Uffa avevo scritto un "pappié" per rispondere, e il post è sparito nel web. Sognifica che me lo dice anche il sistema, che sono logorroico?
Vabbè, facciamo che ci provo in breve:
- massima velocità: se si surf, benissimo, ma a condizione di avere un minimo di velocità dell'acqua sulla pala, da prua;
- quindi, più lenti dell'onda, ma veloci quanto basta per minimizzare, non troppo, la forza-spinta
risultante che ci consente di manovrare sfruttando proprio le differenze di velocità, quasi come se fossimo in acqua calma, sotto brezzolina;
- differenze che si invertono addirittura di segno quando l'onda è passata; ed è lì che possiamo usare le vele (a segno, e pompare) e il motore (gas!) per correggere anche abbondantemente e rimetterci sulla prua giusta.
Naturalmente tutto questo significa dover esser capaci di prevedere, tenere un assetto, anticipare, modificare di decimi di grado se sei in velocità, di decine di gradi se sei fermo (motore!)
Insomma, io non vado sulle montagne russe, né sui calcinculo, né eccetera, perché non ho nessun controllo sul mezzo; ma col frangente non ho mai pagato
In ogni caso, ai miei allievi in ingresso nell'Albegna, ho insegnato "anche" la navigazione a solo fiocco, deriva quasi tutta su, barca appoppata e
pala in mano (letterale); erano numeri, ma anche loro hanno pagato sempre poco...
@Paolo: con la deriva abbassata si serpeggia, si imbarda, si scuffia. Se ne lasci solo 10-15 cm lo scarroccio è comunque limitato (formula della portanza nel sistema deriva/acqua), ma quel poco va sempre dalla parte giusta, prova a pensarci...