Marinai di Terraferma

Pitture e manutenzioni timone

Fra le varie cose che devo fare prima della primavera è la pittura dei pagliolati e la sistemazione del timone.
La pala, basculante, è in VTR parzialmente rivestita da una lama inox. Questa non mi presenta particolari problemi. Il resto del timone sul quale è appesa è un classico compensato di mogano.
La parte non immersa ben impregnata mi sembra sana, ma la parte più bassa dove sta incernierata la pala che sta immersa e che era stata pitturata solo con normale antivegetativa autolevigante senza impregnante, presenta una brutta e sospetta sfarinatura del legno che si evidenzia raschiando la vernice vecchia.
Dopo averla raschiata sto pensando di trattare quella piccola zona “bagnata” (15 cm) con una resina epossidica dopo averla trattata con un impregnante per esterni. Vorrei sapere cosa ne pensate.
Conoscete dei cicli per risanare zone di legno un po' stressato che deve stare a contatto con l'acqua ?

Premesso: sono un neofita e ne so sicuramente meno di te, pero' non mi suona molto il fatto di dare l'impregnante e poi sopra l'epossidica, io forse darei l'epossidica direttamente.
Se posso darti un consiglio, proverei a contattare direttamente Cecchi: so che loro sono di solito molto disponibili e non lesinano nel dare consigli.
http://www.cecchi.it/

Consiglio giustissimo, consulta loro. Tieni presente che sul loro sito puii trovare già delle indicazioni perchè è pubblicato il loro librettino cartaceo.
Consultalo perchè bellissimo e ricco di consigli.
IO, come già detto, non darei l'impregnante prima dell'epossidica perchè la capacità della resina di "impermeabilizzare" è legata al fatto di penetrare proprio nelle pororsità del legno e se tu li chiudi con un impregnate ridurresti di molto le sue "possibilità di esercizio".
Io scartavetrerei completamente il timone darei alcune mani di resina pura, rivestirei con un tessutino di fibra di vetro leggero, coprendo poi con fondo bicomponenete e relativo smalto ed eventuale antivegetativa se il timone resta immerso in acqua salata.
Scrivi, comunque a loro e chiedi pure senza problemi, anche più volte, troverai le risposte che cerchi.
Un abbraccio.
Giovanni

Esistono in commercio delle ottime vernici epossidiche monocomponente, le uso da una decina d'anni con molta soddisfazione, rispetto agli impregnanti non si sfogliano con il tempo, hanno una maggior resistenza agli urti e ai graffi, riesce a turare eventuali fori di vecchie viti, a riempire piccole imperfezioni e, a seconda, di come si stendono si può ottenere finiture lisce o satinate, lucide o opache. La mia barra del timone viene verniciata mediamente ogni 5 anni e generalmente la rivernicio perché consumata nei punti in cui lavora piuttosto che sverniciata,

Il processo richiede maggior cura perché il potere isolante dell'epossidica rende il legno virtualmente impermeabile e quindi deve essere ben asciutto e primo di qualsiasi impurità, per questo ho sempre carteggiato a fondo e lasciato poi asciugare molto bene il legno. I risultati sono stati veramente soddisfacenti.
Ultima cosa, alcuni sostengono che le epossidiche sono sensibili alla luce solare, la mia barra del timone è coperta solo per 2/3 dal tendalino e non c'è praticamente differenza fra le 2 parti.

La riverniciatura della pala non dovrebbe essere diversa, le epossidiche trasparenti non sono diverse da quelle bianche o colorate se non per i pigmenti aggiunti, si procederà quindi a carteggiare a fondo e, una volta che il legno sarà ben asciutto si stuccherà eventuali imperfezioni infine si potrà verniciare con 3 o 4 mani carteggiando fra una e l'altra, senza fretta e avendo cura di lasciar asciugare bene lo strato. Una volta verniciata si può tranquillamente stendere un primer e quindi l'antivegetativa che si preferisce

Grazie Paddy,
saresti cosi' gentile da dirci anche che marca usi, in particolare?
Grazie.

mi spiace ma la marca non la ricordo, in realtà ho verniciato le parti in legno del Cramar nel 1998 e sono ancora in discreto stato, il timone del Viko l'ho rifatto lo scorso anno. Quindi non è che passo le mie giornate a verniciare

L'ultima volta sono entrato da Castorama, ho chiesto una epossidica monocomponente ad effetto lucido e la signorina me l'ha messa in mano senza farsi pregare

Ah, grazie. Ottima notizia.
Pensavo avessi usato qualche marca "nautica".
Cosi' sappaimo che possiamo risparmiare dei dindi.

nella convinzione che le aziende non producano formule differenti per i prodotti chimici così come per acciai o fibre plastiche, ma che sia la pubblicità a farlo quando possibile ho sempre preso materiali non dedicati, un altro esempio sono le cime da ormeggio, il 3 legnoli in nylon al castorama costa molto ma molto meno che in un negozio di nautica, così i grilli, moschettoni, coppiglie, dal ferramenta ho trovato perfino dei bozzelli. ovvio bisogna prestare attenzione come ad esempio per il tessile per scotte e drizze deve essere prettamente nautico, gli altri settori necessitano un prodotto elastico noi assolutamente instirabile

Confermato da un amico dipendente di Boero, già proprietaria anche di Veneziani: tutta stessa roba con nomi e prezzi differenti.

Tutto vero....però...tenete presente che le barche di quasi tutti noi stanno al lago e niente hanno a che fare con la salsedine.
In caso di una barca stazioni al mare o nelle sue vicinanze, credo, che tutto cambi.
La salsedine entra dappertutto e tutto sciupa; sul nostro bisso, a novembre 2008 avevamo sostituito completamente le linee d'ormeggio, cime, molle, grille e quant'altro; tutta roba stracertificata, in aisi 316 e abbondantemente sovradimensionata.
In agosto (2009), durante i lavori che abbiamo fatto quest'anno, decido di controllare il tutto un'altra volta e ho trovato una crepa alla base di un grillo. prontamente sostituito, ho provato a forzare con le mani e mi si è aperto in due; questo per dire che in ambiente marino le cose cambiano notevolmente.
Che poi, per il fatto di essere marino, qualcuno ci marci abbondantemente sopra, è un altro fatto; che poi l'acciaio aisi 316 sia fatto in cina e che dopo pochi mesi faccia la ruggine e che te lo spaccino per acciaio di prima qualità, anche questo è un altro fatto.
Esiste, poi, anche internet, dove puoi comprare un po' a meno e, altrimenti, per quantitativi più imponenti e per prodotti come resine e tessuti, soprattutto, c'è la possibilità di rivolgerti direttamente alle ditte produttrici; per un barattolo non ne vale la pena in altre situazioni, abbatti decisamente i costi.
Giovanni