Quando ho aperto il forum non mi aspettavo un argomento elettrico e così ho fatto l'inciso che precede quasto. Con le onde e il mare volevo aprire un argomento sulla pianificazione della rotta, la scelta degli approdi, fli approdi di emergenza e così via............ ho iniziato parlando degli affeti del mare. percorso a tappe perchè mirendo conto che la cosa si fa lunga. Ormai è sapere comune che le onde del mare sono fenomeni fisici oscillatori e quindi a viaggiare ad una velocità dell’ordine dei 20 -30 nodi è solo la forma dell’onda e non l’acqua circostante che praticamente resta ferma. In assenza di frangenti l'acqua non si sposta in direzione del vento, risultato: la barca in mare ondoso viene semplicemente sollevata e abbassata; il moto relativo della barca rispetto al mare resta lo stesso sia in presenza di mare piatto che di onde. Diverso è il caso delle onde frangenti: queste hanno una cresta spumeggiante che viaggia quasi alla stessa velocità dell'onda, il vento riesce ad accelerare la cresta di alcune onde particolarmente alte e questa cresta acquista velocità portandosi a viaggiare a velocità vicine alla velocità di spostamento dell'onda. Teniamo presente che una barca viaggia in genere a velocità dell'ordine dei 5 nodi, mentre un'onda con vento forte può viaggiare anche a 20 nodi o più. Se la velocità della cresta in movimento resta inferiore a quella dell'onda, la cresta produce schiuma ma non cade in avanti, viene più o meno lentamente sorpassata dall'onda e si spegne. Se invece la velocità della cresta supera quella dell'onda, questa cade in avanti formando una vera e propria cascata d'acqua. Sono questi i frangenti pericolosi, un frangente ha massa d'acqua molto grande, di diverse tonnellate, che può colpire la barca a una velocità relativa dell'ordine dei 15 nodi: un impatto devastante. La velocità della cresta può diventare maggiore della velocità dell'onda e frangere anche in assenza di vento, quando il fronte dell'onda viene rallentato per qualche motivo, per esempio quando l'onda viene frenata da un basso fondalei. (ecco spiegato il fenomeno degli Zunami) , ma si può formare anche in alto mare quando l'onda viaggia in senso contrario a una corrente o quando viene rallentata da un'onda trasversale secondaria. Per capire quanto può essere distruttivo un frangente, basta calcolare la pressione che una massa d'acqua in movimento crea contro un elemento fermo: stiamo parlando di circa 5000 kg al metro quadro con velocità relativa frangente-barca di 20 nodi e di circa 3000 kg/mq per una velocità relativa di 15 nodi. Un mare con onde che viaggiano a 20 nodi e con durata di 18 ore, colpisce ben 9600 volte, se le onde sono frangenti produrranno sforzi notevoli alla barca. Il movimento della barca rispetto al frangente è il seguente: la cresta dell'onda in movimento rispetto al resto del mare colpisce la poppa della barca a la spinge in avanti accelerandola. La barca acquista velocità e se l'accelerazione non è sufficientemente forte e prolungata la barca viene sollevata sulla cresta spumeggiante dell'onda, viaggia a una velocità vicina a quella della cresta fino a che perde velocità e l'onda la sorpassa. Va notato che quando la barca viaggia sulla cresta (fa il surf), la velocità relativa barca-acqua è praticamente nulla e quindi la barca non è in grado di rispondere al timone. Ma se l'accelerazione è sufficientemente forte, la cresta spinge in avanti la poppa mentre la parte anteriore della barca resta incespicata nel mare ``fermo'': in questo caso il capovolgimento è molto probabile, qualsiasi sia la capacità del timoniere. A questo punto è evidente che la capacità di condurre bene un’imbarcazione sia il connubio di conoscenze e prudenze che qualunque navigatore affina nella vita. Quando racconto delle 18 ore di mare grosso intendo evidenziare l’importanza di valutare la resistenza e la capacità dell’imbarcazione di superare la traversia: cosa che non dipende solamente dalla temerarietà del comandante e dalla sua bravura di conduzione ma bensì anche dal logoramento delle strutture dello scafo. Scafo a volte pensato per percorsi costieri di breve durata. E qui apriamo un’infinità di argomenti che sarebbe interessante affrontare anche solo a scopo di dattico……………..
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