Marinai di Terraferma

Ne ho messo un esempio in rete:

http://home.tele2.it/marinaiditerraferm ... endita.doc

Due osservazioni, se posso.
- la prima, attinente: il carrello, se omologato, non mi sembra poter essere trattato quasi solo come un accessorio della barca. E' oggetto di vendita separata, con pagamento di tasse e altro, e quanto meno la cosa va citata nell'atto della barca. Ma è bene che sia citato anche in quest'ultimo. Non sono aggiornatissimo, potrei sbagliare.
- la seconda, un po' OT ma più importante della prima: tra non molto è Natale: fatevi un regalo: una seconda maniglia per i winch!!! E tenetela poi sempre assicurata con un mini stroppetto in una sua tasca all'accesso della cabina, accanto alla scaletta.

Non per contraddirti, ma su questo sei rimasto un pò indietro. La rivoluzione che c'è stata sulla semplificazione della gestione dei passaggi di proprietà dei carrelli sta proprio nel punto che hai detto te: sono semplici accessori della barca e quindi incorporabili nell'atto di compravendita della barca. Considera che l'atto in oggetto è pura formalità: basterebbe pagare e contestualmente farsi dare i libretti del motore e del carrello. A quel punto la barca è la tua. Ovviamente bisogna avere l'accortezza di mettere nella casuale dell'assegno circolare non trasferibile l'oggetto della compravendita.
Su questo punto feci risentire parecchio uno sfizzero quando gli dissi che qui in Italia acquistare un natante era esattamente come se si acquistasse una bicicletta. non mi ha voluto più vendere il suo GO550 che a me piaceva parecchio, meno abitabile del VIKO, molto semplice ma un vero gioiellino e corsaiolo.

Qui l'esperto sei tu, e io faccio ammenda.
Ma vale per tutti i carrelli, anche quelli che si chiamavano tats? Non sono più immatricolati? Mi spieghi rapidamente?
Insomma uno va compra e non passa all'ACI?
Allora la vita è bella!

Esatto, paghi, prendi il libretto e vai alla motorizzazione. Lì compili un modulo, paghi una sessantina d'euro di bollettini e dopo due o tre mesi ti arriva l'adesivo con il tuo nome da attaccare sul libretto. Stessa cosa che ho fatto per i motoricchi dei miei figli, mi sembra giusto!

Purtroppo in Italia siamo indietro anche su questo. Quando ho venduto il motoskifo col carrello al tedesco c'era l'obbligo del passaggio di proprietà per il rimorchio stradale. Non ne voleva sapere di pagare soldi all' agenzia. Da loro non esistono queste cose già da tempo. Si va alla motorizzazione e si cambia la targa intestandola a nome suo con un foglio simile a quello di Francesco.
In Italia è uno schifo la burocrazia, adesso è cambiato un po'. Non c'è piu' bisogno della famosa firma del notaio ma all' Aci o alla Motorizzazione devi comunque andare e lasciarci soldi.
Il carrello del viko era intestato ancora al vecchio proprietario l'ho tenuto cosi' fin quando son stato costretto per poterlo assicurare a nome mio , a farmi mettere il famoso bollino sul libretto..100€

di frances82

Quella poi del natante in Italia fa proprio ridere, ormai in tutta europa le imbarcazioni sotto i 10 metri sono immatricolate.
Ovvio che lo sfizzero ha storto il naso, da noi avere una barca sotto i 10 metri è come avere una bicicletta.

di frances82

Per il trapasso del carrello impiegai 20 minuti all'ACI con una spesa di 60 euro e mi diedero subito il bollino da applicare. Sempre burocrazia, ma così non mi sembra poi esagerata.