Le ancore sono tante, ognuna ha le sue prerogative, ma scegliere la migliore non è così facile, soprattutto perché se è vero che vi si affida la propria sicurezza è anche vero che nel 99.9% del tempo questa ci sta in mezzo ai...
Valutare prima di tutto quale o quali possono essere le papabili e fra queste verificare che sia possibile riporla nel gavone, che sia gestibile, dove andrà a lavorare sulla barca ed eventualmente se è possibile installarla a riposo sul musone.
Scartando a priori alcuni modelli quali la Hall adatta solo a petroliere e piattaforme, la ammiragliato che se pur bella a vedersi ed evocativa di altri tempi è mediamente più pesante delle colleghe e ingombra molto e il grappino per il quale si può pensare di mantenerle uno a bordo, magari a poppa per effettuare ormeggi a terra o per mantenere la prua in posizione durante i bagnetti la scelta rimane fra due tipologie: marre articolare e vomere.
La prima è stata la più diffusa fra i velisti fino a qualche decennio fa, la sua applicazione è soprattutto su sabbia e fango, mentre è perfino scadente su rocce e alghe, il suo vantaggio primario è avere un fusto corto rispetto alle marre ed essere quindi facilmente stivabile. I modelli di "concorrenza" se non di qualità possono avere qualche difetto.
Le seconde si dividono ulteriormente in 2: a vomere e a cucchiaio. Nonostante le qualità di tenuta siano simili le CQR o Delta a fusto snodato hanno ottima tenuta su fango e sabbia, ma anche su ciotoli affondando molto facilmente, per le loro caratteristiche sono anche molto costose e il fusto lungo le rende difficili da stivare. Quella a cucchiaio, dette anche Bruce per il nome dell'inventore è oggi la più diffusa sui motoscafi soprattutto per le ridotte dimensioni, gli angoli arrotondati e il fusto tozzo che ben si sposano con i musoni al contrario essendo più larga presenta difficoltà di stivaggio. Quest'ultima però non è il massimo su fango.
Ciò che però fa la tenuta non è l'ancora, ma la catena è questa con il suo peso a mantenere l'ancora appoggiata sul fondo e ad ammortizzare gli strattoni del vento e delle onde, e questa dovrà essere ben dimensionata e il calumo di catena o ancora che sia.
Il peso dell'ancora è ovviamente determinante, ma non bisogna esagerare altrimenti ci si trova con linee d'ancora ingestibili. 6/7 kg tonnellata per le Danforth e 5/6 per le Bruce possono essere un giusto compromesso.
Dove comprarla? Questo è il maggior dilemma, un'ancora di marca può costare anche centinaia di euro, una CQR da 10 kg anche 300, d'altro canto quelle di concorrenza possono avere difetti costruttivi o perfino non funzionare una volta calate. Mio consiglio è cominciare con una di concorrenza, magari pagandola più di 12 euro per potersi poi aggiustare in seguito.
Altro fattore importante è lo stivaggio, se si decide per mantenerla sul musone di prua o nel gavone bisognerà cercare un'ancora che ben si sposi con questi.
Io ho scelto la Danforth da 6 kg per la facilità di stivaggio, e mi sono dotato di una piccola Bruce da 5 kg di rispetto che tengo nel gavone di poppa per afforcarla alla prima o per ormeggi su alghe, ho poi un grappino da 3 per portarlo a terra o per afforcare la Bruce su roccia.
Per le prime due ho rispettivamente 15 e 10 metri di catena zincata da 6mm, per il calumo uso una cima in polyestere da 10 mm divisa in 2 spezzoni da 25 metri e per il grappino 3 metri di catena da 4mm e 25 metri di polyestere da 6mm.