- Il motore è un Toatshu 6 cv, gambo extralungo ed elica da spinta. Il primo che mi dice che i quattro tempi sono silenziosi, lo invito a bordo, ma solo con le cuffie. La conversazione durante le smotorate è diventata impossibile. Questo però secondo me è dovuto a due fattori. Intanto, prima il motore era appeso in basso fuoribordo, ora è in mezzo alle gambe del timoniere. Secondariamente, ma secondo me principalmente, l'alloggiamento del motore è ricavato all'interno della "vanuia", costruita con listelli di legno coperti con fogli di compensato. In buona sostanza, il fondo della "vanuia" è diventato come una cassa armonica che amplifica le vibrazioni e il rombo del motore. Il risultato, come dicevo, è frastornante. Sto valutando l'ipotesi di riempire gli spazi vuoti con della schiuma, sparata attraverso due fori. In questo modo se ne aumenterebbe la galleggiabilità in casi estremi (facciamo corna), credo ne avessimo già parlato, ma soprattutto appunto la schiuma dovrebbe ridurre le vibrazioni.
L'elica da spinta cambia decisamente la vita. A un quarto di manetta, viaggiamo a 5 Nodi e mezzo, a metà si gira a 6 nodi; a tutta manetta, poco più di sei, forse sette. Risultato andiamo sempre a un quarto di manetta. Contro il vento aumento fino a metà, e a tutto gas solo per fare le prove. Con il vecchio 8cv 2 tempi, elica normale, giravo quasi sempre a 3 quarti di manetta, per stare sopra i 5 nodi. Credo che con un'elica normale forse avrei raggiunto velocità superiori, avendo il catamarano velocità critiche piuttosto elevate. In pratica era come girare sempre in terza. Credo però che con mare formato l'elica da spinta sia molto più efficiente e tutto sommato una media di 5 nodi a un quarto di manetta è più che sufficiente.
Durante questa crociera abbiamo consumato supperggiù 30 litri di benzina. Molti confronto al solito. Ciò è dovuto ad almeno tre trasferimenti fatti completamente a motore, causa calma piatta la prima volta e fretta di tornare le altre due. In più abbiamo usato spesso il motore per gironzolare e andare a fare il bagno qua e là o per trainare Maya.
Si aggiunga il fatto che Violanda mi ha imposto condizioni dittatoriali e mi ha proibito di atterrare dopo mezzogiorno per non cucinare i bambini, per cui capitava di accendere il motore per arrivare più in fretta in rada o in porto. Ecco per quale motivo abbiamo consumato questa considerevole quantità di carburante, per un consumo medio che stimo di 30 - 35 miglia per 12 litri di benzina.
Anche quest'anno abbiamo rischiato di rimanere a becco asciutto, tra le isole croate ed abbiamo elemosinato qualche litro qua e là, per cui sto valutando di prendere un serbatoio "hulk" da 30 litri.
Curiosamente, se posizionavo il serbatoio dove alloggiavo quello vecchio, cioè dietro la tuga di uno scafo, alla stessa quota del motore, la pompa del motore non tirava benzina. Per cui ho dovuto sistemare il serbatoio sulla panca in pozzetto un po' più in alto del motore. Scomodissimo, ma era l'unico sistema.
Ci sono alternative?
Infine, io non lo sapevo, ma ora lo ricorderò per sempre. Il ferro che blocca il gambo del motore, non serve solo a modificarne l'assetto, ma blocca il perno ed è fondamentale. A Lopar, entrando in porto, con mare cattivello, dopo una serie di onde sfacciate sul muso, si sono spaccati i cuscinetti del gambo e il motore rimaneva tutto inclinato di lato. 3 giorni di sosta forzata aspettando i pezzi di ricambio e 250 euro fuori programma.
Morale della favola direi che il motore è promosso, anche perché tutto rotto ha funzionato ugualmente e tutto sommato, trovare i pezzi di ricambio non è stato poi così complicato come temevo. Promosso il gambo extralungo che raramente andava in cavitazione e promossa l'elica da spinta.
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