marco zk ha scritto:
c'e' molto scetticismo da parte mia verso i bilanci energetici di certe soluzioni eco/utilitaristiche.
mi piacciono i pannelli solari per produrre acqua calda e ritengo che ci si risparmi molto in termini energetici, non mi piacciono i fotovoltaici, so quattrini che pagano l' energia spesa nella produzione e non mi sembra che riescano a renderla nella vita standard.
mi piacciono gli eolici, pure quello a elica immersa che hai pubblicato!
e' un atteggiamento che so poter essere sbagliato, di sicuro in barca ci si adatta a vivere facendo attenzione alle risorse, questo mi sembra positivo e pure molto importante in un ottica di ritorno al medioevo energetico!
Beh, è un argomento interessante.
In barca, l'autonomia che piace a margutte, piace molto anche a me; infatti mi dà un gusto non descrivibile arrivare in rada, la sera, nella pace e nel silenzio, ancorare e
sapere che non ho bisogno di nulla: ho acqua, ho energia elettrica, ho il gas, ho da mangiare, sono in compagnia.
Non dipendo da nessuno.
Non è vero, è ovvio: ma mi piace pensarlo.
Dovrei imparare a pescare, e comprare il dissalatore ad energia solare; e poi eliminare i rifiuti tipo plastica, vetro e lattine. Complicato.
A terra, invece, dissento da Marcozk: con il solare termico mi faccio docce gratuite da giugno a settembre, e scalda un po' perfino d'inverno, al punto che in quei giorni in cui i pannelli solari sono coperti dalla neve, la differenza nell'acqua (che è più fredda) si sente.
E per il fotovoltaico, pur insufficiente ai miei consumi (in quanto dimensionato quando questi erano inferiori), comunque sia mi autoproduco circa il 70% del mio consumo di energia elettrica.
E' ovvio che ho bisogno di una "banca" energetica perchè si produce d'estate e di giorno, mentre si consuma d'inverno e di notte; ma l'energia di giorno costa di più, al consumo, e siccome la differenza io la consumo di notte, di fatto risparmio.
Poi si potrebbe parlare a lungo del fatto che
milioni di persone, nella fascia tirrenica tra l'Amiata e Napoli hanno sotto i loro piedi un gradiente geotermico di tutto rispetto, e se venisse davvero sviluppata, la geotermia sarebbe un autentico investimento per il nostro paese, altro che il nucleare.
Ma questo è un discorso diverso.