Marinai di Terraferma

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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 09/09/2015, 22:16 
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Iscritto il: 26/08/2011, 19:33
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Perché nell'ultima foto vedo due dadi, uno autobloccante e l'altro no?
Ma quando dite laschi, intendete proprio che ci deve essere spazio tra la testa del bullone e la parete della scassa, e tra il dado e la parete della scassa dall'altra?
A me si è ridotta a pezzi, ed i pezzi sono caduti a terra, una specie di rondella/guarnizione in gomma bianca spessa. Voi non ce l'avevate/non l'avete rimessa?

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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 09/09/2015, 22:22 
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Iscritto il: 18/10/2011, 23:36
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Daino ha scritto:
Perché nell'ultima foto vedo due dadi, uno autobloccante e l'altro no?
Ma quando dite laschi, intendete proprio che ci deve essere spazio tra la testa del bullone e la parete della scassa, e tra il dado e la parete della scassa dall'altra?
A me si è ridotta a pezzi, ed i pezzi sono caduti a terra, una specie di rondella/guarnizione in gomma bianca spessa. Voi non ce l'avevate/non l'avete rimessa?


Io ho messo solo il dado autobloccante e l'ho lasciato veramente molle... 8-)


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 09/09/2015, 23:08 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
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anche nel mio c'erano (e ci sono tuttora) due "rondelle" di gomma tra la scassa e le rondelle INOX.
Forse erano pensate per ammortizzare i carichi laterali (visto che il bullone era stretto sulla scassa)

Ora il bullone e' piuttosto lasco... deve solo sostenere il carico verticale, se si sposta di lato poco importa, l'importante e' che non si sfili (ma per quello c'e' il dado autobloccante)

Cosi' dovrei aver risolto il problema della tenso-corrosione sulla testa... (rimane quella sul perno... per cui propendo per una sostituzione periodica del bullone)


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 10/09/2015, 0:28 
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Iscritto il: 07/10/2010, 19:33
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guru70 ha scritto:
TENSOCORROSIONE.

Gli acciai inossidabili austenitici (AISI304, AISI316) soffrono di questo tipo di rotture in presenza di cloro e quindi in presenza di cloruro di sodio (sale) guardacaso...

La rottura si verifica per l'azione combinata di tensione costante applicata e corrosione. La tensione gliela da il peso della deriva..


Ho visto che molti armatori di firstini sostituiscono i supporti e il perno della deriva con pezzi non originali fatti in inox AISI316 (i supporti originali arrugginiscono molto in fretta). Ho sempre pensato che fosse una cosa furba e mi chiedevo come mai Beneteau non li facesse sin da subito in inox..
Ora che ho scoperto la tensocorrosione mi chiedo: se un perno e un supporto arrugginisce lo vedo e prendo provvedimenti. Se ho ben capito con l'inox AISI316 non abbiamo segnali premonitori giusto? C'è il rischio di trovarsi da un momento all'altro senza deriva?


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 14/09/2015, 19:16 
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Iscritto il: 26/08/2011, 19:33
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Ho misurato il mio, testa per chiave da tredici e se non ricordo male lunghezza 11cm. Ho le misure in macchina, ma devo fare molta attenzione alla lunghezza, avevo dovuto accorciare sul posto quello vecchio in quanto il tavolo, abbassato, ci va a sbattere e alla lunga ci fa il buco. Credo sia perchè il tavolo era stato avvitato storto, ma non sono sicuro.
Ora, mi procuro il necessario. Poi pensavo di sostituire il bullone battendo su quello vecchio con quello nuovo. Eventualmente se ho sbagliato l'acquisto, correggo il tiro e lo sostituisco nuovamente. Certo è che a me rimane veramente pochissimo spazio per impedire che il tavolo ci vada a sbattere sopra, quindi dubito che riuscirò a montarlo molto lasco...
Una cosa importante: provare con la barca sul carrello, quindi con la deriva tutta alzata, ma appogiata ai rulli centrali del carrello, è la stessa cosa che farlo con la barca sull'invaso e con la deriva quasi tutta abbassata ma che scarica su di un crick? Oppure è molto meglio farlo nella seconda situazione?

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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 15/09/2015, 9:24 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
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Daino ha scritto:
Certo è che a me rimane veramente pochissimo spazio per impedire che il tavolo ci vada a sbattere sopra, quindi dubito che riuscirò a montarlo molto lasco...

si parla di mm di lasco....

Daino ha scritto:
Una cosa importante: provare con la barca sul carrello, quindi con la deriva tutta alzata, ma appogiata ai rulli centrali del carrello, è la stessa cosa che farlo con la barca sull'invaso e con la deriva quasi tutta abbassata ma che scarica su di un crick? Oppure è molto meglio farlo nella seconda situazione?

secondo me e' uguale... basta che la deriva sia sostenuta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 15/09/2015, 10:46 
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Iscritto il: 18/10/2011, 23:36
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A me pare strano che il bullone sia da 8mm (testa da 13). Il mio è da 10 (testa da 17).


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 15/09/2015, 11:21 
forse,visto che il bullone è marcio e la vite è buona
potrebbe,dico potrebbe,essere fatti da due leghe diverse
la corrente galvanica potrebbe essere la causa
se fosse questo il problema(vedere zinchi)bisogna controllare
tutto con un martelletto battere su tutti i rivetti soprattutto
quelli dell'albero se suonano male levarli e rimetterli
(mi sono caduti due alberi forse dovreste prendermi sul serio)


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 15/09/2015, 12:36 
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Iscritto il: 21/10/2014, 16:55
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Daino ha scritto:
Ho misurato il mio, testa per chiave da tredici e se non ricordo male lunghezza 11cm. Ho le misure in macchina, ma devo fare molta attenzione alla lunghezza, avevo dovuto accorciare sul posto quello vecchio in quanto il tavolo, abbassato, ci va a sbattere e alla lunga ci fa il buco. Credo sia perchè il tavolo era stato avvitato storto, ma non sono sicuro.
Ora, mi procuro il necessario. Poi pensavo di sostituire il bullone battendo su quello vecchio con quello nuovo. Eventualmente se ho sbagliato l'acquisto, correggo il tiro e lo sostituisco nuovamente. Certo è che a me rimane veramente pochissimo spazio per impedire che il tavolo ci vada a sbattere sopra, quindi dubito che riuscirò a montarlo molto lasco...
Una cosa importante: provare con la barca sul carrello, quindi con la deriva tutta alzata, ma appogiata ai rulli centrali del carrello, è la stessa cosa che farlo con la barca sull'invaso e con la deriva quasi tutta abbassata ma che scarica su di un crick? Oppure è molto meglio farlo nella seconda situazione?


daino per stare piu' tranquillo cosi come sta' sul carrello incastra una zeppa in legno tra la deriva e la scassa in corrispondenza del perno ,per sostituirlo batti con un cacciavite,quando sara' entrato di qualche mm imbocca il nuovo perno con rondella e guarnizione spessa o due per lato, le puoi realizzare con tela gomma reperibile negozi di idraulica e' molto duraturo facci un piccolo forellino in modo che aderiscano bene al perno cosi sul beccheggio non entra acqua e dado rondelle e testa non si bagneranno.Volevo rispondere a guru ma cito qua', scusa se la penso in diverso modo, riguardo della tensio-corrosione il fatto di tenere il perno lasco e' risolutivo ma secondo me bisogna fare una considerazione,anche il perno della mia deriva si era curvato e penso che se non e bloccato,e qui' le guarnizioni assolvono un secondo compito come dici tu quello di ammortizzare.mi chiedo se il perno non lo portiamo al suo fine corsa automaticamente lasciato piu' lungo la sua curvatura che e' quasi inevitabile data dal peso, potrebbe essere maggiore questo a discapito del foro della deriva, questa chiaramente e una mia considerazione sono daccordo di cambiare di cambiare il nostro caro perno ogni cinque anni ispezionandolo anche solo visivamente,un abbraccio a tutti


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 Oggetto del messaggio: Re: Bullone di rotazione deriva micropomo
MessaggioInviato: 15/09/2015, 15:39 
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Troncone ha scritto:
daino per stare piu' tranquillo cosi come sta' sul carrello incastra una zeppa in legno tra la deriva e la scassa in corrispondenza del perno

ottimo suggerimento...

Troncone ha scritto:
per sostituirlo batti con un cacciavite,quando sara' entrato di qualche mm

il mio perno e' veniva via semplicemente sfilandolo a mano.... senza il minimo sforzo... altro che battere...
lo o spinto a mano fuori con il bullone nuovo...
praticamente tutto il peso della deriva (sollevata) era sostenuto dal cavo.

Troncone ha scritto:
Volevo rispondere a guru ma cito qua', scusa se la penso in diverso modo, riguardo della tensio-corrosione il fatto di tenere il perno lasco e' risolutivo ma secondo me bisogna fare una considerazione,anche il perno della mia deriva si era curvato e penso che se non e bloccato,e qui' le guarnizioni assolvono un secondo compito come dici tu quello di ammortizzare.mi chiedo se il perno non lo portiamo al suo fine corsa automaticamente lasciato piu' lungo la sua curvatura che e' quasi inevitabile data dal peso, potrebbe essere maggiore questo a discapito del foro della deriva

proprio il fatto che venga trasformato il carico di flessione in carico di trazione alla testa e al bullone stringendolo sulla scassa da origine alla tensocorrosione e di conseguenza alla sua rottura fragile inaspettata.

A trovare bulloni in acciai esotici (ad. esempio il duplex) si risolverebbe il problema... ma chissà quanto costano e dove si trovano...


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