Ho avuto il fiocco terzarolabile su due barche.
Il Bisso 5,60. All'acquisto aveva un genoa leggero enorme e un fiocco enorme. Mi accorsi presto che non avevo spazio per due vele di prua, sbarcai il genoa e feci aggiungere i terzaroli al fiocco. Per prendere la mano al fiocco dovevo, nell'ordine: venire al vento (bolina larga), mollare scotta (un po', non tutta), mollare drizza, mollare timone alla fidanzata, andare a prua, tirare giù il fiocco e inferire il nuovo punto di mura, tornare all'albero e cazzare drizza, acchiappare punto di scotta che sbatteva, sciogliere le gasse, rifare le gasse al nuovo punto di scotta, tornare in pozzetto, cazzare scotta e rimettere in rotta.
La suddetta procedura assunse caratteri diversi a seconda dell'occasione. Due esempi che ricordo bene: 1989, Isole Incoronate: brezza un po' più tesa e poca voglia di sport. Dopo diffuse consultazioni e vento intorno ai 10 nodi da dietro la eseguii con perizia e velocità, quasi all'asciutto e guadagnando un sacco di punti con la fidanzata. Buono. 1990, fuori da Rondinara verso le Bocche: 15 nodi in aumento, sempre da dietro, onda corta e bastarda in aumento, la eseguii con docce ripetute nelle onde e righe di bestemmie a denti stretti, per non farmi sentire dalla suddetta fidanzata. No buono.
Il Bertorello 7,30. Aveva genoa su frullino e fiocco terzarolabile. Stessa solfa, finché non montai un caricabasso sulla mura dei terzaroli del fiocco. In pratica una cima che, partendo dal musone di prua, si andava a infilare nell'occhiello di mura di terzarolo del fiocco (scusate l'italiano), e veniva poi rinviata in pozzetto attraverso un paio di bozzelli. Tutta l'operazione di riduzione si faceva quindi dal pozzetto, un po' come si fa con la randa, salvo poi andare a rifare le gasse. Naturalmente non fu farina del mio sacco, ma un'idea del mio velaio (Maurizio Citterio di Sesto, lo conoscete?), che mi salvò in seguito da mille fatiche e pericoli.
Riguardo alla forma del fiocco rimane uno spettacolo. Il salsicciotto non dà fastidio, a patto di avere 4 matafioni e di ripiegare "dentro" alla salsiccia il vecchio punto di scotta.
E' un'idea brillantissima e di semplice attuazione, provate.
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