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Come fanno gli altri? Premesso che ...
...mentre le barche a motore sono molto piu' "ferme" in acqua e piu' facilmente manovrabili.
Fin qui, sono chiare due cose: a) sei nel posto sbagliato, b) con questo non voglio dire che devi mollare, ma piuttosto cercare di utilizzare la differenza come motivo per farti riconoscere esigenze e soluzioni 'diverse', tipo un gavitello personale, poco/solo il giusto fuori della catenaria, che data la situazione mi sembra irrinunciabile.
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In effetti la soluzione alternativa (cioe' quella di tirarsi dentro a forza) e' quella che utilizzo a volte (mettendo una cimetta lunga quanto il fondale ad un gavitello e collegandola alla cima del corpo morto ove questa si immerge oltre la poppa in modo da poterla recuperare con il mezzo marinaio e tirare piano piano (la cima del corpo morto è fissata alla banchina). Il problema è che durante questa operazione la barca tende comunque a traversarsi. Quando sono in due allora mentre uno tira l'altro tiene il motore in tiro in retromarcia contrastando cosi' l'intraversamento. Purtroppo questo tipo di approccio presuppone l'avvicinamento con il vento a favore mentre fin'ora, quando sono solo, ho sempre preferito l'avvicinamento controvento (superando il posto assegnato e poi tornando indietro al minimo).
E certo, tutto giusto (visto da seduto, la mattina presto, prima di andare al lavoro). Meno il motore in tiro..
A me sembra che tu abbia bisogno di un circuito chiuso. Si tratterebbe, in singolo, di fare una presa di gavitello, da poppa, con la poppa al vento.
Farei così: realizzi un anello di cime pesanti non galleggianti (va-e-vieni) tra corpo morto sotto un tuo gavitello e banchina, magari su bozzelli; all'arrivo in singolo ti affianchi al gavitello, lo salpi da poppa, se sbagli ti riavvicini
in retro, recuperi entrambi i correnti del va e vieni, ne 'frizioni' uno solo dei due dandogli una volta (collo) a poppa su winch o galloccia, vai verso prua e ti tiri dentro manovrando il va-e-vieni. Una volta dentro, lo affondi. E dài una bella lavata alla barca, a manovra finita...
Se fossi bravo come te a disegnare... ci vuole più a dirlo che a farlo...
A questo punto, se ti pare che possa funzionare, mi pregio segnalarti il 'corpo morto autocostruito' in un altro post..
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... voi tentereste di prendere il gavitello (per prendere poi la cima del corpo morto) andando controvento oppure arrivando di prua (con il vento a poppa) e fermandosi all'altezza del gavitello con un energico colpo di retro?
Contro vento vuol dire rallentato (che va bene), ma soggetto ad accostate sensibili (che va male) se non arrivi e resti proprio in fil di vento (poca deriva, bordo libero alto, perno di spinta/rotazione a poppa). La variabile indipendente qui mi sembra sia la corrente: meglio controvento, ma hai la corrente 'a favore' (che è male) perché se è sensibile ti toglie manovrabilità sul timone e sull'elica ; se la corrente non è forte, certo meglio controvento (a meno di altre variabili tipo: da quella posizione, come va il seguito della manovra?)
Se poi decidessi di adottare la soluzione che ti ho proposto sopra, l'avvicinamento iniziale potrebbe essere poppa al vento, piano, e presa di gavitello da poppa; in caso di errore, retro sempre poppa al vento, e presa di gavitello; molto più lento e manovrabile, direi.
A proposito, timone e barra del motore sono collegati in modo da funzionare insieme? Sarebbe una buona cosa...
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Poi un'altra strategia che adotto è quella di rientrare molto tardi la sera, quando il vento non costituisce piu'un problema.. e' molto bello ma non sempre e' possibile.
Qui mi torna la voglia di dirti 'cosa ci fai lì?'
Ma soprattutto, e come sempre, IMHO (l'ho scoperta ieri, abbi pazienza..)