Marinai di Terraferma

Complimenti ancora per il lavoro, ma mi sovviene un dubbio: il calore prodotto dal frigo viene dissipato in cabina? L'ideale non sarebbe farlo uscire dal govone di poppa? O qualcosa del genere?

Dissipa in cabina, ma già il frigorifero portatile lo faceva senza sconvolgere il microclima
... e poi come ci arrivo nel gavone di poppa?

Sicuramente è la soluzione ottimale e si fa solo per parlare, ma forse con un tubo isolato puoi mettere tutto nel gavone ma sopraggiunge il problema che un bel pò di freddo se ne andrebbe nel tubo .... e quindi risiamo daccapo. Meglio lasciar perdere, anzi meglio così, d'inverno accendi il frigo e ti trovi un bel calduccio

Come spesso accade arrivo tardi per essere utile...
Per tagliare la vetroresina anch'io feci più volte un mucchio di buchi, e come dice Paddy alla fine mi tenni stretto, e fu una faticaccia allargare.
Credo (qualche volta poi ho fatto così) che ci siano alcune accortezze, da usare tutte insieme se possibile, per evitare di "tagliare forando". Si usa ovviamente il seghetto alternativo, con lama a denti fitti, ma va bene anche uno spadino, e tanta pazienza. Ovviamente qualche foro di avvio e 'di arrivo' è indispensabile.
Io ho fatto così:
- contrastare preventivamente le vibrazioni della superficie da tagliare puntellando e/o imbottendo di oggetti adeguati (legni avvolti in stracci?) la zona che deve restare integra; -
- meglio ancora stringere la linea di taglio con stecche-guida e morsetti (operazione noiosa, perché si devono spostare spesso per operare i tagli in più riprese: i morsetti impediscono/limitano le corse del seghetto)
- prima di usare il seghetto, incidere sempre il gel coat con riga e taglierino, per una larghezza uguale o superiore - verso il foro da fare - a quella della lama che useremo. (Attenti a non far "partire" il taglierino..!!);
- nastrare sempre la zona che deve restare integra.
Il pericolo di crepe o filature o scheggiature è alto nel gel coat, minimo nella vetroresina.
Non so se mi sono capito...

È passato qualche anno...

Quindi, com'è andata a finire la storia del frigo?
Finito?
Funziona?

(sono le prime avvisaglie di follia da lockdown. scusate)

È finita che è lì e serve da gavone, mai acceso.

E perché mai?
Non mi sembrava un'idea malvagia... Stavo pensando di fare una cosa simile...

Parlando di piccole barche, a me sembra che una o ... tre borse termiche facciano alla grande il loro dovere.
Tre = bevande, freddo, fresco

Vantaggi? poco costose, maneggevoli, mobili, stivabili dove c'è posto anche non tutte insieme, forse capienti più di un frigo, non "fragili" e voraci (watt) come un frigo (se si rompe... ), perché alimentabili con bottiglie di potabile gelate di notte "al bar vicino", se poi la mattina ci fai colazione te lo fanno gratis, l'acqua la bevi quando sono sgelate ma fresche, durano 2-3 giorni se le tratti bene...
Praticamente tutto a costo zero.

Personalmente ho fatto più di qualche bella figura, tirando fuori dalla "cabina" di un Limit l'equivalente di un'apericena da gran gourmet...

Perché come dice Tramp non serve, consuma un botto e servirebbero batteria e generatore più potenti.

Mmmm....
Così giusto per parlare, io ho un waeco portatile da 25l, quest'estate l'ho lasciato attaccato per una settimana e non ho avuto problemi di batteria (agm 100 Ah), che carico con l'alternatore del fuoribordo (che dà veramente pochi ampère) e un pannello solare da 60w. Non mi sono mai attaccato alla 220 in banchina.
Se isolo un gavone e riutilizzo il motore del frigo il consumo sarà ben lo stesso...

Per il fatto che non serva è opinabile, se giro per una settimana o due magari nelle isolette più disperse della Croazia non è mica detto che trovi un bar con bottiglie di acqua ghiacciate, o magari mi piace stare in rada ed al bar non ci vado proprio, neanche se c'è.