre sebbene manchino le grandi portacontainer è pieno di ferri da stiro ;-)


dal lago ho imparato a guardare continuamente le nuvole (per i groppi), il cambio di colore dell'acqua (quando il maggiore si prepara a darti una sberla da 30 Kt il colore dell'acqua cambia completamente), il volo dei gabbiani (che ti avvisano di quanto manca alla pioggia)

in quanto all'onda sul lago c'è sempre onda corta anzi cortissima anche quando è più alta di un metro :-(

_________________
cZamba


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 Oggetto del messaggio: Re: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 24/06/2010, 22:19 
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Iscritto il: 22/03/2010, 18:07
Messaggi: 551
czamba ha scritto:
czamba ha scritto:
Paddy ha scritto:
- Possibilità di prendere la cappa
- Maggior spazio di fuga

Mare pro:
- Vento costante e più prevedibile- Porti e ormeggi generalmente più protetti
- Assistenza


Prendere la cappa credo sia da mettere nei pro e immagino sia solo un refuso.

Il lago proprio per la sua imprevedibilità meteo dovrebbe insegnare a leggere i segnali deboli della meteo.

Inoltre sebbene manchino le grandi portacontainer è pieno di ferri da stiro ;-)


dal lago ho imparato a guardare continuamente le nuvole (per i groppi), il cambio di colore dell'acqua (quando il maggiore si prepara a darti una sberla da 30 Kt il colore dell'acqua cambia completamente), il volo dei gabbiani (che ti avvisano di quanto manca alla pioggia)

in quanto all'onda sul lago c'è sempre onda corta anzi cortissima anche quando è più alta di un metro :-(


mi piace il tuo modo, alcune di queste righe sono da esportazione! :P
le onde corte... no su quello non andiamo daccordo...ci so le definizioni.. so corte o lunghe in base al fonale, con poco fondale so alte e lunghe, con molto fondo sono corte.
non dipende dalla sensazione ma dalla interferenza col fondo... lo so pare una sola ma
:evil:


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 Oggetto del messaggio: Re: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 25/06/2010, 9:18 
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Iscritto il: 04/11/2009, 16:08
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Località: Arese
marco zk ha scritto:
le onde corte... no su quello non andiamo daccordo...ci so le definizioni.. so corte o lunghe in base al fonale, con poco fondale so alte e lunghe, con molto fondo sono corte.
non dipende dalla sensazione ma dalla interferenza col fondo... lo so pare una sola ma
:evil:



Dovresti venire su a spiegarlo al lago, sarà ignoranza, ma non si comporta così. ;)
Le onde sembra deciderle lui per altezza e lunghezza e anche per direzione visto che queste dopo qualche ora cominciano a rimbalzare sulle sponde e tornando si fondono, sommano, sottraggono a quelle date dal vento. Un bel casino insomma.

Spiegato facilmente, l'onda anche nel mezzo del lago ha altezze diverse proprio per le onde di ritorno dalle sponde che si sono modificate nei bassi fondali. La riprova è l'onda del traghetto Arona/Angera delle 23, l'ultimo della giornata; poi con il lago perfettamente piatto si può ritrovare quell'onda più e più volte anche fino al mattino.

Insomma da noi oltre al vento abbiamo anche le onde incostanti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 25/06/2010, 11:40 
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Iscritto il: 22/03/2010, 18:07
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gia... proprio come i lacustri :ugeek:


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 Oggetto del messaggio: Re: Cosa abbiamo da imparare dall'acqua dolce e/o salata?
MessaggioInviato: 25/06/2010, 11:43 
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Località: Arese
marco zk ha scritto:
gia... proprio come i lacustri :ugeek:


comunque le onde non sono mai abbastanza grandi da sbatterti in faccia


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