il campeggio nautico in canoa o kayak è meraviglioso e il mare visto da quella prospettiva offre dimensioni che sono precluse a barche solo un po' più grandi.
navigare in canoa o kayak significa:
vedere la propria ombra sul fondo,
visitare grotte o minuscole insenature,
sbarcare su spiagge a misure di pollicino,
apprezzare particolari che solo a qualche metro di distanza scompaiono,
navigare nel silenzio più assoluto,
essere completamente indipendenti,
dimenticarsi della barca una volta a terra.
si può fare anche con condizioni un po' più difficili, naturalmente con un po' di allenamento.
il kayak non ha bordo libero ed esiste una pagaia (groenlandese) disegnata per non fare presa al vento.
la canoa ha ovviamente un bordo pronunciato e se c'è vento andare da soli è un martirio. pagaiare in due significa però avere due propulsori.
certo però che parliamo sempre di cose impegnative. Per una breve passeggiata o per escursioni un po' più lunghe è ideale
Jocondor ha scritto:
Proprio non capisco.
sta fissa del pagaiare, oltre tutto un gesto gravoso notoriamente per le articolazioni delle spalle e del gomito.
come camminare o sciare in salita
Jocondor ha scritto:
e quindi la barca giusta è la yole, sia per la velocità sia per le lunghe tratte.
AUGH
guru70 ha scritto:
preferisco vedere dove vado...
a me piace la voga alla veneta, in particolare quella con due remi incrociati (alla valesana).
in effetti anche un bel sandolo sarebbe affascinante. Ci avevo pensato tempo fa e non è detto che in futuro....
guru70 ha scritto:
ma allora si finisce inevitabilmente sulle barche tipiche veneziane... modellate da centinaia d'anni di esperienze...
(ma anche di esigenze locali difficilmente traferibili...)
noooooo....ci hanno pensato gli americanie hanno inventato il SUP, cioè la voga alla veneta pronunciata in inglese che fa più figo