Marinai di Terraferma

Forum dei marinai carrellatori
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 16:13 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:43
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Mentre sto guidando sento in auto un acre odore soffocante. Penso alla solita fonderia che nella mia zona si fa sentire. Apro il finestrino, entra un gran freddo ma aria buona. Mi fermo, apro il vano motore ma è tutto ok. Mi ricordo di una piccola batteria a 12 volt, di quelle a secco, una decina di AMP , lasciata distrattamente in auto collegata a con un cavo elettrico di due mt a due fili con una presa accendisigari femmina. La uso in barca come scorta. Ieri in auto non era collegata a nulla. La cerco e la sento calda, i fili si stanno cuocendo in parte sono già fusi. Li stacco subito strappandoli. Ma mi sono chiesto:
e se fosse accaduto nella barca o nell'auto incostudita ? Come può accadere una cosa del genere ? I contatti della presa non erano in corto. La fusione si è verificata allinterno del filo peraltro protetto.

:shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 16:24 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
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Località: Arese
il marinaio previdente stacca sempre la batteria con uno staccabatterie di potenza sul polo positivo, il pignolo maniacale ha uno staccabatteria anche sul negativo.

io non sono nessuno dei due e, facendo i debiti scongiuri, ho una serie infinita di fusibili che proteggono singilarmente ogni utenza e uno generale sul positivo della batteria.

Ho anche opportunamente schermato i poli della batteria per impedire che cose appoggiate su di essa possano inavvertitamente far chiudere il circuito, cosa che comporta il rifacimento delle sartie


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 17:44 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
Messaggi: 3741
Io la scollego tutte le volte, con l'umido e l'acqua mi fido poco. :?


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 17:58 
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Iscritto il: 17/11/2009, 20:23
Messaggi: 305
Io ho portato la batteria sotto la scaletta del Viko, ho messo fusibili dappertutto e in più lo stacca batteria, un po’ mi sono divertito a fare l’elettricista che non sono :shock:
ma ora sono contento ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 19:33 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:43
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Tutto quello che scrivete è tutto condivisibile e pieno di buon senso.
Ma lo stacca batteria che in barca anch'io stacco sempre ha un filo. E se il corto si verifica a monte dello staccabatteria ?
E cmq come può verificarsi un corto se non c'è alcuna utenza che assorbe ?
La giornata era secchissima, non c'era traccia di umidità.


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 20:32 
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Iscritto il: 17/11/2009, 20:23
Messaggi: 305
metti un fusibile subito dopo il polo positivo :!:


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 17/12/2009, 20:56 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
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Località: Arese
gtfarm ha scritto:
Tutto quello che scrivete è tutto condivisibile e pieno di buon senso.
Ma lo stacca batteria che in barca anch'io stacco sempre ha un filo. E se il corto si verifica a monte dello staccabatteria ?
E cmq come può verificarsi un corto se non c'è alcuna utenza che assorbe ?
La giornata era secchissima, non c'era traccia di umidità.


c'è corto circuito quando i poli di una batteria vengono a contatto senza che si frapponga una resistenza.
Il corto circuito accidentale necessita quindi di un qualcosa che avvicini normalmente i due poli e per un errore (schiacciamento di un filo in un cassetto) o un difetto (mal funzionamento di un apparecchio) li metta in contatto. Praticamente tutte questi eventi sono controllabili con i fusibili.

Lo staccabatterie è posto solo su uno dei fili in posizione tale da impedire qualsiasi possibilità di contatto a monte fra i due poli, esistono alcune versioni che possono essere messe direttamente sulla batteria. L'unico caso in cui anche questo è inefficiente è il contatto accidentale fra i due poli per mezzo di un elemento estraneo quale un cacciavite o una chiave inglese o, come ne mio caso, con una sartia appoggiata nel gavone. Questo evento avviene comunque in assenza di ciò che in realtà produce il pericoloso incendio, il combustibile, mentre l'esplosione della batteria è un evento remoto e comunque se pur infausto poco lesivo se non per il portafoglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 18/12/2009, 9:27 
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Iscritto il: 14/11/2009, 10:43
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Bene, lo staccabatteria stacca. Stacca il positivo, ma stacca tutto ciò che è a valle.
A monte nella mia barca c'è comunque 1.5 mt di filo. Credo che il punto debole possa essere questo pezzo per la sua sezione. Nell'auto la batteria è collegata alla scatola portafusibili con un cavo grosso, a occhio 5 mm per filo forse più. Nella mia barca e nel " mio corto" quel pezzo era un cavo a sezione sottile, tipo quello che troviamo in un mormale elettrodomestico a due fili.
Nella mia ignoranza pensavo che bastasse una sezione proporzionata solo all'assorbimento dell'utenza che si vuole collegare. Nel "mio corto c" invece non era collegato nulla. Credo sia meglio essere generosi nella sezione di filo a monte (tra staccabatteria e batteria), ma di quanto ?
Oppure credo sia meglio come dice Paddy mettere uno stacca batteria direttamente sui morsetti dell'accumulatore


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 Oggetto del messaggio: Re: CORTO CIRCUITO
MessaggioInviato: 18/12/2009, 12:51 
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Iscritto il: 04/11/2009, 17:08
Messaggi: 13080
Località: Arese
gtfarm ha scritto:
... Nel "mio corto c" invece non era collegato nulla....


c'era collegata la batteria con una presa accendisigari e un filo, probabilmente il corto è avvenuto all'interno di quel filo difettoso, avresti dovuto avere un fusibile all'interno della femmina dell'accendisigari, sarebbe saltato quello.


Per quanto riguarda la sezione dei cavi è un errore comune, i fili di "casa" sono dimensionati per la corrente alternata ad alto voltaggio e basso amperaggio, il contrario di quella che abbiano in auto o in barca dove gli ampere sono molti, il calcolo deve quindi essere fatto in funzione del carico in watt della massima corrente possibile che andrà a transitare.

Vi faccio un esempio, sulla mia in cabina consumo al massimo 150 watt per le utenze e ho messo un filo da 2,5mm quadri, il pilota che consuma da solo fino a 400 watt è direttamente sulla batteria con un suo cavo dedicato, l'inverter (fino a 800 watt) un altro cavo.
i 3 cavi principali arrivano a valle dello staccabatterie, c'è quindi un grosso fusibile da 30 ah e poi uno per ogni derivazione dimensionato di conseguenza, dietro il quadro elettrico c'è poi un fusibile più piccolo per ogni interruttore.
Solo il pannello solare arriva diretto alla batteria, a monte dello staccabatteria anche lui prima passa da un interruttore e da un fusibile.

Con questo sistema, sempre scrivendo con una mano perché l'altra è impegnata, sono relativamente certo della sicurezza e mi permetto di non staccare l'interruttore principale se non quando la scio la barca per lunghi periodi o per il trasporto.


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