Marinai di Terraferma

Direi che Genoa e code si equivalgono, per prestazione, salvo che un code fatto in nylon potrebbe andare bene anche al traverso e consente di tenere armato il fiocco in caso di aumento del vento.
Il code però richiede di essere avvolto ad ogni virata e questo da perdere un po' di tempo.

Economicamente il code in nilon costerà sicuramente meno è la delfiniera ti cambierà la vita in ormeggio in vacanza


Tornando al post precedente se stalla in basso interno devi cazzare sotto e/o lascare sopra, molla un po' di barber o arretra il carrello

Non deciderò mai
I primi preventivi di un genoa nuovo leggero si aggirano intorno ai 600 euro in dacron leggero e 800 euro laminato leggero. Molti mi consigliano il dacron leggero, in quanto è più elastico, cioè si deforma più facilmente, ma altrettanto facilmente torna alla sua forma originaria. Il laminato leggero, invece, pare sia più restio a deformarsi, ma sia altrettanto restio a tornare alla sua forma originaria. Quindi in dacron leggero dovrebbe durarmi di più.
Non credo che spenderei di meno in un code0, valuta che al prezzo della vela dovrei aggiungere il prezzo della delfiniera (200 euro?).
L'idea della delfiniera, per contro, piace molto all'equipaggio. E anche a me. Ma eventualmente dovrei valutare alcuni dubbi: lunghezza da dichiarare per l'ormeggio, difficoltà ad ormeggiare di prua, difficoltà a buttare l'ancora...

Il dacron è un tessuto, quindi una volta deformato tale rimane. Dura di più nel senso che pur sformato rimane utilizzabile, ha poi altre fasi di vita potendolo ricucire se si strappa, si può rifilare, accorciare, farne tendalini.
I laminati sono inestensibili e mantengono la forma fino a quando non cede l'adesivo e a quel punto si sfaldano irrimediabilmente.
Indicativamente il laminato dura un 20% in meno, ma il dacron si sforma molto prima.
Con 600 euro fai sicuramente un buon drifter piatto in nylon e con altri 50 compri l'avvolgitore, che poi ti impiomba Lorenzo.

il mio ragionamento si basa sulla possibilità di avere una vela che non ne sostituisce un altra, mentre montando un nuovo genoa rinunci al fiocco.

Al contrario, la delfiniera facilita enormemente l'ormeggio, resiste ad urti che la prua non sopporterebbe, è utile per scendere, vero che la lunghezza è maggiore, ma io ho sempre dichiarato quella scritta sui documenti.

Mi ci butto anch'io visto che ci sono solo 11 pagine di cui almeno 8 di battibecchi a livello personale e/o argomenti OT...

Daino fossi in te non avrei dubbi, fiocco nuovo (fiocco no genoa) ingarrocciato in dacron performante (leggero e resistente) e in futuro randa nuova.
Spendi 3-400€ e cominci a fare delle boline degne di questo nome.
In crociera se proprio non ci rinunci rimonti l'avvolgificco col "lenzuolone" che hai adesso
(n.b. a vedere dai video lavora meglio senza barber, prova adesso che gli hai messo i segnavento, e cmq tienilo, il barber, appena puntato che ti aiuta a stabilizzare il punto scotta).
Con 3 nodi di reale i traversi li fai di spi.
L'unica cosa che forse ti manca sono i punti scotta del fiocco se lasci perdere la rotaia dell'autovirante, cosa che io farei per arrivare con la tela a ridosso delle sartie.
(n.b.2 dagli una forma a quella povera randa!!!)

Ciao!

Ma il micropomo, in origine, nasce con un Genoa esterno alle Sartie, in dotazione?
Chiedo questo perché non credo che il mio sia originale.
E mi chiedo, nel valutare la scelta tra un armo randona/fiocchino e uno randa/genoone, non dovrei forse anche sapere se lo scafo e l'armo dell'albero siano stati progettati in previsione del primo armo velico da me ipotizzato piuttosto che il secondo, o viceversa?
E ancora, se il progettista è andato in una direzione, spinto dai limiti delle regole di classe riguardo alla superficie velica totale consentita, io che invece non voglio seguire le regole di classe, e ottimizzare per il vento debole, posso ottenere risultati migliori seguendo una direzione diversa da quella del progettista riguardo alla scelta delle vele?

Micropomo ha randa e fiocco autovirante, alle portanti lo spi.
Per me questa è la soluzione migliore, al posto dello spi puoi pensare ad un gennaker e per la bolina nelle ariette ad un drifter su un bel bompresso.

Con il soldi di un Genoa grande ne fai due delle tre

Io sono reduce proprio ora da lunghe letture sui forum. I pareri sono molto contrastanti, a me sembravano propendere più per il Genoa grosso, soprattutto per venti leggeri. La scelta del fiocco piccolo mi sembra più dovuta dal fatto che in alcune categorie di regate (non nelle mie) il Genoa sia molto penalizzato nei coefficienti.
Ma forse sono io che ho capito poco.
E quindi, siccome di fiocchi piccoli ne ho in abbondanza, dovrei partire da un dandone.
Mannaggia a me che ho avuto l'albero a terra per due mesi e non sono stato capace di fare un archetto...

Forse qualcuno ti ha già scritto che con un Genoa pesante con le ariette non stringi e nemmeno quando lo arrotoli parzialmente con ventone.
Ogni vela ha la sua andatura e la sua intensità del vento, ma con gli avvolgitori non si puo più cambiare vela a prua per questo in tempi moderni si differenzia sempre più.

Con un Genoa pesante magari no, ma con un Genoa leggero? Chi stringe di più? Un Genoa leggero o un drifter?

Lascia perdere l'arrotolamento, non ho nessuna intenzione di usare una vela arrotolata, il rollafiocco è finto, mi serve solo per preservare le coronarie della prodiera