Marinai di Terraferma

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:09 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
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Trovo che il quesito iniziale sia interessante ma che la discussione abbia poi preso una piega "storta".

Per quanto mi riguarda, con vento forte, (e 15 nodi, mi perdoni se può il buon Francesco, NON è vento forte) io mi sento PIU' sicuro nel navigare a vela che nel navigare a motore; questo perchè la barca è più controllabile, e quindi sono sicuro che vada dove la voglio mandare; magari ci va troppo veloce, ma allora posso ridurre la tela....

Se devo affrontare un passaggio stretto, fra due barche, fra barca e scoglio, fra pontile e scoglio, eccetera, a meno che la strettoia non sia esattamente controvento, preferisco farlo a vela, scegliendo la rotta ed arrivando al punto critico con le giuste mura e la giusta velocità; solo se il passaggio è coperto o sventato (mi è capitato ad esempio sotto ad un ponte, in Croazia) allora è meglio avviare il motore, ma lasciare portare comunque le vele, per quanto è possibile.
Il concetto è che la barca a vela si governa con le vele e non con il motore

Per quel che so di motore, ed è davvero poco, il gambo deve essere immerso fino alla piastra anticavitazione sopra l'elica, situazione verificata in acqua piatta; se l'elica esce spesso dalle onde credo che il motore vada posizionato più in basso, ma se esce qualche volta non fa niente; ho visto spesso i motoristi avviare (elettronicamente) il motore, con l'elica in aria, e poi ruotarlo in posizione di marcia, per cui ne deduco che non porti alcun danno.

Mi sto appunto accingendo ad alzare il supporto del fuoribordo, giacchè usando la brca in quattro ed in crociera, quindi carichi, mi sembra che affondi troppo. Per cui il tema mi interessa e i vostri pareri sono preziosi
Allego una foto; a ben guardare si vede che appunto il motore è troppo immerso

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Ditemi voi!

Jocondor


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 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:10 
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Iscritto il: 13/11/2009, 19:22
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Sulla mia nave porto 6 CV 4 tempi, anche se vorrei avere un 5 CV con serbatoio incorporato, non ho un gavone adatto vicino allo specchio della poppa per il serbatoio. Il gambo lungo che tengo il più basso possibile, forse troppo visto la foto. Nella mia zona motori i sono vietati, li usiamo per circa 15 minuti per uscita e rientro ma condizioni in porto non sono dei migliori. Lo spazio tra le barche vicine è di 5 cm per parte, l’attracco è obbligatorio solo di prua, corpo morto da prendere al volo e vento in poppa in pieno garantito. Per fortuna ho sempre una VW a disposizione. http://www.youtube.com/watch?v=t2dE5p1cx-o
A Sottomarina avevo 8 CV Johnson un pezzo di antiquariato 2 tempi, gambo corto. Il motore era sufficiente anche durante le maree e le onde alte.
Cosa pensate del dispositivo di collegamento timone- motore ?

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 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:11 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
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pogoria ha scritto:
Cosa pensate del dispositivo di collegamento timone- motore ?


Veramente forte, da copiare! :shock: :wink: :D Penso che sia utilissimo specialmente per le manovre in porto.

PS: il serbatoio incorporato ha molti pregi, ma anche molti difetti, la cosa bella è che comunque si può utilizzare anche un serbatoio esterno. Probabilmente considerate le condizioni di divieto che hai conviene un motore 4CV con serbatoio interno. :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:11 
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Iscritto il: 16/11/2009, 10:24
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ritornando al topic principale,

il manuale del mio FB riporta che il gambo deve essere immerso in modo che la piastra anticavitazione si trovi 5 cm sotto la linea del fondo della poppa

Mi pare abbastanza ovvio che questo vale solo per i motoscafi e gommoni che pescano a poppa almeno 5-10 cm ..
La mia barchetta a poppa pesca niente... praticamente le linee d'acqua "normali" finiscono a 20-30 cm dalla poppa che quindi ha pescaggio nullo ( addirittura negativo ).

Seguendo le indicazioni dovrei sistemare il FB con la piastra anticavitazione immersa per solo 5 cm..

Mi sembra evidente che non puo' essere cosi'.. sistemando cosi' il motore basterebbe spostarsi un pelino verso prua per farlo uscire dall'acqua.

Alla fine credo sia un compromesso, piu' alto e' il motore migliore l'efficienza... finche' resta sotto acqua la piasta...
Ovviamente + immerso e' meglio e' per quando le condizioni marine si fanno toste.

Al momento lo tengo molto immerso ( la piastra e' 20-30 cm sott'acqua )
ma sollevandolo (il motore e' su un supporto basculante) il motore gira molto meglio, il rumore e' meno cupo e la velocita' e' leggermente superiore.

Mi piacerebbe sapere se sui modelli sail-power o high thrust e' indicato diversamente la quota alla quale deve stare la piastra anticavitazione.

Guru70


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 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:12 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
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REQUISITI D'ALTEZZA DEL FUORIBORDO (SAILPOWER 4CV4T):

Misurare l'altezza dello specchio di poppa dell'imbarcazione. Il fondo dell'imbarcazione dovrebbe essere allineato o trovarsi ad un'altezza compresa tra 25 e 50 mm piastra antiventialzione del fuoribordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:12 
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Iscritto il: 05/11/2009, 18:02
Messaggi: 3741
Credo in fin dei conti sia tutto vero quello che avete descritto riguardo a quanto deve essere immersa la "piastra anticavitazione" conosciuta anche come aletta stabilizzatrice. Ma tutto ciò riguarda scafi plananti, cioè che emergono sul "pelo dell' acqua" per effetto della velocità. Infatti quando un motoscafo naviga alla massima velocita (quindi plana) l' aletta stabilizzatrice si trova proprio sulla superfice dell' acqua creando i famossi "baffi" più o meno aperti che ti indicano se il motoscafo sta planando in modo ottimale. Quindi visto che le barche a vela non planano a motore ovviamente perchè i propulsori di cui dispongono sono piccoli o lenti (e per la loro forma di scafo), credo che sia indifferente se l' aletta si trovi a 5 , 10 o 15 centimetri dal fondo della carena. L' unica cosa certa è che più volte uscirà l' elica dall' acqua e maggior propulsione si perderà, venendo a mancare troppo spesso l' attrito dell' elica con l' acqua.
Per spezzare una lancia a favore di Francesco dico: che la prudenza al Lago non è mai troppa e come ha detto lui non è il vento a spaventare ma l' onda del lago che non è come quella del mare.
In certe condizioni le onde sono così vicine che durante l' andatura al lasco possono farti addirittura straorzare, provare per credere.
Ciao
Sergio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fuoribordo: quanto immergere il gambo?
MessaggioInviato: 16/11/2009, 10:12 
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Iscritto il: 13/11/2009, 20:56
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Località: Povegliano (TV)
Posto anch'io my 2 cents...

Io sul mio Ec 21 ho combattuto per un po' con i fuoribordo: avevo infatti un'Honda 5hp 4t, e successivamente ho acquistato anche un Evinrude 8hp 2t Sailpower con elica di spinta.

Beh, l'Evinrude era anche troppo potente, nonostante il fatto che a Chioggia, per rientrare in porto, a causa dei lavori del Mose, in alcuni momenti si potevano avere anche 5 nodi di corrente contrari. Il 2t, poi, consumava veramente molto.

La soluzione ideale sarebbe stata il 5 cv 4t con elica di spinta.

Per quanto riguarda il posizionamento, anch'io lo sempre posizionato il piu' in basso possibile. Sempre a Chioggia, grazie al traffico dei gentili motoscafari, pescherecci, bache pilota, rimorchiatori, ecc. ecc. ero sempre costretto a lottare con le fastidiosissime onde causate dalle varie imbarcazioni, e quindi onde evitare cavitazioni continue la scelta era obbligata.

Probabilmente al lago non ci sono questi problemi, e quini si possono fare delle prove per vedere quale puo' essere il rendimento migliore.

Posto una foto della poppa della mia ex barchetta:

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Ed una completa:

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_________________
Matteo


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